Jois Pedone, chi è la sacerdotessa? È una donna? Cosa c’è dietro la morte misteriosa del ragazzo? Autopsia, come è morto, tutta la storia

Jois Pedone è morto a causa della donna che si faceva chiamare "la sacerdotessa"? Ma chi era? E cosa ha fatto?

Chi è la sacerdotessa coinvolta nella morte di Jois Pedone? È davvero una donna? Il ritrovamento del ragazzo è ancora sospetto e i familiari non si arrendono alla versione secondo la quale si sarebbe suicidato. Ma cosa è successo?

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Chi è la sacerdotessa coinvolta nella morte di Jois Pedone?

Gli elementi per definire chi siano le persone coinvolte dietro la morte di Jois Pedone sono davvero pochi; a quanto pare, al centro di tutto ci sarebbe una donna che si faceva chiamare “la sacerdotessa”. In realtà, però, le informazioni sono così vaghe che non è dato sapere nemmeno se la donna in questione lo sia davvero o se sia qualcuno che si finge tale.

Cosa è successo? Autopsia

Jois Pedone aveva 19 anni quando è stato trovato morto a Vasto, nell’agosto del 2022. La famiglia del giovane continua a inviare diversi appelli, sperando che la verità esca fuori; ancora oggi, nonostante le indagini degli inquirenti, nulla è ancora stato svelato. Jois è stato ritrovato in mare senza vita, a Vasto, in Abruzzo. Il ritrovamento del cadavere è avvenuto il 22 agosto del 2022; alla caviglia, il giovane universitario aveva un peso di 40chili e un borsone pieno di sabbia. L’autopsia ha indicato come causa della morte l’annegamento, ma gli interrogativi senza risposta sono ancora tanti. Cosa c’entra la sacerdotessa?

La sfida social

I parenti del ragazzo sono convinti che si tratti di omicidio; ecco le parole dello Zio Rino:

Secondo me è un miscuglio tra la verosimilità della challenge, la trappola con la quale lui potrebbe essere stato attirato sul posto per questa challenge, mettiamola così, e il fatto che coloro che abbiano voluto ammazzarlo si siano mascherati dietro a questa challenge.

Gli inquirenti inizialmente hanno stabilito che si sarebbe trattato di suicidio, ma questa ipotesi non convince per nulla la famiglia del ragazzo. Jois, infatti, stava preparando tutto per tornare all’Università di Parma, dove studia, e durante l’estate aveva lavorato come cameriere. Il giovane è morto dopo aver avuto presumibilmente alcuni contatti con una donna che si faceva chiamare “la sacerdotessa”; chi sia questa donna – e se sia davvero una donna – però è ancora da chiarire. Lo zio del ragazzo è convinto che la persona diretta interessata, insieme ad altri personaggi, abbiano architettato una sorta di sfida con il fine di uccidere suo nipote. Ma perché? Questo mistero rimane ancora da chiarire.

A quale challenge si riferiva lo zio di Jois Pedone? L’ipotesi prende origine dalla maglietta indossata dal giovane al momento della morte, su cui ci sarebbe stata la scritta “benvenuto”. La Procura di Vasto, comunque, sta portando avanti le indagini dopo un fascicolo per istigazione al suicidio. Al momento, però, nulla di nuovo. I familiari non si rassegnano e sono convinti che il giovane non si sia ucciso, ma che non abbia elaborato bene i passaggi che lo hanno condotto alla morte.

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