Andrea Giambruno potrebbe essere radiato dall'Ordine dei giornalisti, dopo i fuorionda e la frase sui ''lupi'': ecco cosa succede adesso
Dopo la messa in onda, da parte di Striscia la notizia, dei fuorionda di Andrea Giambruno durante il suo ex programma Il diario del giorno (da cui si è stato ”autosospeso”), un nuovo problema butta alla porta dell’ormai ex compagno di Giorgia Meloni.
Per l’uomo, infatti, si prospetta la possibilità di un’indagine interna all’Ordine dei giornalisti. Oltre alle speculazioni sul suo futuro a Mediaset, la sua carriera da giornalista – pubblicista nel 2014 – è ulteriormente messa in discussione dalla notizia riportata dall’Ansa. Giambruno, infatti, è stato segnalato dall’Ordine della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale.
Ma cosa succede adesso? Giambruno potrebbe perdere il suo titolo di giornalista? Le opzioni sono molteplici, ma quel che è certo è che questo non sarà un periodo semplice per l’ex volto di Rete 4. Di seguito tutti i dettagli.
Andrea Giambruno segnalato all’ordine giornalisti: cosa succede adesso?
Cosa succederà adesso a Giambruno? L’Ordine ha il potere esclusivo di denunciare un caso; successivamente, la pratica viene passata integralmente all’organo di disciplina, il quale decide autonomamente se procedere e quale provvedimento adottare nei confronti del giornalista in questione.
Il Consiglio è composto da 9 professionisti e 3 pubblicisti, e deciderà tramite un collegio giudicante la sanzione da applicare, che può variare dal semplice avvertimento alla radiazione.
Secondo quanto riferisce l’Ansa, la procedura dovrebbe avviarsi a breve e includerà anche un’altra segnalazione correlata alle parole pronunciate da Giambruno in merito al caso della ragazza stuprata a Palermo.
Perché potrebbe essere radiato?
Secondo quanto riferisce l’Ansa, la procedura dovrebbe avviarsi a breve e, oltre al contenuto dei fuorionda di Striscia la notizia, includerà anche un’altra segnalazione correlata alle parole pronunciate da Giambruno in merito al caso della ragazza stuprata a Palermo: «Se eviti di ubriacarti e di perdere i sensi, magari eviti anche di incorrere in determinate problematiche, perché poi il lupo lo trovi».
I fuorionda di Giambruno: non chiamatele ”battute”
Se vi ha fatto ridere la serie di commenti di Andrea Giambruno durante i fuorionda, avete un problema. Se avete reputato le sue esternazioni delle semplici ”battute” o peggio ancora dei ”complimenti”, avete dei seri problemi.
Il conduttore e giornalista, aveva già dimostrato ampiamenti il suo maschilismo, quando si era ritrovato a commentare i femminicidi, adducendo alle vittime parte della colpa. Ma oggi fa di più. Oggi mostra che lui è uno dei tanti lupi di cui ha tanto blaterato. Perché le parole sono importanti e il contesto in cui vengono utilizzate lo è altrettanto. Non è accettabile che una donna a lavoro subisca i commenti sessuali di un collega. Né in qualsiasi altro luogo, ma a lavoro si è vittime due volte. Perché c’è un doppio gioco di potere che fa leva. Che sia il capo, che sia il conduttore, che sia il compagno (ex) della Presidente del Consiglio, che sia chiunque, non è accettabile.
Non scomoderemo delle parole dal peso legale, ma quello che Giambruno fa con le sue parole va condannato. Oltre la segnalazione all’Ordine, servirebbe adesso che chi si è sentita rivolgere quelle esternazioni faccia un passo avanti. Con non poco coraggio, proceda con quello che va fatto: denunciare. Non è facile e per questo serve che tutti si schierino già da ora dalla parte giusta, per aiutare a farlo e per confermare che: no, quelle non sono delle battute e serve che sia chiaro. E adesso sarà l’ordine di disciplina a decidere.