Perché due canzoni di Luigi Strangis sono sparite da Spotify? Tutta colpa dei fan

Cosa è successo alle canzoni ''Stupida Libertà'' e ''Adamo ed Eva'' di Luigi Strangis? Scomparse da Spotify per colpa dei fan

Il mondo della musica in streaming è spesso complesso e regolamentato da algoritmi che monitorano costantemente l’attività degli utenti. Negli ultimi giorni, i fan di Luigi Strangis, passato vincitore di Amici, sono stati colti di sorpresa dalla sparizione di due dei suoi singoli più amati da Spotify.

Questa improvvisa rimozione ha scatenato una serie di domande e teorie, fino a quando lo stesso Strangis ha deciso di fare chiarezza sull’accaduto. La vicenda ha messo in luce come l’eccessivo entusiasmo dei fan possa, in alcuni casi, diventare un’arma a doppio taglio.

Che fine hanno fatto le canzoni “Adamo ed Eva” e “Stupida Libertà” di Luigi Strangis?

Il 14 agosto 2023, due tra i brani più popolari di Luigi Strangis, “Adamo ed Eva” e “Stupida Libertà”, sono improvvisamente scomparsi dal catalogo di Spotify. La notizia è stata riportata da All Music Italia, che ha evidenziato come “Adamo ed Eva”, con i suoi 16 milioni di ascolti in un anno e mezzo, e “Stupida Libertà”, con 10 milioni di stream in nove mesi, fossero stati rimossi senza preavviso. I fan del giovane cantante, preoccupati e confusi, hanno iniziato a speculare sui motivi dietro questa decisione, domandandosi se ci fossero problemi contrattuali o tecnici.

Tuttavia, è stato lo stesso Luigi Strangis a rompere il silenzio e a spiegare l’accaduto. Secondo quanto raccontato dal cantante, la rimozione dei brani è stata causata da un comportamento inaspettato dei suoi fan, che, seppur in buona fede, hanno finito per violare le linee guida di Spotify.

Infatti, alcuni fan si erano organizzati per aumentare gli ascolti delle sue canzoni creando playlist in cui i brani venivano riprodotti in loop continuo o ascoltando ripetutamente le stesse tracce per far salire i numeri degli stream. Questo comportamento, tuttavia, è stato interpretato da Spotify come una pratica non organica, portando alla decisione di rimuovere i due singoli dal servizio.

Le parole del cantante

Le azioni dei fan, pur mosse da un grande affetto e desiderio di supportare il loro beniamino, hanno avuto conseguenze inaspettate e dannose per lo stesso Strangis. Nella sua dichiarazione, Luigi ha voluto chiarire che queste pratiche non solo vanno contro le regole di Spotify, ma rischiano di danneggiare la carriera di un artista. «Tolte perché alcuni di voi riproducevano in modo troppo assiduo i brani in questione e Spotify legge questo fenomeno come qualcosa di non organico e come qualcosa che viola le linee guida degli ascolti di Spotify», ha spiegato il cantante.

Questo fenomeno non è nuovo nel mondo della musica digitale. Molti fanbase, in tutto il mondo, utilizzano strategie simili per cercare di far salire gli stream dei propri artisti preferiti, sperando di farli entrare in classifiche importanti o nelle playlist editoriali di piattaforme come Spotify. Tuttavia, ciò che spesso sfugge è che questi comportamenti possono avere l’effetto opposto, penalizzando l’artista invece di aiutarlo. Infatti, come sottolineato da Strangis, la riproduzione non organica delle sue canzoni ha impedito ai suoi brani di essere inclusi nelle playlist editoriali e di apparire nelle sezioni di scoperta come “ai fan piace anche”.

Strangis ha cercato di far capire ai suoi fan che, sebbene apprezzi il loro supporto, è importante che lo streaming avvenga in modo naturale e spontaneo. Ha esortato i suoi sostenitori a interrompere l’uso di playlist create appositamente per riprodurre in loop i suoi brani, invitandoli invece ad ascoltare la sua musica solo quando ne hanno davvero piacere. «So che non c’è malizia dietro a tutto questo, so che è supporto e che mi volete bene. Però vi invito a interrompere qualsiasi attività di streaming che non sia ad uso personale», ha aggiunto, sottolineando quanto sia importante per lui mantenere un rapporto sincero e trasparente con i suoi fan.

In conclusione, questa vicenda ci ricorda quanto sia delicato l’equilibrio nel mondo della musica in streaming. Anche le migliori intenzioni possono portare a conseguenze negative se non si rispettano le regole del gioco. Luigi Strangis, con il suo messaggio, ha cercato di trasformare un errore in una lezione per tutti, sperando di poter continuare a condividere la sua musica con un pubblico che lo ascolta e lo supporta in modo genuino.

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