Armie Hammer non andrà a processo, la reazione di Effie Angelova e l’accusa di violenza sessuale

Armie Hammer non andrà a processo per l'accusa di violenza sessuale, la reazione di Effie Angelova «Un giorno gli stupratori pagheranno»

Armie Hammer non sarà processato per violenza sessuale a causa della mancanza di prove sufficienti per incriminarlo; scopriamo le dichiarazioni del noto attore e di Effie Angelova, la donna che lo aveva accusato, che ha espresso la sua delusione per la decisione del procuratore distrettuale.

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L’attore ha espresso il suo sollievo su Instagram. Intanto, sui social, è arrivato anche lo sfogo di Effie Angelova. Di seguito tutti i dettagli del caso, come si è concluso e le parole dei due diretti interessati.

Harmie Hammer stupratore? L’accusa di Effie Angelova e l’indagine

Dopo due anni di indagini, il procuratore distrettuale ha concluso che non ci sono prove sufficienti per sostenere l’accusa di violenza sessuale contro Armie Hammer. Nel febbraio 2021, Effie Angelova aveva denunciato all’autorità competente di essere stata violentata dall’attore per un periodo di oltre quattro ore nel 2017. Tuttavia, le complessità della relazione tra Armie Hammer e la presunta vittima hanno reso difficile dimostrare che l’incontro sessuale sia stato non consensuale e forzato.

La decisione del procuratore distrettuale sul caso di violenza sessuale

Il procuratore distrettuale della contea di Los Angeles ha riferito che, nonostante un’indagine approfondita, al momento non ci sono prove sufficienti per incriminare Armie Hammer. Tiffiny Blacknell, direttrice delle comunicazioni del procuratore, ha sottolineato che i casi di violenza sessuale sono spesso difficili da provare e che i pubblici ministeri esperti sono assegnati a tali casi. Nonostante l’assenza di un processo penale, l’ufficio del procuratore rimane disponibile per offrire supporto alle vittime.

La delusione di Effie Angelova e le dichiarazioni su Armie Hammer

Effie Angelova, la presunta vittima, ha espresso la sua delusione riguardo alla decisione del procuratore distrettuale su Instagram. Ha dichiarato di aver parlato e presentato denuncia per far sì che Armie Hammer fosse ritenuto responsabile del male e dei traumi che le ha causato, nonché per proteggere altre donne da abusi simili. Per il coraggio di denunciare, Effie ha subito minacce di morte, minacce di stupro e violenze atroci e incessanti da quando ha deciso di farsi avanti. Ha sottolineato anche che molte delle vittime di Armie hanno paura di denunciare. Ecco le sue parole su Instagram:

«Ho sentito il dovere di parlare e di presentare una denuncia perché Armie venisse riconosciuto responsabile di tutto il male e i traumi che mi ha causato e per proteggere altre donne dal subire simili abusi. Aver parlato e avere denunciato l’abuso di Armie mi è costato caro. Da quando mi sono fatta avanti, ho ricevuto minacce di morte, minacce di stupro, innumerevoli aggressioni e vessazioni atroci e incessanti. Molte delle vittime di Armie hanno paura di farsi avanti. Un giorno gli stupratori non se la caveranno».

La reazione di Armie Hammer

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Armie Hammer ha espresso sollievo per la decisione del procuratore distrettuale. Su Instagram, ha ringraziato il procuratore per l’indagine e per aver concluso che nessun crimine è stato commesso. Anche se il realtà, la dichiarazione è che non ci sono prove per confermarlo. Ha dichiarato di essere desideroso di iniziare il processo di ricostruzione della sua vita, ora che il suo nome è stato ripulito. Ricordiamo, però, che l’assenza di prove non equivale all’assenza di colpevolezza.

La decisione del procuratore distrettuale di non processare Armie Hammer per violenza sessuale ha suscitato reazioni intense e contrastanti; mentre Effie Angelova ha espresso delusione per la mancanza di prove sufficienti a incriminare l’attore, Armie Hammer ha dichiarato di essere sollevato e desideroso di ricostruire la sua vita. Questo caso sottolinea le sfide che le vittime di violenza sessuale affrontano nel cercare giustizia e l’importanza di un’indagine approfondita per stabilire la verità.

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