Carlo Acutis, chi è il ragazzo che sarà santo? Ecco la sua storia

Sarà il santo patrono di internet il giovanissimo Carlo Acutis, il ragazzo appena adolescente dichiarato già beato!

Carlo Acutis è il ragazzo che, grazie ad alcuni miracoli avvenuti dopo la sua morte, sarà santo. Di seguito tutti i dettagli della sua emblematica storia!

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“Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie”. Questa è una delle frasi più famose di Carlo Acutis, il ragazzo già beato e in odore di santità che, nella sua brevissima vita, ha lasciato un enorme testimonianza di fede. Chi è questo giovanissimo adolescente, morto prematuramente, in procinto di essere dichiarato santo dalla chiesa cattolica?

Chi è il ragazzo che sarà santo?

Carlo Acutis era un ragazzo molto simile a tantissimi suoi coetanei. Studente liceale, amava suonare il sassofono e giocare a pallone, si divertiva con i videogiochi, navigava in internet, era appassionato della progettazione al computer. Oltre a ciò, trovava il tempo per aiutare in parrocchia, come volontario alla mensa delle suore e nel dare soccorso ai senzatetto del suo quartiere. Molto vicino ai bambini, era persino catechista, nella preparazione dei più piccoli alla Prima Comunione e alla Cresima.

Nel sito web dedicato a Carlo, si leggono alcuni suoi scritti, dai quali è possibile comprendere l’essenza di questo adolescente secolare, votato alla santità. Tra tutti colpisce moltissimo la frase: “Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi”. Poche parole, capaci però di dirla lunga su quanto Carlo fosse coinvolto come cristiano.

Nell’annunciare la sua prossima proclamazione a santo, Papa Francesco ha detto di lui: “La sua fede è un segno di speranza e ispirazione per coloro che lottano con le loro sfide personali e per coloro che cercano conforto e guida nella loro vita spirituale. Un esempio di santità nell’era digitale”.

Ecco la sua storia

Carlo Acutis era nato quasi per caso a Londra il 3 maggio 1991. I suoi genitori, al tempo, si trovavano nel Regno Unito per motivi di lavoro del padre. Ben presto la famiglia del futuro santo è rientrata in Italia, stabilendosi a Milano, dove Carlo ha frequentato la scuola primaria e secondaria privata, presso le suore Marcelline, per poi iscriversi al liceo classico gestito dai gesuiti, l’Istituto Leone XIII.

Fin da bambino Carlo Acutis ha mostrato la sua indole religiosa. Aveva appena sette anni quando scrisse la frase piuttosto eloquente: “Essere sempre unito a Gesù, ecco il mio programma di vita” dalla quale è possibile comprendere la carta d’identità di tutta la sua brevissima esistenza.

Né sua mamma né suo padre, pur essendo cattolici, erano ferventi praticanti, per cui Carlo iniziò a seguire la fede religiosa autonomamente, pregando quotidianamente, dedicandosi al volontariato e alle attività parrocchiali presso la chiesa di  Santa Maria Segreta. Quindi il giovanissimo Carlo, nei pochissimi anni della sua vita, ha sviluppato la sua vocazione cristiana, fino alla fine dei suoi giorni.

Fedele devoto alla Madonna, il ragazzo ogni giorno recitava il Rosario, dedicandole i suoi sacrifici come fioretti. Nei dieci giorni della sua malattia fulminante, non ha mai perso la fede e ogni suo momento era dedicato alla preghiera. In punto di morte Carlo Acutis ha detto a sua madre: Muoio felice perché non ho mai sprecato un minuto della mia vita in cose che non piacciono a Dio“.

Appena sei anni dopo la sua morte, il 12 ottobre 2012 si è aperta ufficialmente la causa di beatificazione e canonizzazione di Carlo Acutis che “diventa Servo di Dio”, mentre il relativo Nihil Obstat da parte della Santa Sede è arrivato il 13 maggio 2013. Dopo soli quattro anni dalla sua apertura, il 24 novembre 2016 si è chiuso il processo diocesano della causa di beatificazione e canonizzazione del Servo di Dio Carlo Acutis. Carlo Acutis è stato dichiarato, quindi, Venerabile il  5 luglio 2018 da Papa Francesco per poi essere dichiarato Beato il 10 ottobre 2020, ad Assisi.

Età alla morte

All’età della sua morte Carlo Acutis aveva 15 anni. Era nato il 3 maggio 1991 a Londra, presso la clinica Portland.

Causa morte

Improvvisamente, all’età di appena quindici anni Carlo Acutis è stato colpito da leucemia mieloide acuta di tipo M3, nella sua forma più aggressiva. È morto nel giro di dieci giorni, il 12 ottobre, presso l’ospedale San Gerardo di Monza, dopo esser entrato in coma per un’emorragia cerebrale scatenata dalla patologia fulminante che gli era stata diagnosticata la settimana prima.

Fidanzata

Non sembra che il giovanissimo Carlo avesse una fidanzata.

Genitori

Carlo Acutis era figlio di Andrea Acutis, ex presidente di Vittoria Assicurazioni e rappresentante della ricca borghesia torinese, e di Antonia Salzano, originaria di Roma. Al tempo della nascita di Carlo, nel 1991, la famiglia viveva a Londra per l’attività professionale del padre, corporate finance executive di una banca d’affari londinese.

Dopo la morte di Carlo, i suoi genitori hanno avuto altri due figli gemelli. Secondo la madre si è trattato di un miracolo annunciatole dal figlio in sogno. Oggi la famiglia del futuro santo vive tra Milano, dove gestisce un’azienda, e Assisi, dove Carlo è stato sepolto. Dopo l’annuncio di Papa Francesco, riferito alla proclamazione di Carlo come santo, la mamma si è visibilmente emozionata: “C’è grande emozione, anche perché di solito quando i santi vengono proclamati i genitori sono già defunti. Una gioia che condividiamo con tutti coloro che nel mondo ogni giorno pregano Carlo, che ci scrivono di lui e ci parlano di suoi miracoli”.

Carlo Acutis ha scelto di essere sepolto ad Assisi, dove i suoi genitori possiedono una casa, per la sua devozione a San Francesco. La mamma stessa racconta: “Era devoto di San Francesco: amava la sua essenzialità e l’attenzione ai poveri”. 

Miracoli di Carlo

Durante gli ultimi giorni della sua vita, Carlo Acutis avrebbe detto che dopo la sua morte avrebbe dato qualche segno. E nell’autunno del 2013 ciò sembrerebbe si sia avverato: è il primo miracolo riconosciuto che ha portato alla canonizzazione di Carlo.

Matheus, un bambino brasiliano affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita che aveva impedito il regolare sviluppo fisico del piccolo, è guarito. L’episodio è accaduto durante una benedizione con una reliquia di Carlo. Si trattava di un pezzetto di stoffa ritagliato dal pigiama macchiato di sangue indossato dal ragazzo poco prima di morire.

Nel corso della cerimonia, Matheus toccò la reliquia, chiedendo di guarire. Proprio da quel momento le condizioni del piccolo iniziarono a migliorare, fino a quando i sintomi della malattia cessarono del tutto. Negli anni a venire Matheus continuò a essere sottoposto ad altri esami diagnostici, i quali confermarono la totale scomparsa della malformazione, con il risultato di una normalità del pancreas tornato normale e la ripresa della crescita del bambino.

Poiché la Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi ha ritenuto la guarigione “istantanea, completa e duratura”, per cui è miracolosa. Tale miracolo ha quindi aperto la strada al percorso per la santità di Carlo Acutis.

Il secondo miracolo di Carlo Acutis

È stata però la guarigione di Valeria a spianare definitivamente la strada per la proclamazione a santo di Carlo. Valeria e una giovane studentessa costaricana che dal 2018 vive a Firenze per studiare. Durante una passeggiata nel centro della città, il 2 luglio 2022, la ragazza cadde dalla sua bici, sbattendo la testa e riportando un trauma cranico molto grave.

Fu la mamma di Valeria, Liliana, a rivolgersi a Carlo, recandosi sulla tomba del ragazzo ad Assisi. Inginocchiata per tutto il giorno davanti al corpo di Carlo, pregò affinché sua figlia potesse salvarsi. Ebbene, nello stesso giorno ricevette la notizia che Valeria era repentinamente migliorata, fino guarire del tutto. In seguito la Consulta Medica della Congregazione delle cause ha attribuito la salvezza della giovane all’intercessione di Acutis.

Tomba di Carlo Acutis

Dal 6 aprile 2019 il corpo di Carlo Acutis riposa nella sua tomba, nella navata destra del Santuario della Spogliazione ad Assisi. Si tratta di un monumento sepolcrale, ideato appositamente dall’artista Eraldo Marini con marmo e pietra rosa, impreziosito da formelle con disegni che illustrano la vita di Carlo, opera dell’illustratore Mario Cossu.

Inizialmente, dopo i funerali, le spoglie del ragazzo erano state deposte nel cimitero di Ternengo, per poi essere trasferite a quello di Assisi, secondo la volontà di Carlo stesso.

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