Ius scholae significato: che cos’è? Chi è pro e chi è contro? La posizione di Meloni, Forza Italia, Lega e Pd

Lo Ius scholae garantisce a chi è nato in Italia e ha frequentato le scuole la condizione di cittadino italiano! Ma non per tutti è così!

Ius scholae: nel dibattito nato tra le diverse forze politiche, facciamo di seguito chiarezza sul significato del termine di origine latina. Sapere chi è pro e chi è contro?

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Negli ultimi tempi è venuta a crearsi una vera e propria diatriba tra movimenti politici sullo Ius scholae. Dagli schermi televisivi, i politici si alternano parlando sull’argomento, chi in netto favore e chi in catastrofico contro.

Per molti cittadini si tratta di una materia moderatamente conosciuta, mentre in parecchi ignorano sia il significato letterale di Ius scholae sia quello che i tempi attuali vogliono dare al termine. Tra le diverse posizioni politiche e le discussioni pluriennali in Parlamento di una formulazione mai diventata legge, di seguito scopriamo cosa vuol dire Ius scholae, chiarendo l’importanza del concetto e quanto sia necessario che tale diritto sia applicato!

Ius scholae significato

Lo Ius Scholae prevede che possa acquisire la cittadinanza italiana, su richiesta, il minore straniero nato in Italia, che sia risieduto legalmente e senza interruzioni nel territorio italiano, e che abbia frequentato regolarmente per almeno cinque anni uno o più cicli scolastici. Rientrano in tale categoria i cicli frequentati presso istituti appartenenti al sistema nazionale di istruzione, come anche i percorsi di istruzione e formazione professionale triennale o quadriennale.

Che cos’è lo Ius scholae?

In altre parole, la proposta di legge discussa in Parlamento intende attribuire la cittadinanza italiana a bambini e ragazzi che abbiano completato almeno un ciclo di istruzione nel nostro Paese, dando finalmente una risposta a chi, essendo nato in Italia e sentendosi italiano, non è però riconosciuto tale dalle istituzioni statali.

Si tratta in fondo di seguire il buon senso. A livello sociale i bambini e i ragazzi senza cittadinanza sono già a tutti gli effetti nostri concittadini. Loro sono il nostro futuro: studiano a scuola, frequentano il quartiere, si dedicano alle loro passioni esattamente come i figli degli italiani. Che a 18 anni debbano scoprire di avere molti meno diritti dei loro coetanei è semplicemente inaccettabile.

 

Chi è pro e chi è contro?

Ovviamente lo Ius Scholae è uno dei pretesti per agitare e muovere le acque della politica italiana. I leader dei movimenti presentano posizioni in netto contrasto tra di loro. Mentre il vicepremier Antonio Tajani è convinto che modificare i criteri per ottenere la cittadinanza è “quello di cui ha bisogno il nostro Paese. L’Italia è cambiata”, l’altro vicepremier Matteo Salvini afferma convinto che “non è una priorità, non è nell’agenda di governo”.

Nel frattempo il Governo di Giorgia Meloni è alle prese con la ricerca delle risorse necessarie per la manovra finanziaria 2025. Le opposizioni, invece, si “sono dette pronte a lavorare insieme a Forza Italia sul tema, in attesa di una risposta pubblica da parte di Giorgia Meloni”.

La posizione di Giorgia Meloni

Per il momento Giorgia Meloni, premier italiana, pubblicamente non è intervenuta nel dibattito nato sul tematica dello Ius Scholae. Al suo posto ha parlato Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, che ha detto: “Ci sia consentito dire una cosa agli alleati: nel programma di governo non c’è questo argomento e non c’è neanche nei singoli programmi dei partiti. Gli elettori hanno votato un programma: è legittimo discutere di questioni esterne al programma, ma c’è il fondato dubbio che questo sia un argomento speculare dell’opposizione per creare confusione nella maggioranza”.

Anche se tale dichiarazione potrebbe far apparire che dal partito della Meloni ci possa essere una totale chiusura, comunque, il vicecapogruppo vicario al Senato Raffaele Speranzo ha detto che “noi non abbiamo un approccio dogmatico né preconcetto sulla legge sulla cittadinanza, ma entreremo nel merito quando e qualora ci sarà una proposta di legge scritta, per valutarla nel dettaglio”. Lo stesso politico ha però ricordato che “non essendo stata prevista nel contratto di governo e nelle proposte fatte agli elettori, un’eventuale riforma della cittadinanza non si può discutere alla cieca”.

Forza Italia

Nato proprio dalle dichiarazioni del vicepremier Antonio Tajani, lo Ius scholae è diventato un vero e proprio caso politico. Per il Ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, infatti, pur non essendo una priorità di governo una nuova normativa in tema di cittadinanza, “i programmi si possono arricchire”. Praticamente per il segretario di Forza Italia può essere riconosciuta la cittadinanza ai minori stranieri che faranno “un percorso di studi completo”. Per il momento questa dovrebbe essere la traccia di una proposta di legge su cui FI si confronterà a settembre in Parlamento.

Lega

Sull’ipotetica modifica della legge sulla cittadinanza che potrebbe essere presentata in Parlamento a settembre, all’interno della maggioranza di governo non c’è però accordo. Matteo Salvini, leader della Lega e altro vicepremier, in maniera decisa afferma che lo Ius scholae “non è una priorità, non è nell’agenda di governo”.

Salvini, inoltre, ha detto che come requisiti per ottenere la cittadinanza attualmente l’Italia è “il Paese europeo che da anni dà più cittadinanza ai cittadini stranieri, quindi io ritengo assolutamente di buonsenso il compimento del diciottesimo anno e la conoscenza della lingua”.

Pd

L’apertura di Forza Italia ha trovato pronto il Partito Democratico. Alessandro Alfieri, responsabile riforme e Pnrr della segreteria del Partito Democratico, ha detto: “Se non è una boutade agostana e fanno sul serio, vediamo in Parlamento e confrontiamoci”. Ha poi proseguito il senatore dem Graziano Delrio: “Io sono pronto da vent’anni a discutere e votare una riforma come lo Ius scholae, che attiene l’interesse nazionale”. Per l’eurodeputato Antonio Decaro: “i tempi sono maturi e l’Italia è pronta”.

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