Il Capitano Pier Ruggero Piccio, oltre a essere il primo Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, è stato un Asso dell'aviazione!
Il Capitano Pier Ruggero Piccio è stato il primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare. Scopriamo di seguito tutto sulla vita del coraggioso eroe dell’aviazione italiana.
Medaglia d’oro nella prima guerra mondiale e terzo Asso dell’aviazione italiana, Pier Ruggero Piccio, grazie agli sforzi eroici e coraggiosi suoi e dei suoi aviatori, ha gettato le basi per la nascita dell’Aeronautica militare, il 28 marzo 1923. Nel dopoguerra è stato nominato primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, per essere ricoprire poi, nel 1933, la carica di senatore del Regno d’Italia.
Età
Pier Ruggero Piccio è morto a Roma il 30 luglio 1965, all’età di 85 anni. Era nato il 27 settembre 1880, sempre nella capitale italiana.
Vita privata
Mentre era parte della delegazione italiana alle trattative di pace di Parigi, Pier Francesco Piccio ha conosciuto la sua futura sposa, la giovane americana Loranda Batchelder, sposata poi a New York, nel 1920. Da questo matrimonio è nato Pier Giacomo Piccio, suo unico figlio.
Dopo l’annullamento del primo matrimonio, avvenuto nel 1926, il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare si è risposato con Matilde Veglia. Piccio dal 1938 ha vissuto prevalentemente in Francia, per poi rientrare a Roma, dove è morto, nel luglio 1965.
Cosa ha fatto il Capitano Pier Ruggero Piccio?
Illustre ufficiale prima del Regio Esercito, Pier Ruggero Piccio è stato un valoroso comandante della Regia Aeronautica. Durante la prima guerra mondiale, nel giugno 2018, ha ottenuto una medaglia d’oro al valor militare, due medaglie d’argento e un’altra medaglia di bronzo. Gli sono stati accreditati ben ventiquattro abbattimenti di aerei nemici, facendogli guadagnare la qualifica di Asso dell’aviazione.
Riassunto della storia del Capitano Pier Ruggero Piccio
In servizio presso l’aeronautica italiana per trentacinque anni, dal 1898 al 1933, ha raggiunto il massimo grado militare di Generale di squadra aerea. Come ufficiale, ha combattuto nella guerra italo-turca, nel 2011-2012 tra il Regno d’Italia e l’Impero Ottomano, e nella prima guerra mondiale.
Durante la grande guerra, il 31 ottobre 1918 il fuoco contraereo ha colpito il motore dell’aereo che pilotava. Costretto a un atterraggio di fortuna, è stato fatto prigioniero dalle truppe nemiche. Travestito da ufficiale austriaco, il 4 novembre è riuscito a fuggire dal campo di prigionia. Quello stesso mese l’Aéro-Club de France gli ha conferito la Gran Medaglia d’Onore che ha ritirato per lui Gabriele D’Annunzio, a Parigi.
Alla fine della prima guerra mondiale, nel 2020 ha fatto parte della delegazione italiana alle trattative di pace di Parigi. Passato poi all’areonautica, a partire dal 10 aprile 1921 ha svolto la funzione di addetto all’Arma in Francia, carica che ha ricoperto saltuariamente fino al 1935. Nominato aiutante da campo onorario del re il 1 marzo 1923, con la costituzione della Regia Aeronautica, il 25 ottobre di quell’anno è nominato Comandante generale dell’Aeronautica.
La sua carriera nell’Aeronautica è proseguita egregiamente: il 1º marzo 1925 è diventato Comandante di Divisione Aerea; il 17 aprile è stato nominato addetto aeronautico all’ambasciata di Parigi; dal 25 giugno ha preso il grado di Generale di Brigata Aerea e dal 1º luglio Generale di Divisione Aerea. Rientrato in Italia, dal 18 gennaio 1926 è diventato il primo Capo di stato maggiore dell’Aeronautica Militare, carica ricoperta fino al 6 febbraio 1927. Il 17 settembre Piccio 1932 è stato promosso Generale di Squadra Aerea.
Film I cacciatori del cielo
In occasione dei festeggiamenti per i 100 anni dell’Aeronautica militare, la produzione della Rai ha realizzato I cacciatori del cielo, un docu film biografico che ripercorre le vicende coraggiose dell’aviazione italiana, in particolare del Maggiore Francesco Baracca e del Capitano Pier Ruggero Piccio. Tramite la storia di un gruppo di appassionati di aviazione della provincia di Treviso, che ricostruiscono riproduzioni fedeli dei velivoli usati durante la prima guerra mondiale, nella pellicola televisiva viene raccontato l’eroismo degli Assi dell’aviazione che ha gettato le basi per la nascita dell’Aeronautica militare, il 28 marzo 1923.
Realizzato con il Patrocinio e la partecipazione del Ministero della Difesa e dell’Aeronautica Militare, il film è diretto da Mario Vitale e interpretato da Giuseppe Fiorello che veste i panni del protagonista. Francesco Baracca. Nella vicenda televisiva il Capitano Pier Ruggero Piccio è interpretato da Luciano Scarpa, mentre Andrea Bosca ha il ruolo del meccanico Piovesan, un personaggio di finzione. La storia ha inizio con i tre che lavorano insieme a Santa Caterina, in provincia di Udine, sede del primo reparto aerei da caccia. Grazie ai loro sforzi eroici e coraggiosi, il 7 aprile 1916 l’Aeronautica italiana ha ottenuto la sua prima vittoria.