Rigopiano: cosa era successo? Tutto sulla tragedia: il dramma delle vittime e la sentenza di oggi

Cosa era successo a Rigopiano nel 2017? Ancora oggi, dopo anni, le cause della valanga sono da chiarire: i dettagli a seguire nell'articolo

La tragedia di Rigopiano viene ricordata ancora oggi come una delle più brutali vissute in Italia: era il 18 gennaio del 2017, quando a un certo punto, un’enorme massa di neve si è distaccata dalla montagna sovrastante e si è tramutata in una violenta valanga che ha colpito l’omonimo Hotel di Farindola, sul versante pescarese del Gran Sasso.

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Subito dopo il grande dolore dei familiari delle vittime e dell’Italia tutta, però, sono emersi inquietanti risvolti che a distanza di 6 anni continuano a indignare i più, soprattutto per le sue conseguenze legali che ne derivano. La slavina distaccatasi dalla catena montuosa immediatamente sopra all’Hotel Rigopiano causò la morte di ben 29 persone sulle 40 presenti all’interno della struttura nel momento del forte impatto.

Cosa era successo a Rigopiano?

Il 18 gennaio del 2017, un’enorme massa di neve si è distaccata dalla montagna sovrastante tramutandosi in un violentissima valanga che si è riversata sull’Hotel Rigopiano, in Abruzzo. L’impatto fu così violento che riuscì a ruotare l’albergo di 13° e spostarlo di 48 metri. Con il senno di poi, però, purtroppo la tragedia si sarebbe forse potuta evitare: partiamo con il dire che il lussuoso albergo si ergeva in un punto specifico in cui non potevano essere presenti strutture di quel tipo, proprio a causa della grandissima vicinanza con la montagna che – in caso di pericolo – non avrebbe risparmiato nessuno.

Ma non è finita qui: dal 15 gennaio del 2017, pochi giorni prima della tragedia dunque, una serie di nevicate molto intense interessò proprio l’area adiacente all’Hotel Rigopiano, arrivando a raggiungere in pochi giorni più o meno 3,6 metri di neve. Proprio a causa di questa circostanza, nel giorno del disastro, l’unica strada che connetteva la struttura al resto del paese era impraticabile.

Il momento dell’impatto

Il giorno della valanga che rase al suolo l’Hotel Rigopiano, dalle 9:25 alle 13:33 si manifestarono diverse scosse di magnitudo superiore a 5, a distanza di circa 45 chilometri dall’albergo. Tra le 16:45 e le 16:49, una grande massa di neve si staccò dal Monte Siella, iniziando dunque ad avanzare a un’assurda velocità verso l’albergo; questo – dal forte impatto – venne ruotato di circa 13° e spostato di 48 metri.

I soccorritori, a causa della troppa neve sull’unico punto percorribile, impiegarono circa 20 ore per raggiungere l’Hotel Rigopiano.

Immediatamente dopo i soccorsi e non appena la situazione risultò leggermente più chiara, venne avviata un’inchiesta da parte della Procura di Pescara per comprendere realmente i fatti e – soprattutto – capire se la tragedia potesse in qualche modo essere evitata.

Le cause

Sicuramente la combinazione fra le scosse di terremoto e le abbondanti nevicate hanno fatto in modo di creare una situazione difficile da gestire che – ovviamente – ha provocato la valanga che ha raso al suolo l’Hotel Rigopiano. Da 6 anni, ormai, molti si interrogano per capire cosa sia realmente successo il 18 gennaio del 2017, soprattutto per un fattore legale: l’albergo era infatti stato costruito in un’area a rischio valanghe e dunque la responsabilità cadrebbe su chi ha dato il benestare affinché questo accadesse.

Le pene però variano a seconda della gravità: accertato che la zona sia a rischio valanga, infatti, bisogna capire se affidare la causa a un incidente imprevedibile o un incidente per carico gravitativo (ovvero nel caso in cui la valanga si potesse essere verificata anche senza terremoto). Nel secondo caso, dunque, le pene da scontare sarebbero ben più severe.

Sentenza di oggi

Oggi, dopo 6 anni dall’accaduto all’Hotel Rigopiano, sono arrivate solamente 5 condanne per ciò che è successo in Abruzzo il 18 gennaio del 2017. Tre di queste, inoltre, sono legale alla responsabilità per la sicurezza stradale e all’agibilità del resort. A indignare i familiari delle vittime, poi, anche le 25 assoluzioni per la tragedia di Farindola. Con questa sentenza, dunque, è sparito il reato di disastro colposo, motivo per il quale i parenti delle persone morte a seguito della valanga hanno espresso il loro totale dissenso in aula. Di seguito un video:

(Clicca su una delle 2 foto)
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