Caso Scurati e Bortone, Giorgia Meloni aveva chiamato la Rai: ecco cosa è successo

Cosa ha detto Giorgia Meloni alla Rai quando è scoppiato il caso sul monologo di Scurati? Ecco la verità sui soldi

La premier Giorgia Meloni, prima di esprimere la sua posizione sui social media sul caso di Antonio Scurati ospite nel programma di Serena Bortone, aveva contattato telefonicamente la Rai per ottenere spiegazioni dettagliate sull’accaduto. Durante la chiamata, pare abbia discusso della questione con il direttore generale Giampaolo Rossi e con il responsabile degli Approfondimenti, Paolo Corsini.

Nel corso della conversazione con Corsini, Meloni ha sollevato alcune domande critiche riguardo alla gestione dell’intera situazione. Ha espresso sorpresa per il fatto che la questione economica legata al compenso di Scurati non fosse stata sollevata inizialmente e che si sia preferito parlare di ragioni editoriali. Inoltre, Meloni si è sfogata con i suoi collaboratori, sottolineando il presunto compenso troppo alto richiesto dall’autore per la sua partecipazione.

Cosa ha detto Giorgia Meloni sul monologo di Scurati nel programma di Serena Bortone?

Secondo quanto riportato da La Stampa, Meloni avrebbe commentato la situazione affermando che la questione economica sarebbe dovuta essere immediatamente rilevata e trattata come prioritaria.

Successivamente, la premier è intervenuta sui social media, confrontando il cachet richiesto da Scurati con gli stipendi di molti dipendenti.

La situazione attorno alla mancata presenza di Antonio Scurati nel programma Che Sarà e alla gestione dell’intera vicenda da parte della Rai ha assunto contorni sempre più complessi e controversi. Giampaolo Rossi, direttore generale della Rai, ha dichiarato a La Stampa di non essere stato informato su quanto stava accadendo. Tuttavia, fonti di Fratelli d’Italia suggeriscono il contrario, sostenendo che Rossi fosse a conoscenza della situazione. Paolo Corsini, responsabile degli Approfondimenti, ha menzionato la questione economica solo dopo che Serena Bortone ha reso pubblica la mail relativa al compenso di Scurati.

Giorgia Meloni, ha cercato di ribaltare la situazione, sostenendo di essere stata censurata e ostracizzata per anni. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, le telefonate tra Rossi e Corsini riguardo al caso sono state almeno 15. Rossi ha cercato di far comprendere a Corsini le conseguenze negative per l’azienda, mentre quest’ultimo rischia di perdere il proprio posto per aver gestito male la situazione, soprattutto dal punto di vista della comunicazione e considerando la delicatezza del tema dell’antifascismo, particolarmente rilevante per la premier Meloni.

La verità sul cachet di Scurati: ecco quanto costano le varie ospitate

La Stampa ha anche rivelato un prezzario approssimativo relativo ai compensi per i vari professionisti del mondo dello spettacolo. Secondo questo prezzario, i giornalisti possono guadagnare dai 300 ai 2.000 euro per apparizioni televisive, con punte massime intorno ai 3.000 euro per personalità come Vittorio Sgarbi. Questi compensi sono significativamente inferiori a quelli degli attori, attrici e soubrette, che possono oscillare tra i 2.000 e i 20.000 euro.

Gli scrittori, invece, possono guadagnare dai 500 ai 1.800 euro per le loro partecipazioni televisive, con un compenso che include anche diritti d’autore.

Questi esempi evidenziano la varietà dei compensi nel settore dell’intrattenimento televisivo e forniscono un contesto per comprendere meglio la richiesta di compenso di Antonio Scurati. La comparazione tra diversi cachet mette in discussione l’argomentazione secondo cui la richiesta economica di Scurati sarebbe stata eccessiva.

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