Bettino Craxi è stato uno dei politici più influenti del panorama politico italiano degli anni '80. Cosa ricordiamo di lui?
Bettino Craxi è stato uno dei leader più influenti del panorama politico italiano degli anni ’80, il primo socialista ad aver rivestito l’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri. Cosa ricordiamo di lui?
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Origini
Bettino Craxi è lo storico leader socialista, nato a Milano, il 24 febbraio del 1934. I suoi genitori sono Vittorio e Maria Ferrari. Cresce e si forma negli anni duri del secondo conflitto mondiale, motivo per il quale i genitori scelgono di farlo crescere in un ambiente protetto, un istituto religioso, sotto la guida delle suore. Bettino intraprende ben presto la carriera politica. Già subito dopo aver conseguito la laurea in Giurisprudenza e Scienze Politiche, infatti, entra nell’ambiente milanese del Partito Socialista Italiano (PSI).
Cosa ha fatto
Se vogliamo riassumere in pochi passaggi la scalata politica di Bettino Craxi, ricordiamo la sua nomina a segretario comunale a Milano, a cui succede quella ad assessore provinciale della Lombardia e, nel 1968, grazie al cambio degli organi dirigenziali, la nomina in Parlamento.
Nel 1976, Bettino Craxi viene proclamato Segretario nazionale del Psi, prendendo il posto del dimissionario De Martino, dando vita così al Nuovo Corso, o se vogliamo, a una serie di cambiamenti che interessano anche l’ideologia stessa del partito socialista.
Craxi prende posizione anche nel caso del rapimento di Aldo Moro, spingendo per una risoluzione umanitaria e politica della questione. Siamo nel 1978, anno dell’elezione di Sandro Pertini alla carica di Presidente della Repubblica. Un Presidente al capo di un Paese, l’Italia degli anni di piombo, che proviene dai ranghi socialisti: non era mai successo prima. Craxi, in questo clima di novità, assume la guida del Governo sostenuto dal Pentapartito avvero DC, PLI, PRI, PSDI, PSI, costituitosi in seguito di Democrazia Cristiana alle elezioni del 1983.
Il declino del leader politico Bettino Craxi, arriva nei primissimi anni novanta. Sono gli anni dello scandalo politico e giudiziario meglio noto come Mani Pulite. Il primo ad essere arrestato, nel 1992, è Mario Chiesa. Craxi finisce dentro lo scandalo, perde l’immunità parlamentare e sfugge all’arresto recandosi Hammamet, in Tunisia.
Il 29 aprile 1993 è la data in cui Bettino Craxi pronuncia il suo ultimo discorso al Parlamento prima del voto dei deputati. Da lì, il passo verso la fine della I Repubblica è breve.
Quando è morto
Bettino Craxi è morto ad Hammamet il 19 gennaio del 2000.
Causa morte
Craxi si spegne a causa di un arresto cardiaco.
Malattia
Il leader del partito socialista, Bettino Craxi, soffriva di una grave forma di diabete che man mano aveva compromesso il funzionamento renale e aveva indebolito il suo cuore.
Diabete
Bettino Craxi soffriva di diabete mellito. Per complicanze legate alla malattia, Craxi, ha subito anche diversi interventi all’arto inferiore sinistro.
Moglie
La moglie di Craxi, Anna Maria Moncini, è rimasta al fianco del leader del partito del garofano rosso, fino al giorno della sua morte. Bettino e Anna Maria si erano sposati nel 1959. Dalla loro unione sono nati due figli, Stefania Gabriella Anastasia e Vittorio Michele Craxi, rispettivamente nati nel 1960 e 1964. Entrambi hanno seguito le orme paterne, intraprendendo la strada della politica.
Partito
Il partito di cui Craxi è stato segretario è il PSI – Partito Socialista Italiano. Il simbolo del PSI è il garofano rosso, emblema del partito fino all’Assemblea Nazionale del 16 dicembre 1993.
Esilio
L’esilio di Craxi dura circa sei anni, dalla primavera del 1994, fino al giorno della sua morte, il 19 gennaio del 2000. Il 12 maggio 1994, data in cui gli fu ritirato il passaporto per pericolo di fuga, Craxi era già in Tunisia.
Foto
Ecco alcune foto di Bettino Craxi, l’uomo più influente del panorama politico italiano degli anni ottanta e novanta.