Cosa succede fra l'autore del libro Stranizza d'amuri e il regista del film omonimo, Giuseppe Fiorello? I dettagli nell'articolo!
Stranizza d’amuri è il film di Giuseppe Fiorello che sta riscontrando un enorme successo: il lungometraggio parla di un vero fatto di cronaca avvenuto in Italia nei primi Anni Ottanta, in cui si è appreso – purtroppo – della morte di due ragazzi gay, non accettati dalle rispettive famiglie. Nonostante la fama di Stranizza d’amuri – ispirato a un noto e omonimo libro – qualcosa sembra stridere…
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L’autore del libro, Valerio La Martire, oggi 42 anni, ha depositato una richiesta urgente di sequestro della pellicola. Ma perché? Il suo avvocato, Cristiana Massaro, ha sottolineato che la versione film di Stranizza d’amuri abbia danneggiato gravemente la carriera del suo assistito. Cosa è successo?
Perché l’autore di Stranizza d’amuri si è schierato contro Giuseppe Fiorello?
Il film di Giuseppe Fiorello sarebbe fedelmente copiato dal romanzo Stranizza d’amuri di Valerio La Martire, ma nei titoli di coda non si fa alcun riferimento al libro dello scrittore. Non solo, ma il regista della pellicola si è anche totalmente assunto la paternità del suo operato durante le diverse presentazioni del film. Lo scandalo è stato riportato dal Corriere della Sera.
Inizialmente, comunque, l’autore dell’omonimo libro ha tentato una conciliazione pacifica con Giuseppe Fiorello che, però, non ha destato alcuna preoccupazione in merito. Da qui, quindi, la scelta di Valerio La Martire di ricorrere all’attenzione del Tribunale. Lo scrittore chiede dunque il sequestro di Stranizza d’amuri, avendo quindi effetto immediato sulle successive commercializzazioni del film, essendo già questo – da settimane – nelle sale dei cinema italiani.
La richiesta di sequestro del film
Nella richiesta presentata dall’autore del libro Stranizza d’amuri, sono presenti anche tutte le similitudini fra libro e film, sia per quanto riguarda le location che i personaggi e ovviamente anche le ricostruzioni ambientali e gli avvenimenti reali o di fantasia inseriti nel volume. Quest’ultimo, così come il film di Giuseppe Fiorello, racconta la vera storia (ma romanzata) della relazione omosessuale di due ragazzi di Giarre, in Sicilia.
La storia d’amore, purtroppo, è culminata nell’omicidio di entrambi i protagonisti da parte di un parente. Questo delitto, inoltre, ha portato alla nascita del primo Circolo Arcigay italiano. Il libro di Valerio La Martire è stato pubblicato la prima volta nel 2013, poi in una seconda edizione tre anni dopo, nel 2016. In quel periodo esatto, infatti, lo scrittore è stato contattato da Fiorello che ne ha acquistato i diritti. Insieme a quelli di Stranizza d’amuri, poi, Giuseppe ha acquistato anche quelli di un altro romanzo dello stesso autore: Intoccabili.
L’azienda che si è occupata di comprare i diritti di entrambi i libri è la Ibla Film, di proprietà di Eleonora Pratelli, moglie del noto attore. Quando però Stranizza d’amuri è arrivato finalmente in fase di produzione, Valerio La Martire è stato tagliato fuori, mentre l’accordo con la casa editrice prevedeva proprio la possibilità di sfruttare i diritti sul romanzo fino all’anno 2021, senza il riconoscimento di percentuali sugli incassi futuri del film.
A causa del fallimento della casa editrice, però, lo scrittore non ha incassato nulla. Il film Stranizza d’amuri è stato fatto uscire nelle sale solo un mese fa e in quell’occasione lo scrittore del libro ha scoperto di non essere menzionato fra i titoli di coda. Ma non è finita qui! Giuseppe Fiorello, inoltre, lo ha anche diffidato dall’uso della locandina del suo film per la terza ristampa del suo libro, che nel frattempo è stato acquistato formalmente e ufficialmente da Rizzoli. Al momento il regista del lungometraggio non ha rilasciato alcuna dichiarazione in merito a queste accuse.