Cosa sta succedendo nel divorzio di Ilary Blasi e Francesco Totti? Il calciatore ha nuovamente messo di mezzo il giudice. Perché?
Il divorzio di Ilary Blasi e Francesco Totti è sulla bocca di tutti da ormai quasi un anno: la coppia, dopo una relazione durata 20 anni, ha deciso di separarsi e prendere strade diverse. Fino a oggi se ne sono dette di ogni sui reali motivi che hanno spinto la conduttrice romana e il Pupone a lasciarsi, ma la verità non è ancora salita a galla.
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Nonostante si sia pensato ultimamente a un’apertura da parte di entrambi, per favorire una separazione quantomeno pacifica, proprio nelle ultime ore una notizia ha sconvolto i fan della ex coppia. Cosa è successo? Sembra che l’ex Capitano della Roma abbia voluto sfrattare la famiglia della sua ex moglie dal centro sportivo della Longarina.
Cosa è successo di nuovo fra Ilary Blasi e Totti?
Ennesima discussione nel divorzio di Ilary Blasi e Francesco Totti: questa volta è il Pupone a vincere contro la sua ex moglie; l’ex calciatore ha ottenuto un’ordinanza esecutiva dal Tribunale per scacciare via dal centro sportivo della Longarina i familiari della conduttrice romana. Dal prossimo 30 giugno, quindi, l’ufficiale giudiziario dovrà intimare la società di cui è capo Silvia Blasi – sorella di Ilary – di abbandonare la struttura.
L’indiscrezione è arrivata dal Corriere della Sera: Totti ha acquistato il centro sportivo nel 2003, ma è sempre stato gestito dalla famiglia della Blasi. Una quota minore di questa, poi, è stata intestata ad Angelo Marrozzini, cugino del calciatore e un’altra ancora al cognato Ivan Peruch. Insomma: fino a che le cose fra moglie e marito sono andate bene, nessun problema, ma oggi Francesco torna a battere cassa e ha chiesto di poter tornare in possesso della Longarina.
A quanto pare, però, Ilary Blasi non sembra voler accettare la proposta del suo ex marito. Proprio per questo motivo, il diretto interessato si è rivolto al giudice e – questa volta – ha vinto la sua battaglia. Il Tribunale attualmente ha deciso che dal 30 giugno – se la famiglia della conduttrice romana non lascerà spontaneamente la struttura – un ufficiale giudiziario dovrà intercedere per il calciatore. Successivamente, poi, il giudice dovrà anche decidere se la società dovrà pagare dei canoni di affitto mensili arretrati per tutto il tempo in cui la famiglia Blasi ha usufruito del centro sportivo.
A quanto ammonta l’assegno di mantenimento?
Stando a quanto riporta Dagospia, il divorzio di Francesco Totti e Ilary Blasi sarà molto costoso, così come il mantenimento che l’ex calciatore dovrà versare alla conduttrice romana per i loro tre figli. Secondo la decisione provvisoria del Tribunale, il campione dovrà versare un assegno di 12.500mila euro al mese per Christian, Chanel e Isabel. Ma come si è arrivati a questo risvolto?
Secondo il portale di Roberto D’Agostino, prima che l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace abbandonasse Francesco Totti – insieme al legale di Ilary Blasi, Alessandro Simone – aveva preparato un accordo che prevedeva una cifra di mantenimento di 12mila euro al mese da parte dell’ex Capitano della Roma nei confronti dei suoi tre figli.
Il Pupone, però, pressato da Noemi Bocchi, avrebbe rifiutato quanto deciso dagli avvocati. Le fonti che hanno rivelato questi risvolti sarebbero le amiche della nuova compagna di Totti: la diretta interessata, infatti, avrebbe insistito nel fare in modo che Francesco ottenesse un accordo che prevedesse di versare “solamente” 6mila euro al mese a Ilary Blasi, per il mantenimento dei loro tre figli, corrispondente, quindi, a 2mila euro a figlio.
A distanza di mesi da quanto accaduto fra il Pupone e la sua legale, per lo sportivo è stato disposto il provvisorio accordo che vedrebbe 12.500 euro come cifra da versare per il mantenimento di Christian, Chanel e Isabel. Sarebbero dunque 500 euro in più rispetto a quanto suggerito dall’ex avvocato di Totti, Annamaria Bernardini De Pace e quello di Ilary Blasi, Alessandro Simone. Oltre al versamento di questi soldi, poi, il campione dovrà provvedere alle spese extra – come ad esempio le rette scolastiche e costi imprevisti – suddivisi rispettivamente al 75% per il padre e il 25% per la madre.