Perché Amadeus non sta funzionando sul Nove? Perché Fabio Fazio ha vinto la sfida e lui no?

Amadeus, approdato sul Nove dopo l'addio alla Rai, non sta ottenendo i risultati sperati, ma perché? Ecco alcune possibili ragioni.

È vero che il cavallo vincente si vede alla fine della corsa, ma è altrettanto inevitabile notare che gli ascolti di Amadeus sul Nove non siano propriamente esaltanti. Ma cosa non sta funzionando? Perché il pubblico che gli era tanto affezionato sembra averlo, almeno in parte, abbandonato? Ha senso parlare già di flop?

Il passaggio di Amadeus al Nove sta facendo molto discutere per vari motivi. Il primo – senza dubbio – è legato agli ascolti non entusiasmanti della trasmissione che conduce. Ma qual è la ragione di questo parziale (e almeno momentaneo) insuccesso? Perché, ad esempio, Fabio Fazio è riuscito a mantenere inalterato il suo successo di pubblico, mentre Amadeus no?

Ecco, probabilmente il primo motivo è proprio questo: Fazio è il suo programma, Che tempo che fa non potrebbe esistere senza di lui; Fazio è il format che porta in onda, quindi – negli anni – è riuscito a fidelizzare il pubblico e a creare un rapporto di stima con la gente. Amadeus, invece, non viene associato a un programma specifico; è un ottimo conduttore, sì, ma non ha creato un legame inscindibile con la gente, tant’è che Stefano De Martino ha già conquistato il cuore del pubblico. Insomma, Amadeus non ha un pubblico suo, le sue trasmissioni lo hanno e infatti continuano a funzionare anche senza di lui.

Ma c’è di più: siamo certi che al pubblico di Discovery interessino i format che andavano in onda in Rai? Forse i risultati di questi giorni ne sono già la prima, eloquente risposta: i telespettatori del Nove guardano il Nove proprio perché offre proposte diverse da Mediaset e Rai, dunque perché proporre una trasmissione che esisteva già?

Un altro motivo, stavolta meno ragionevole, è il fatto che la gente si senta “tradita” da Amadeus: sui social, infatti, sono molti i commenti in cui il pubblico si dichiara deluso dalla scelta del conduttore di lasciare la Rai «per soldi» (anche se la sua scelta fosse legata al proprio tornaconto economico, quale sarebbe il problema? Si tratta di lavoro, non di una missione umanitaria, è lecito scegliere di cambiare rete per un guadagno maggiore), o «per ingratitudine» (il fatto che, soprattutto negli ultimi anni, abbia avuto successo in Rai non è certamente una buona ragione per restare fedele all’azienda in cui ha lavorato, anche perché è stato uno scambio lavorativo reciproco).

Insomma, è evidente che qualcosa non stia funzionando e che l’arrivo di Amadeus sul Nove rappresenti per lui un nuovo inizio, non la prosecuzione di un percorso di successo. Cinque Sanremo da record e adesso sembra di nuovo ai rulli di partenza. Amadeus non ha certamente nulla da dimostrare, ha la competenza e l’esperienza di un veterano, ma oggi è lui l’ospite, è lui che è entrato in una casa che aveva già le proprie regole, quindi dovrà imparare a rispettarle, a farsi voler bene e a diventare, col tempo, uno di famiglia. Ci riuscirà?

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