Ricordate lo sguardo algido di Cosima Serrano, la zia della povera Sarah Scazzi? Condannata all'ergastolo, cosa fa oggi?
Cosima Serrano, la zia di Sarah Scazzi, è stata condannata in via definitiva per la morte della nipote. Come procede la sua vita oggi e in quale carcere è detenuta con sua figlia Sabrina? Uscirà dal luogo di detenzione? Di seguito le ultime notizie sul delitto di Avetrana!
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Durante tutta la vicenda che ha turbato l’opione pubblica, riferita alla tremenda uccisione di Sarah Scazzi, Cosima Serrano si è mostrata sempre arcigna e burbera. Incapace quasi di apparire sensibile verso la morte della nipote, quando la verità è venuta a galla, dolorosa come uno stiletto nel cuore, è apparsa come una burattinaia fredda, in grado di compiere sia l’efferato delitto sia di architettare l’occultamento del cadavere.
Chi è veramente Cosima Serrano? Scopriamo tutto sulla sua vita!
Cosima Serrano oggi
Condannata per concorso in omicidio verso sua nipote Sarah Scazzi, oggi Cosima Serrano sta scontando l’ergastolo. Probabilmente zia Cosima non uscirà più dal carcere.
Tutta la storia fino alla condanna
Era il 26 agosto del 2010, un giorno tristemente ricordato dalla cronaca italiana per il tremendo delitto della quindicenne Sarah Scazzi. Studentessa presso l’istituto alberghiero Mediterraneo di Maruggio, la ragazza era uscita da casa sua nel primo pomeriggio per raggiungere l’abitazione degli zii Michele Misseri e Cosima Serrano.
Ad attenderla ci sarebbe stata sua cugina Sabrina Misseri, per trascorrere insieme una giornata spensierata al mare. Invece Sarah è scomparsa nel nulla. La vicenda ha avuto un’enorme esposizione mediatica, al punto che l’annuncio del ritrovamento del corpo senza vita della quindicenne è stato dato persino in diretta televisiva, il 6 ottobre. La mamma di Sarah, infatti, era ospite di Chi l’ha visto?, nella speranza di avere positive notizie della figlia.
Invece l’epilogo è stato del tutto drammatico. Da quel momento tutto si è trasformato in tragedia, tra confessioni, ritrattazioni e colpi di scena. Inizialmente si è autoaccusato del delitto lo zio Michele Misseri, confessando al magistrato di aver ucciso la nipote dopo un tentativo di stupro. Sotto interrogatorio, zio Michele ha ritrattato, accusando prima la figlia Sabrina, poi coinvolgendo anche la moglie Cosima Serrano.
Tutta la verità
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, Sarah è stata uccisa nella villetta della famiglia Misseri, ad Avetrana. Da Via Grazia Deledda, il suo corpo senza vita sarebbe stato trasportato in Contrada Mosca, per essere gettato in un pozzo.
Alcuni testimoni avrebbero dichiarato di aver visto uscire Sarah Scazzi piangendo dalla casa di Cosima poco prima delle ore 15.00. Immediatamente Cosima avrebbe raggiunto la nipote, facendola salire sulla sua Opel Astra, riportandola a casa Misseri. Sembrerebbe che alla base di tutto ci sia stato un litigio dovuto alla gelosia di Sabrina nei confronti della cugina, forse invaghita di Ivano Russo, il ragazzo di cui era innamorata.
Dalle indagini pare che Michele Misseri sia stato costretto a occultare il cadavere della povera Sarah, buttandolo nel pozzo dove è stata ritrovata. Purtroppo quello che realmente è accaduto nel garage di quella abitazione non è mai venuto a galla, anche se è certo che la ragazza sia morta soffocata da una cintura.
Data di nascita di Cosima Misseri
Cosima Serrano è nata ad Avetrana, in provincia di Taranto, il 6 gennaio 1955, sotto il segno zodiacale del Capricorno. La zia di Sarah Scazzi ha 69 anni.
Marito
Michele Misseri è il marito di Cosima Serrano, nonché zio acquisito di Sarah Scazzi. L’uomo ha 70 anni: è nato a Manduria, in provincia di Taranto, il 22 marzo 1954. Cosima e Michele, dopo essersi sposati, hanno vissuto per diversi anni in Germania, tornando ad Avetrana per lavorare nei campi di proprietà della famiglia.
Dopo aver fatto ritrovare agli inquirenti il telefonino di Sarah, inizialmente zio Michele si è autoaccusato di esser stato lui l’artefice della sparizione e morte della nipote.
Al termine del processo, è stato condannato a una pena di 8 anni di reclusione per occultamento di cadavere e inquinamento delle prove relative al delitto. Detenuto nel carcere di Lecce, Michele Misseri ha mantenuto un buon comportamento, al punto da avere una riduzione della pena di circa 400 giorni. Zio Michele, quindi, è uscito di prigione l’11 febbraio 2024, anticipando di un anno la sua sua libertà.
In ogni caso, Michele Misseri continua a dichiararsi l’unico colpevole.
Figli
Dal matrimonio di Cosima con Michele sono nate le due figlie Sabrina Misseri e Valentina Misseri.
Sorella di Cosima Serrano
Concetta Serrano è la sorella di Cosima, nonché madre di Sarah Scazzi. Sostenuta dalla fede verso i Testimoni di Geova, la donna inizialmente era incredula della colpevolezza di Michele Misseri, di Cosima e di sua figlia Sabrina.
Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini dagli inquirenti, tra le due sorelle i rapporti sarebbero stati sempre sereni. Sarah, infatti, trascorreva diverso tempo a casa della zia, sentendosi proprio una di famiglia.
Dove sono detenute Cosima Serrano e Sabrina Misseri?
Sabrina Misseri e Cosima Serrano, cugina e zia di Sarah Scazzi, come dicevamo, si sono sempre dichiarate innocenti dell’omicidio della ragazza. Condannate in via definitiva all’ergastolo, le due donne sono detenute nel carcere di Terano.
Ultime notizie
Cosima Serrano e sua figlia Sabrina Misseri in un primo momento hanno diviso la stessa cella nel carcere di Taranto, dove si sono impegnati in lavori di sartoria, in particolare del confezionamento di tovaglie e corredi per la tavola. Durante il periodo della pandemia da Covid 19 hanno realizzato mascherine chirurgiche presso il laboratorio dell’Istituto Femminile di detenzione.
Attualmente entrambe si trovano nell’Istituto Femminile di Teramo, dove tra le attività portate avanti pare abbiano seguito un corso di arte e storia dell’arte. Sabrina, in particolare, oltre al lavoro manuale, ha ripreso gli studi, conseguendo la qualifica di Oss.
Essendo la loro condanna definita dal 21 febbraio 2017, mamma e figlia rimarranno in carcere per tutta la vita.
Sabrina e Cosima, nonostante tutto, continuano a dichiararsi innocenti.