Tutte le novità del Festival di Sanremo 2025 e 2026, Carlo Conti cambia il regolamento di Amadeus: ecco cosa non c'è più e cosa tornerà
L’aria di Sanremo si carica di nuove promesse e grandi cambiamenti con l’arrivo di Carlo Conti come direttore artistico delle edizioni 2025 e 2026 del Festival della Canzone Italiana. Nella sua recente intervista esclusiva a TG1MattinaEstate con Giorgia Cardinaletti, Conti ha gettato le basi per una trasformazione epocale, rivelando ambiziosi piani per rinnovare completamente il volto della kermesse più seguita d’Italia dopo l’addio di Amadeus.
Carlo Conti, noto per la sua lunga esperienza nel mondo dello spettacolo e della televisione, ha portato con sé non solo la sua consueta aura di calma e sicurezza, ma anche una visione rinnovata per il futuro di Sanremo.
Le novità di Carlo Conti per Sanremo 2025
L’atteso ritorno di Carlo Conti come direttore artistico del Festival di Sanremo ha scatenato un’ondata di speculazioni e anticipazioni tra gli appassionati di musica italiana. Durante l’intervista con Giorgia Cardinaletti, Conti ha affrontato il tema con la sua consueta franchezza e chiarezza, rivelando le prime modifiche sostanziali che caratterizzeranno le edizioni 2025 e 2026 della manifestazione.
Una delle innovazioni più significative introdotte da Conti è stata la decisione di ripristinare la divisione tra le categorie di gara: Big e Nuove Proposte. Questo cambio di rotta rappresenta una netta deviazione rispetto alla gestione precedente di Amadeus, che aveva optato per un’unica competizione integrata. «Le Nuove Proposte avranno la loro gara dedicata, senza aumentare il numero dei Big in gara», ha dichiarato Conti, sottolineando la sua volontà di valorizzare sia i giovani talenti emergenti che gli artisti consolidati.
A differenza delle edizioni passate, caratterizzate da frequenti eliminazioni, Conti ha enfatizzato il desiderio di mantenere un flusso continuo nel concorso, rispettando e costruendo sul lavoro dei suoi predecessori, Claudio Baglioni e Amadeus: «Non si tratta di azzerare tutto, ma di apportare piccole modifiche che possano migliorare ulteriormente il Festival».
La selezione delle canzoni rimane uno dei compiti più impegnativi e cruciali per Conti, che ha condiviso il peso di questa decisione con il suo predecessore Amadeus, con il quale condivide una profonda passione per la musica. «Le canzoni sono il cuore pulsante del Festival di Sanremo. Ogni scelta deve essere ponderata con estrema attenzione», ha sottolineato, evidenziando il suo impegno per garantire un palcoscenico di altissima qualità musicale.
Cosa cambierà rispetto ai Sanremo di Amadeus?
Carlo Conti ha lasciato intravedere la sua entusiasmante visione per il futuro del Festival di Sanremo, condividendo alcune delle sue idee più innovative e ambiziose durante l’intervista con Giorgia Cardinaletti. Una delle novità più attese è il ritorno del Dopo Festival, un momento di svago e intrattenimento che, secondo Conti, rappresenta un elemento indispensabile per il successo complessivo dell’evento. «Con l’età che avanza, non posso permettermi di prolungare le serate oltre una certa ora», ha scherzato, suggerendo una conclusione anticipata delle trasmissioni rispetto agli anni precedenti.
Sulla questione degli ospiti speciali, Conti ha adottato un approccio cauto ma ottimista, indicando che la forza musicale del Festival stesso potrebbe rendere superfluo l’invito a ospiti esterni. «Forse avremo così tanta energia dal palco che non avremo bisogno di ospiti stranieri», ha ipotizzato, dimostrando una fiducia incrollabile nelle capacità dei partecipanti e nella qualità delle performance musicali.
Un momento di particolare emozione è stato quando Conti ha espresso un desiderio ardente: vedere Vasco Rossi esibirsi sul palco di Sanremo. «Sarebbe incredibile iniziare con ‘Alba chiara’ interpretata da Vasco», ha confessato, lanciando un appello diretto al leggendario rocker italiano. Questa dichiarazione ha suscitato una vivace reazione tra il pubblico, alimentando speranze e aspettative per un evento epico nell’edizione 2025.
In conclusione, Carlo Conti ha delineato un piano dettagliato per l’organizzazione del Sanremo 2025, con l’inizio ufficiale dell’ascolto dei brani previsto tra fine agosto e inizio settembre. «Il regolamento è il fondamento su cui costruire il successo del Festival», ha affermato, sottolineando la sua metodologia rigorosa nel garantire un evento che rispecchi l’essenza e il prestigio di Sanremo.