Delitto Garlasco: chi è l’assassino di Chiara Poggi?

Il Delitto di Garlasco ha come vittima la giovane Chiara Poggi, mentre come unico accusato e condannato il fidanzato Alberto Stasi.

Il Delitto di Garlasco è una delle pagine di cronaca nera degli anni Duemila, un assassinio efferato che ha come vittima la giovane Chiara Poggi, come unico accusato e condannato il fidanzato Alberto Stasi. Scopriamo quali sono le ultime notizie di oggi.

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Tutta la storia del Delitto di Garlasco

10mila abitanti tremendamente allibiti per l’orrore del Delitto di Garlasco, una tranquilla cittadina lombarda nel cuore della Pianura Padana. È il 13 agosto 2007, mercoledì prefestivo nonchè giornata calda e afosa, dove tutti gli abitanti del paese vorrebbero trovare un posto al fresco. Invece viene ritrovata morta una ragazza di 26 anni, Chiara Poggi, uccisa all’interno della sua casa. Letteralmente al fresco viene condotto uno di loro, Alberto Stasi, il fidanzato di Chiara, poichè le indagini portano direttamente a lui come unico colpevole.

Alberto Stasi

Nato a Sesto San Giovanni e cresciuto a Garlasco, Alberto Stasi è un giovane di 24 anni, studente universitario presso la Bocconi, Facoltà di Economia, a un passo dalla laurea. A detta di tutti è un ragazzo tranquillo: sta ultimando la tesi a cui lavora da mesi e pensa con molta probabilità al suo futuro. Fidanzato di Chiara Poggi, trascorre molto tempo con lei. lui a scoprire il corpo della ragazza e dare l’allarme.

Alberto Stasi / Foto: Il Giornale

Alberto Stasi / Foto: Il Giornale

Chiara Poggi

Laureata con 110 e lode in Economia, Chiara Poggi ha 26 anni, risiede a Garlasco ed è stagista presso uno studio commerciale di Milano. Bella, giovane, sorriso genuino, sogna un futuro chiaro e limpifo, come i suoi due grandi occhi azzurri. Ha tante amiche e un fidanzato, Alberto, minore di due anni. La sua è una vita semplice, fatta di lavoro e serenità, mai sopra le righe e senza scheletri nell’armadio.

Chiara Poggi / Foto: ilGiornale.it

Chiara Poggi / Foto: ilGiornale.it

Condanna

Il 12 dicembre 2015 la Corte Suprema di Cassazione ha riconosciuto definitivamente Alberto Stasi come unico colpevole del delitto, condannandolo a sedici anni di reclusione. Tutte le richieste di revisione del processo da parte degli avvocati di Stasi sono state sempre rigettate.

Ricostruzione

Chiara è sola in casa, nella villetta al numero 8 di via Giovanni Pascoli, dove vive con la famiglia. I suoi genitori e il fratello sono assenti perchè in vacanza in Trentino. Alle ore 9.12 disattiva l’allarme che aveva inserito alle 1.52. Indossa un pigiama rosa ed ha appena finito di fare colazione. Apre la porta al suo aggressore che la colpisce al volto e al capo utilizzando un oggetto contundente che non sarà mai ritrovato. Quando inizia a perdere sangue l’assassino la trascina prendendola per i piedi e continua a infliggerle altri colpi alla nuca, sempre più forti e feroci. Sono gli ultimi trenta minuti di Chiara che muore riversa in un’enorme pozza di sangue, come proverà l’autopsia.

Alberto Stasi e Chiara Poggi / Foto: Urban Post

Alberto Stasi e Chiara Poggi / Foto: Urban Post

È proprio Alberto Stasi a dare l’allarme ai carabinieri di Garlasco, poco dopo le 13.50. Secondo la sua versione ha telefonato a Chiara diverse volte, sia dal fisso sia dal cellulare e, non ricevendo risposta, ha raggiunto l’abitazione della fidanzata, guidando la sua Volkswagen. Sono le alle 13.30 e, dopo aver notato le finestre aperte della casa, ha deciso di scavalcare il muretto di recinzione. La porta di casa è socchiusa, Alberto attraversa il soggiorno e trova il corpo senza vita di Chiara. Ritorna in strada e chiama il 118:

Sì, mi serve un’ambulanza in via Giovanni Pascoli a Garlasco. È una via senza uscita, mi sembra il 29 ma non ne sono sicuro. Credo che abbiano ucciso una persona ma non ne sono sicuro, forse è viva. Adesso sono andato dai carabinieri, c’è sangue dappertutto e lei è sdraiata per terra.

La centralinista domanda se si tratti di un parente:

No. È la mia fidanzata.

Una risposta fredda che insospettisce fin da subito. Alberto la sera stessa è convocato per un interrogatorio lungo diciassette ore: sarà lunico indiziato del processo.

 Alberto Stasi oggi / Foto: La Repubblica

Alberto Stasi oggi / Foto: La Repubblica

Gli indizi

Nel computer di Alberto Stasi sono state scoperte 10mila foto di donne, anche minorenni, coinvolte in atti di natura sessuale raccapriccianti, come si legge nella sentenza del 2014. Si tratta di materiale pedopornografico e sembra che Chiara abbia scoperto proprio la sera prima il loro contenuto. Sarebbe nata una lite tra i due fidanzati?

Le scarpe di Alberto risultano del tutto pulite, nonostante abbia attraversato la scena del crimine. Durante il processo gli avvocati della famiglia Poggi affermano:

Il fatto che Stasi fosse entrato nella villetta, avesse aperto la porta di accesso alle scale dove ha trovato Chiara, senza sporcarsi le scarpe di sangue, è un indizio di colpevolezza.  Impossibile dal momento che, proprio lì davanti, c’era una distesa pozza di sangue. Posto che una persona non abbia il potere di volare, non è pensabile che l’abbia schivata.

Il movente del Delitto di Garlasco

In apparenza sarebbe stato un raptus il movente del Delitto di Garlasco.

Ragazza in bicicletta

All’esterno della casa di via Giovanni Pascoli 8, è stata avvistata una bicicletta nera da donna, appoggiata alle mura d’ingresso della villetta. Secondo la ricostruzione appartiene a Stasi, la cui esistenza, in un primo momento, è nascosta agli investigatori.

Il mistero della bici / Foto: ANSA.it

Il mistero della bici / Foto: ANSA.it

Cugine

Stefania e Paola, sono le due gemelle cugine di Chiara, due ragazze fragili che cercano protagonismo. Secondo gli abitanti di Garlasco hanno troppa voglia di mettersi in mostra.

Ultime notizie oggi sul Delitto di Garlasco

Per la prima volta e in esclusiva, Alberto Stasi parla del Delitto di Garlasco. A distanza di sette anni dal suo arresto per omicidio il ragazzo racconta la sua verità nello speciale della trasmissione Le IeneDelitto di Garlasco: la verità di Alberto Stasi“. In onda in onda martedì 24 maggio, in prima serata, su Italia 1, è una puntata interamente dedicata a uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia.

Le Iene - Alberto Stasi racconta la sua / Foto: Milano Today

Le Iene, in onda martedì 24 maggio, in prima serata, su Italia 1: Alberto Stasi racconta la sua / Foto: Milano Today

Alberto Stasi parla dal carcere di Bollate, dove sta scontando la sua pena. Oggi trentottenne, racconta a Riccardo Festinese e Alessandro De Giuseppe come sarebbero andate le cose secondo lui. Racconta di Chiara, dei suoi genitori, dei magistrati, delle perizie, degli arresti che ha subito e dei processi, anche mediatici, degli errori che hanno portato alla sua condanna. Oggi Alberto Stasi si dichiara innocente:

Quando mi chiedono se ho ucciso io Chiara penso che non sanno di cosa stanno parlando.

 

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