Gianluca Grignani e le confessioni inediti sulla droga e le molestie sessuali subite: dall'incontro con Battiato a Pino Daniele
Gianluca Grignani, uno dei volti più noti della musica italiana, si mette a nudo nel suo libro autobiografico “Residui di rock’n’roll“; con uno stile crudo e senza filtri, il cantante ripercorre le tappe più significative della sua vita, rivelando aspetti intimi e spesso oscuri della sua carriera e del suo vissuto personale.
In un’intervista rilasciata a Repubblica, Grignani offre alcune anticipazioni di questo viaggio nella memoria, svelando aneddoti sui suoi incontri con leggende della musica e raccontando episodi drammatici legati alle sue dipendenze.
Ma c’è di più: Grignani accenna anche a vicende mai raccontate prima, che potrebbero sconvolgere la vita di altre persone se mai venissero alla luce.
L’incontro con Battiato e Pino Daniele
Nel suo libro “Residui di rock’n’roll”, Gianluca Grignani racconta di un periodo turbolento e avventuroso della sua vita, segnato da viaggi e incontri significativi. Un episodio particolare risale a quando il cantante decise di fuggire in Sudamerica, un’esperienza che lo portò anche in Giamaica. Successivamente, tornò a Londra per incontrare dei discografici. In questa occasione, Grignani descrive un episodio curioso che coinvolse anche Franco Battiato.
Grignani si era fatto crescere i capelli rasta durante il suo soggiorno in Giamaica, ma al suo ritorno a Londra decise di tagliarli e di tingersi i capelli di biondo platino. «Ero andato da un parrucchiere perché i miei capelli erano troppo intrisi di catrame», racconta. Quando si presentò all’ufficio dei discografici con il nuovo look, incontrò Franco Battiato, che reagì con una mossa alla Mick Jagger, sottolineando lo stupore per il cambiamento radicale di Grignani.
Tra gli incontri che il cantante porta nel cuore, spicca quello con Pino Daniele. Grignani ricorda un aneddoto divertente: «Entro nel camerino dopo un suo concerto per salutarlo. Gli chiedo: ‘Pino, ci facciamo una canna?’. Risposta: ‘Guagliò, io nella mia vita mi sono già fumato tutti i Campi Flegrei’».
Il mostro delle dipendenze e l’ombra della molestia sessuale
Uno dei capitoli più toccanti e controversi del libro di Grignani è quello dedicato alla droga, intitolato significativamente “Il mostro”. In questo capitolo, Grignani non si risparmia, affrontando a viso aperto il tema delle sue dipendenze. «Inizia con un bel po’ di droga in un sacchetto», spiega il cantante, evidenziando come le speculazioni sul suo conto siano state numerose.
Grignani sente la necessità di raccontare la sua versione dei fatti, ma sceglie di farlo in maniera quasi narrativa, lasciando intendere che una rivelazione più precisa potrebbe mettere fine alla “favola” di qualcuno. Questo accenno criptico suggerisce che ci siano dettagli nascosti che potrebbero avere un impatto devastante su altre persone coinvolte nella sua storia.
Ma le rivelazioni di Grignani non si fermano qui. Il cantante parla anche di un’esperienza traumatica vissuta durante un campo scuola del Coni, dove fu vittima di molestie sessuali.
«È successo tanti anni fa ed è stato devastante per me», confida. La scelta di raccontare questo episodio nel libro è dettata dalla volontà di denunciare un problema che, purtroppo, è ancora attuale. «L’ho fatto per denunciare: queste cose accadono ancora», aggiunge Grignani, sottolineando l’importanza di dare voce a chi ha vissuto esperienze simili.
Con “Residui di rock’n’roll”, Gianluca Grignani non solo ripercorre la sua carriera e le sue esperienze personali, ma si impegna anche a sollevare temi importanti e spesso trascurati. La sua onestà e il suo coraggio nel raccontare la verità senza filtri offrono una prospettiva unica e autentica sulla vita di un artista che ha vissuto intensamente ogni momento della sua esistenza.