Cesena educatore allontanato dal grest perché gay, bentornato Medioevo

Cesena grest, parroco allontana un ragazzo perché ha pubblicato la foto di un bacio con il proprio compagno «È gay, non può fare l'educatore»

Un nuovo episodio di omofobia (di questo si tratta) ha suscitato indignazione e fermento generale: nel grest parrocchiale di Cesena, un ragazzo è stato escluso dall’incarico di educatore dal parroco perché è gay. Sì, è successo nel 2023. E la diocesi conferma di aver operato seguendo le ”linee guida” della chiesa.

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Questo evento ha generato reazioni contrastanti e sollevato interrogativi sulla coerenza delle regole e dei valori sociali. Il sindaco della città, Enzo Lattuca, ha espresso la sua disapprovazione, sottolineando l’importanza di affrontare le discriminazioni e di promuovere un’equa inclusione. Scopriamo cosa è successo.

La foto ”incriminata” con il bacio «È gay non può fare l’educatore»

Un parroco ha impedito a un giovane di animare il centro estivo parrocchiale di Cesena dopo aver appreso della sua omosessualità. Il ragazzo, che aveva un ruolo di rilievo come referente dell’estate ragazzi, aveva condiviso sui suoi social una foto in cui baciava un altro ragazzo. L’immagine è stata portata all’attenzione del parroco, il quale ha adottato una posizione netta: «Essendo gay, non è idoneo ad essere educatore delle giovani generazioni». Il parroco ha spiegato al ragazzo che avrebbe potuto continuare a organizzare il centro estivo, ma non avrebbe potuto svolgere il ruolo di educatore.

La decisione dell’educatore

Dopo aver ricevuto questa decisione, il giovane ha deciso di fare un passo indietro e rinunciare al suo ruolo. Purtroppo, senza la sua collaborazione, l’organizzazione delle attività estive è diventata un’impresa difficile. Il ragazzo ha sentito la necessità di spiegare la situazione ai genitori tramite la chat creata per il gruppo. Ha comunicato loro che, purtroppo, il centro estivo non si sarebbe potuto svolgere nonostante le famiglie avessero già pianificato di mandare i loro figli.

La posizione della diocesi: benvenuto Medioevo

La diocesi, a cui il parroco fa riferimento, ha preso una posizione chiara in merito all’omosessualità del ragazzo. Una collaboratrice del sacerdote, intervistata dal Corriere della Sera, ha spiegato che il parroco si è rivolto ai suoi superiori, i quali, nel rispetto delle regole, hanno negato al ragazzo la possibilità di svolgere il ruolo di educatore.

Secondo la collaboratrice, le regole attuali sono inequivocabili e non è permesso dare l’impressione ai bambini del centro estivo che un educatore omosessuale sia la normalità. Il parroco, quindi, ha agito secondo le direttive della diocesi. Una Diocesi omofoba, ribadiamolo.

La reazione del sindaco Enzo Lattuca

Il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha espresso la sua indignazione riguardo a questo episodio di discriminazione. Attraverso i suoi canali social, ha scritto un messaggio in cui esprimeva la sua delusione e sottolineava che sperava che il Medioevo fosse un periodo superato e che la discriminazione non avesse più spazio nella società.

Il sindaco ha sollevato un interrogativo importante, citando un commento di un utente che ha evidenziato la disparità tra le conseguenze per un educatore omosessuale e per un prete colpevole di abusi su un bambino.

«Dovremmo riflettere sul fatto che per diverse parrocchie un uomo che bacia un altro uomo non possa fare l’educatore mentre un prete che molesta un bambino possa continuare a fare il prete».

Il sindaco ha espresso la sua delusione e ha invitato a riflettere sulla necessità di promuovere un’uguaglianza reale e di affrontare le discriminazioni presenti nella società odierna.

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