Chiara Ferragni affida il suo impero a nuovi manager esperti per salvare il disastro creato dal caso Balocco: ecco chi sono i nuovi manager
L’impero di Chiara Ferragni è in fermento. Icona di stile e (ex) businesswoman di successo, Ferragni ha costruito un vero e proprio impero nel mondo della moda e dei social media. Tuttavia, come tutti sanno, recentemente il suo regno ha affrontato sfide significative che hanno richiesto un riassetto strategico e l’ingresso di nuovi manager per garantire la stabilità e la crescita futura delle sue aziende.
Dopo aver delegato ampie responsabilità alla madre, Marina Di Guardo, all’interno di Sisterhood, la sua holding personale, è ora il turno di Fenice srl, la società che detiene il marchio Chiara Ferragni e gestisce le relative licenze, di subire una trasformazione strategica.
Fonti rivelano che Alchimia, il principale azionista di Fenice, ha inserito un nuovo manager, Lorenzo Castelli, per rafforzare la struttura aziendale. Questo articolo esplorerà in dettaglio i recenti sviluppi e presenterà i nuovi protagonisti di questo riassetto.
Il riassetto di Sisterhood e l’ingresso di Lorenzo Castelli: cosa farà sua madre?
L’impero di Chiara Ferragni ha sempre avuto una forte componente familiare. La madre, Marina Di Guardo, ha recentemente ricevuto ampie deleghe all’interno di Sisterhood, la holding personale di Ferragni. Di Guardo ora ha la responsabilità di gestire assunzioni e licenziamenti di personale, sottoscrizione e revoca dei contratti, apertura e chiusura di conto correnti e fidi, operazioni bancarie, e rappresentanza della società in giudizio e presso enti pubblici. Questo passo è stato visto come una mossa cruciale per stabilizzare la holding in un momento di turbolenza.
Parallelamente, un cambiamento significativo è avvenuto in Fenice srl, la società che possiede il brand di Ferragni e gestisce le licenze. Alchimia, il principale azionista di Fenice con una quota del 40%, ha distaccato un proprio manager, Lorenzo Castelli, esperto in ambito commerciale. Castelli si aggiunge ad Alessandro Marina, un noto consulente milanese, recentemente reclutato da Ferragni per rafforzare i rapporti commerciali, deteriorati dal caso Balocco e le successive inchieste giudiziarie. L’arrivo di Castelli rappresenta un chiaro segnale di una revisione e di un potenziamento manageriale all’interno di Fenice.
Lorenzo Castelli, inviato da Alchimia, sembra avere le caratteristiche di un “commissario” del principale azionista. Il suo ruolo è cruciale per garantire la trasparenza e l’efficienza delle operazioni aziendali. Sisterhood detiene il 32% della società, mentre Pasquale Morgese, imprenditore pugliese e partner di Chiara Ferragni Shoes, possiede il 27,5%, acquisito in sostituzione dell’ex socio storico Riccardo Pozzoli. Questo equilibrio di poteri richiede una gestione attenta e competente, che Castelli è chiamato a garantire.
Chiara Ferragni tenta la resurrezione: la sfida del caso Balocco e le strategie future
L’arrivo di Lorenzo Castelli e Alessandro Marina avviene in un contesto di crisi per Fenice srl. Il caso Balocco, che ha comportato una multa di 400 mila euro dall’Antitrust e la revoca dell’accordo commerciale con Safilo per violazione dei principi etici, ha evidenziato la necessità di un riassetto profondo in Fenice. Le aziende di Chiara Ferragni, per risollevarsi dallo scandalo Balocco che ha colpito particolarmente Fenice e Tbs Crew, hanno bisogno di un riassetto al cui centro c’è proprio Alchimia.
Paolo Barletta, a capo di Alchimia, ha confermato un negoziato in corso con Avm Gestione di Giovanna Dossena per un’alleanza strategica. Le trattative riguardano la governance e le valutazioni economiche, ma non si concluderanno prima dell’approvazione del bilancio 2023 di Fenice, che potrebbe richiedere un’iniezione di nuovo capitale. Secondo quanto riportato dal Messaggero, sarebbe in atto una«revisione manageriale» e anche «un’immissione di capitale fresco per circa 5-6 milioni di euro allo scopo di riequilibrare i conti in Fenice srl».
Alessandro Marina, già parte del gruppo cinque anni fa, insieme a Castelli, ora dovrebbe essere incaricato di rivitalizzare i rapporti con i licenziatari, il merchandising e l’e-commerce. La sua esperienza e i suoi contatti nel mondo della moda milanese sono visti come risorse preziose per superare le difficoltà attuali. La madre di Ferragni ha preso una fetta importante di poteri sulla società, consolidando ulteriormente il controllo familiare ma con una visione strategica più ampia e professionale.
Le aziende di Chiara Ferragni sono a un punto di svolta. Il riassetto in corso, con l’inserimento di figure manageriali esperte e competenti, è un tentativo di superare le crisi recenti e di prepararsi a nuove sfide e opportunità. Con una gestione rinnovata e una visione strategica chiara, il brand Chiara Ferragni potrebbe non solo superare le difficoltà attuali, ma anche rafforzarsi e crescere ulteriormente nei mercati internazionali.