Concessa la grazia a Patrick Zaki, l’attivista egiziano che solo ieri era stato condannato a 3 anni di reclusione

Grande giornata di festa oggi dopo che si è diffusa la notizia che Patrick Zaki, l’attivista egiziano laureato a Bologna che ha catturato l’attenzione internazionale, ha ottenuto la grazia presidenziale. È un momento di gioia e speranza per tutti coloro che hanno seguito da vicino la sua storia di coraggio e impegno per i diritti umani.

La sua detenzione in Egitto ha scosso la comunità internazionale che si è mobilitata in sua difesa attraverso petizioni, manifestazioni e un’ampia copertura sui social media.

Zaki dal 2020 si trova in carcere per aver denunciato le discriminazioni che avvengono nei confronti dei cristiani copti, accusato di aver diffuso notizie false.
Proprio ieri Zaki era stato condannato a 3 anni di reclusione e la notizia aveva gettato nello sconforto non solo la famiglia ma anche tutti coloro che lo sostengono, compresa la città di Bologna dove Zaki studiava e si è recentemente laureato collegandosi online dall’Egitto.

Oggi la situazione si è ribaltata, infatti il presidente Abdel Fattah al-Sisi el-Sisi gli ha concesso la grazia, insieme all’avvocato di Alaa Abdel Fattah, il più noto prigioniero politico egiziano.

Zaki era stato arrestato dalle autorità egiziane nel febbraio 2020 mentre arrivava all’aeroporto del Cairo durante una visita per vedere la sua famiglia. Da allora è iniziato il suo calvario che si è concluso oggi fortunatamente nel migliore dei modi.

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