Selvaggia Lucarelli, Elettra Lamborghini e quel regalo che rivela che abbiamo (ancora) un problema

Selvaggia Lucarelli ha ricevuto un regalo, da parte di Elettra Lamborghini, che rivela che abbiamo ancora un grande problema: ecco quale.

Durante l’ultima puntata di Ballando con le stelle, Elettra Lamborghini ha fatto un regalo a Selvaggia Lucarelli: un dildo. Il regalo era accompagnato da un bigliettino in cui c’era scritto “Pensavo fossi poco attiva, vista la tua acidità”. Nel 2024, si pensa ancora che una donna che fa il proprio lavoro, che fa valere le proprie opinioni, che ha carattere e ironia sia acida perché non fa sesso.

Proviamo ad andare oltre i soliti «Selvaggia Lucarelli mi sta antipatica», «Lucarelli a volte esagera», «Ma dai, Elettra è simpaticissima», «Che ti aspettavi da Elettra Lamborghini?» e ragioniamo su un fatto, a mio avviso grave: si pensa ancora che una professionista preparata, sicura di sé, non gregaria, ironica, sia una donna che non fa sesso. Quindi, conseguentemente, che abbia bisogno di un uomo.

Non è vero che le donne sono le peggiori nemiche delle donne

Inutile ribadire l’ovvio, ovvero che a un uomo preparato, sicuro, non gregario e ironico nessuno direbbe che non fa sesso. Anzi, al contrario, riceverebbe maggiore rispetto, stima e considerazione. Perché non solo parte avvantaggiato (è uomo), ma fa qualcosa “da uomo”: è potente. Gli uomini hanno il potere nel DNA, le donne no. E se osano scavalcare il recinto e occupare lo spazio che culturalmente appartiene agli uomini, quello del potere, appunto, diventano rompiscatole, pesanti, frustrate, incattivite. Diventano acide.

C’è un altro aspetto, meno ovvio, su cui vorrei soffermarmi: ogni volta che una donna fa o dice qualcosa contro un’altra donna, si riduce tutto a «Le donne sono le peggiori nemiche delle donne». Non cadiamo in questa trappola, perché è una storiella retorica, parziale e furba che hanno inventato gli uomini e che molte donne (a volte inconsapevolmente) maschiliste portano avanti: le donne non sono nemiche delle donne, sono vittime di una cultura maschilista che le ha convinte a dover stare ferme a un gradino più basso.

Le donne vittime di maschilismo non sono colpevoli, ma si fanno complici di una cultura che le vuole fragili, disgregate, spaventate all’idea di emanciparsi. Sono donne non libere, in altre parole. Non bisogna colpevolizzarle, ma andare alla radice del problema e la radice è una cultura resistente perché è nelle ossa della società.

È facile dire «Le peggiori nemiche delle donne sono le donne stesse». È facile e semplicistico. La verità, però, è sotto la superficie e va ricercata in una cultura misogina e patriarcale così radicata che persino chi ne è vittima non sa liberarsene. In alcune donne, sembra esistere una sorta di Sindrome di Stoccolma: sono vittime dei loro carnefici perché solo così possono essere socialmente accettate (e accettabili). E, di fatto, lottano contro le donne che si emancipano perché, con il loro comportamento, non rispettano i canoni (estetici, sociali, culturali) imposti dalla società maschilista. Per tale motivo, quindi, molte donne combattono i movimenti femministi che, a differenza del maschilismo, basato sulla prevaricazione dell’uomo nei confronti della donna, chiedono soltanto la parità tra i sessi.

Noi, oggi, non dobbiamo combattere le donne che combattono le donne, ma la cultura che l’ha permesso e lo permette ancora.

(Clicca su una delle 2 foto)
Seguici su Instagram