La storia di Manuel Bortuzzo è sicuramente drammatica ma anche piena di forza di volontà e speranza. Sicuri di conoscerla bene? Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli sul terribile incidente che ha cambiato per sempre la vita del giovane nuotatore.
Rinascere è la fiction sulla vita di Manuel Bortuzzo in onda domenica 8 maggio nella prima serata di Rai 1. La storia del giovane nuotatore è sicuramente drammatica ma anche piena di forza di volontà e speranza. Sicuri di conoscerla bene? Andiamo a scoprire insieme tutti i dettagli sul terribile incidente che ha cambiato per sempre la vita di Manuel Bortuzzo.
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Manuel Bortuzzo, tutta la storia: sparatoria
Manuel Bortuzzo, giovane campione di nuoto, vede infrangersi i suoi sogni sportivi nella notte tra il 2 e il 3 febbraio del 2019 quando rimane coinvolto in una sparatoria. Il ragazzo, appena ventenne all’epoca dei fatti, si trovava fuori da un pub in zona Axa, tra l’Eur e Ostia (Roma Sud), quando un proiettile, proveniente da una rissa a cui lui era completamente estraneo, l’ha colpito lasciandolo paralizzato.
Il ragazzo viene subito ricoverato all’ospedale San Camillo di Roma dove, dopo un delicatissimo intervento per la rimozione del proiettile dalle vertebre, i medici constatano una lesione midollare che non gli avrebbe impedito da lì in poi l’uso delle gambe. Appena tornato a casa, Bortuzzo annuncia sin da subito che non avrebbe rinunciato al nuoto e inizia un intenso percorso di riabilitazione. Alla sua storia è ispirata la fiction di Rai 1 Rinascere.
Manuel Bortuzzo, tutta la storia: cammina
Manuel Bortuzzo ha partecipato come concorrente al Grande Fratello Vip. Sul web sono spuntati molti video in cui il ragazzo cammina nella casa più spiata d’Italia e questo è stato reso possibile da un deambulatore che la produzione del reality gli ha fornito. In generale, ci sono buone notizie per il suo futuro: i medici che lo hanno in cura nel percorso di riabilitazione, grazie a nuovi esami, hanno scoperto che la sua “lesione midollare non è completa”. Ci sono speranze che il giovane, quindi, possa riacquistare l’uso delle gambe.
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