Dagli anni 80 ad oggi essendosi registrato un incremento delle quote femminili nella professione legale, pari al 48% come riportato dalla cassa previdenza e assistenza forense, ciò preannuncia che, con molta probabilità in futuro, ci sarà un maggior equilibrio tra i sessi all’interno dell’avvocatura. Inoltre, tutto ciò ha determinato anche l’aumento del numero complessivo di avvocati sul territorio nazionale. A fronte di un’offerta tanto ampia, quando si ha la necessità di richiedere un servizio professionale, è importante riuscire individuare con facilità gli esperti più vicini a cui potersi rivolgere. In questi casi, un aiuto può arrivare da risorse come Prontopro.it, il quale permette all’utente di trovare comodamente da casa il professionista adatto alle proprie esigenze. Inoltre, questo sito offre la possibilità non solo di controllare i prezzi e le recensioni scritte da chi ha ricevuto la consulenza legale, ma anche di contattare direttamente l’esperto del diritto gratuitamente e senza impegno.
Quali servizi offrono gli avvocati ai propri assistiti?
L’articolo 24, commi 1 e 2, della Costituzione stabilisce che “tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi. La difesa è un diritto inviolabile in ogni stato e grado del procedimento.”
Proprio in virtù di tale diritto è giusto che ciascuno riceva una difesa tecnica adatta a far valere le proprie necessità in ciascun procedimento dal tributario all’amministrativo, come anche civile o penale. Ad esempio, è opportuno rivolgersi ad un avvocato qualora si voglia ricevere dall’autorità giudiziaria competente una tutela a sostegno dei propri diritti lavorativi , come la parità retributiva o la maternità, ed, eventualmente, anche un risarcimento per il danno subito dal proprio datore.
Oltre al lavoro, un altro ambito, particolarmente delicato per il mondo femminile, soprattutto in presenza di minori, è il diritto di famiglia. Infatti, quando una coppia intende sciogliere il suo vincolo matrimoniale, deve, in primis, spararsi e poi successivamente divorziare con l’ausilio di uno specialista del settore. Tra l’altro, la stessa, a sua discrezione, ha la possibilità di decidere diverse questioni legate al patrimonio, ai figli (l’affidamento, il mantenimento e tutte le questioni relative alla loro educazione, cura e istruzione) o alla casa, qualora optasse per una separazione consensuale; altrimenti, l’avvocato, in nome e per conto del suo assistito, deve adire l’organo giudicante per far valere in giudizio le ragioni della parte rappresentata e, al contempo, contestare quanto è stato dedotto, prodotto ed eccepito da controparte.
Naturalmente, anche le persone giuridiche, come le società di capitale o di persona, i condomini, le associazioni, i comitati, gli enti pubblici e così via, possono essere rappresentate dal loro legale in qualsiasi giudizio sia per ottenere l’accoglimento della domanda giudiziale che per difendersi dalle accuse mosse dalla parte avversaria.
Da ultimo, in sede penale l’indagato, durante le indagini preliminari, o l’imputato, se l’azione penale è stata rinviata in giudizio, ha diritto di nominare un avvocato di fiducia e, qualora ne sia sprovvisto, gli verrà assegnato uno di ufficio per difendersi da qualsiasi capo d’accusa. Inoltre, la normativa assicura alle vittime di reati gravi (la c.d. condizione di particolare vulnerabilità) di poter deporre la propria testimonianza già durante le indagini preliminari secondo le garanzie e le forme proprie del dibattimento, consentendo a costoro di evitare lo stress della cross-examination propria della fase dibattimentale.
Oltre ai procedimenti giudiziali, dove può risultare utile l’assistenza legale?
Oltre a quanto detto sino ad ora, l’avvocato può tutelare i diritti dei propri clienti anche al di fuori delle aule del tribunale, cercando ad esempio di risolvere le controversie, in cui i loro assistiti sono coinvolti, in via stragiudiziale o meglio attraverso accordi transattivi con i quali si tenta di trovare un punto di incontro volto a soddisfare le esigenze di tutte le parti coinvolte.
In conclusione, si precisa che l’assistenza legale risulta fondamentale anche nei casi in cui gli interessati, ai sensi dell’art. 5 comma I bis del D. lgs 28/2010, siano tenuti ad esperire il tentativo di mediazione obbligatoria al fine di evitare che la causa venga promossa in giudizio.