Luca era gay ma adesso è contro i gay: Barbareschi e la frase omofoba in Rai (ecco cosa ha detto)

Luca Barbareschi, alla presentazione del programma "Se mi lasci non vale", ha usato un'espressione omofoba: ecco cosa ha detto.

Luca Barbareschi sta per tornare in tv con il programma Se mi lasci non vale, un docu-reality sulla falsariga di Temptation Island (anche se l’attore ha precisato immediatamente che non c’è alcuna somiglianza con il programma di Canale 5). Durante la conferenza stampa della trasmissione, Barbareschi ha presentato le sette coppie che vi parteciperanno. Sette coppie eterosessuali. Sette coppie normali, come si è affrettato a sottolineare il conduttore.

«Abbiamo scelto delle coppie classiche, forse un po’ banali […] C’è già tanto da capire nelle coppie normali che lascio ad altri, volentieri, fare dei programmi diversi. Mi piace essere un po’ più ecumenico… nella logica donna-uomo»: queste le parole di Luca Barbareschi. Insomma, siamo nel 2024, eppure le coppie eterosessuali sono considerate ancora quelle normali, mentre le coppie non eterosessuali, a quanto pare, seguendo la logica di Barbareschi, sono anormali. Non c’è da sorprendersi, del resto si tratta di un programma Rai e la Rai, com’è ormai ben noto, è stata ribattezzata TeleMeloni.

Quando Luca Barbareschi diceva di essere gay (e altre discutibili affermazioni sulle donne)

Luca Barbareschi, insomma, per il suo programma, ha scelto coppie etero, ma ricordate cosa diceva in passato? Vi rinfreschiamo la memoria noi. Barbareschi è un personaggio che, da sempre, suscita dibattito e controversie. Le sue recenti dichiarazioni, riportate in un’intervista a Repubblica, non fanno eccezione. Il 68enne attore e produttore, noto anche per la sua carriera politica, si è lasciato andare a un fiume di parole provocatorie sulle tematiche etiche più scottanti del momento. Con affermazioni come «L’omosessualità è un adattamento» e «Molte donne che si sono definite molestate erano finte», Barbareschi alimenta una discussione che divide l’opinione pubblica. Inoltre, il suo commento «Troppo moralismo sul gender» rivela una visione critica nei confronti del progressismo e dei cambiamenti culturali che stanno interessando la società contemporanea. Lo stesso attore, inoltre, ha rivelato che nella vita è stato gay: «Io sono stato omosessuale nella mia vita, forse ho trovato un adattamento alle mie problematiche».

Luca Barbareschi: non solo frasi sui gay, parla di molestie (e dei suoi figli)

Le affermazioni di Barbareschi si estendono anche al tema delle molestie. L’attore ha messo in discussione la veridicità di alcuni racconti di donne che si sono dichiarate vittime di molestie, affermando che «alcune di queste non sono state molestate, o sono state approcciate in maniera blanda». Tale posizione suscita scalpore e indignazione, soprattutto considerando il delicato contesto in cui si svolge il dibattito sulle molestie. Barbareschi, nel suo tentativo di espandere la discussione, racconta anche della sua personale esperienza di violenza subita da bambino, un argomento che, pur se doloroso, si presta a riflessioni ambivalenti, dato il suo approccio provocatorio.

Infine, non si può ignorare l’inarrestabile scorrere del tempo e l’evoluzione delle norme sociali. Barbareschi critica aspramente il moralismo imperante, dichiarando che «i miei figli cresciuti nelle università americane non hanno più senso dell’umorismo». Secondo lui, c’è un’overdose di politicamente corretto che potrebbe portare a una reazione opposta in futuro. Le sue parole, pur essendo frutto di un’opinione personale, pongono interrogativi sull’equilibrio tra sensibilità e libertà di espressione in un’epoca in cui le norme sociali sono in continua evoluzione. In un mondo così polarizzato, le affermazioni di Barbareschi rivelano quanto sia difficile trovare il giusto equilibrio tra rispetto per le esperienze individuali e la libertà di dire ciò che si pensa.

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