Il patriarcato esiste, purtroppo, e fa vittime anche quando non uccide: ecco cosa vuol dire essere donne e vivere nella nostra società.
Quando si parla di violenza sulle donne, non ci si riferisce solo ai femminicidi, che – solo quest’anno – in Italia, sono stati cento.
-Violenza sulle donne è quando non accetti il suo rifiuto.
-Quando la insulti per il modo in cui si veste.
-Quando approfitti di un suo momento di difficoltà o di assenza di lucidità per fare sesso con lei.
-Quando è arrabbiata e le domandi «Oggi hai il ciclo?»
-Quando subisce una molestia e la accusi di aver provocato il molestatore.
-Quando sostieni che il cat calling debba farla sentire lusingata perché è solo un complimento.
-Quando viene stuprata e le dici che se l’è cercata perché indossava una minigonna, che la colpa è sua perché a quell’ora doveva starsene a casa, che in fondo le è piaciuto.
-Quando subisce una violenza ma l’aggressore non è italiano, dunque la vittima diventa un’arma politica spogliata di ogni dignità.
-Quando la insulti perché usa le app per conoscere uomini.
-Quando ti invia una foto sexy perché si fida di te e tu la mandi ad altra gente.
-Quando è vittima di revenge porn, ma le dici che è colpa sua perché non avrebbe dovuto mandare le sue foto in giro.
-Quando è vittima di revenge porn e dici «Io non l’avrei fatto».
-Quando le dici che è troppo grassa o è troppo magra.
-Quando le dici «Sei troppo rifatta, sembri un gommone».
-Quando le dici «Sei brutta, dovresti rifarti».
-Quando le dici che ha ottenuto il suo lavoro andando a letto con un uomo potente.
-Quando una donna viene pagata meno degli uomini.
-Quando è una donna di spettacolo e ti senti in diritto di insultarla perché «se ha scelto di essere un personaggio pubblico, deve aspettarselo».
-Quando è omosessuale e la discrimini.
-Quando non vuole figli e l’accusi di essere meno donna rispetto a chi è mamma.
-Quando non può avere figli e la fai sentire un difetto.
-Quando la critichi perché sceglie di diventare madre in età molto adulta.
-Quando fai ascoltare il battito del feto a una donna che vuole abortire.
-Quando le scrivi «Escile».
-Quando neghi l’esistenza del patriarcato.
-Quando tu stessa sei una donna e la insulti perché sei vittima, spesso inconsapevole, della cultura patriarcale che dovremmo combattere tutte e tutti insieme.