I Pooh hanno firmato i più grandi successi musicali degli ultimi cinquant'anni, prendendo il nome da un personaggio amatissimo!
I Pooh sono il gruppo che ha venduto più di cento milioni di dischi, vero e proprio record per una band italiana. Un quartetto composto da musicisti eccezionali che, con le loro canzoni, hanno scritto pagine intere di storia della musica in Italia. Sapete come mai si chiamano così e quando sono nati? Scopriamo tutti i dettagli di seguito!
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Quanti erano all’inizio i Pooh?
Tra i gruppi più longevi della storia della musica italiana, il quartetto dei Pooh ha al suo attivo oltre cinquant’anni di carriera alle spalle. Nel corso del tempo la composizione del gruppo si è modificata, anche se la formazione stabile per 43 anni, dal 1973 al 2016, è quella che ha conquistato i maggiori trionfi. Stiamo parlando di Roby Facchinetti, Dodi Battaglia, Red Canzian e Stefano D’Orazio (scomparso nel 2020).
Al momento della nascita dei Pooh, nel 1966, erano cinque i musicisti a far parte della band: Red Canzian, Bob Gillot voce, tastiera (1966), Gilberto Faggioli – voce e basso (1966), Mauro Bertoli – voce, chitarra (1966-1967), Mario Goretti – voce, chitarra (1966-1968) e Valerio Negrini – voce, batteria (1966-1971).
Altro celebre membro dei Pooh, è stato il bassista Riccardo Fogli, che nel 1973 ha deciso di intraprendere una carriera da solista, ritornando nel gruppo in occasione della tournée d’addio alle scene, tra il 2015 e il 2016 e, ancora nel 2023.
Come mai i Pooh si chiamano così?
Nome del tutto insolito per un gruppo musicale ma dolcissimo e delizioso, soprattutto se riferito al personaggio da cui è tratto. Ebbene, è Winnie the Pooh, il simpatico orsetto goloso di miele, che con le sue tenere storie è l’amico di molti bambini, a esserne la musa ispiratrice. Sembrerebbe poco comprensibile associare la storica band musicale al cartone animato più amato del mondo dell’infanzia. Eppure è proprio così!
Ed è il quartetto stesso, nel corso di un’intervista al rotocalco Cinquantamila, a spiegare perchè i Pooh si chiamano proprio così.
I Pooh in origine si chiamavano Jaguars (sì, sempre animali, come poi l’orsetto). Correva il 1966. Arrivammo a Milano a firmare il nostro primo contratto con la Vedette Record, ci informarono che esisteva già un altro gruppo chiamato Jaguars. Ci chiesero di cambiare nome, visto che i nostri omonimi stavano per pubblicare un 45 giri (il gruppo, sia detto per inciso, ebbe vita breve). Successe che la segretaria di Sascia, proprietario della casa discografica, era una ragazza inglese. Cresciuta con i racconti di Alan Alexander Milne, scrittore nato nel 1882 e morto nel 56, autore proprio dell’orsacchiotto Winnie the Pooh. Ci disse: “Perché non vi chiamate Pooh, che è un bell’orsacchiotto?”. In Italia nessuno lo conosceva, però era insolito, suonava bene, il cartone animato non c’era e così decidemmo di diventare Pooh.
Scelta azzeccatissima! Infatti, immediatamente dopo la pubblicazione del loro primo album in vinile, il 33 giri Per quelli come noi, uscito nel 1966, la carriera dei Pooh ha preso letteralmente il volo, raggiungendo grandi soddisfazioni e successi sia a livello nazionale sia internazionale.
Quando è nata la band?
Nati a Bologna nel 1966 a Bologna, i Pooh, nel corso della loro prosperosa carriera lunga oltre cinquant’anni, hanno firmato alcuni dei più grandi successi discografici italiani come Piccola Katy (1968), Tanta voglia di lei e Pensiero (1971), Noi due nel mondo e nell’anima (1972), Parsifal (1973), Dammi solo un minuto (1977), Chi fermerà la musica (1981), Uomini soli (1990), La donna del mio amico (1996), Dimmi di sì (1999) e Dove comincia il sole (2010).
Il quartetto ha deciso di sciogliersi il 30 dicembre 2016 a Casalecchio di Reno, per poi riunirsi nuovamente nel 2023. Nel frattempo, i membri della band sono stati nominati Cavalieri della Repubblica Italiana dal Presidente Francesco Cossiga e immortalati al museo delle cere di Roma.