L'Eurovision Song Contest è un enorme evento musicale che coinvolge diversi Paesi europei, ma chi sono i cantanti che abbiamo visto sul palco? Quali le canzoni in gara?
L’Eurovision Song Contest è un enorme evento musicale che coinvolge diversi Paesi europei, ma chi sono i cantanti italiani che abbiamo visto sul palco nel corso degli anni? Quali le canzoni in gara?
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L’Italia è fra i Paesi fondatori dell’Eurovision Song Contest e ha partecipato dall’inizio – nel 1956 – fino a oggi. Nel corso degli anni, però, ci sono state alcune pause, ma dopo un’assenza durata ben 13 edizioni, il nostro Paese è tornato fra i partecipanti del contest nel 2011. Da quel momento i cosiddetti Big Five (i Paesi che hanno gli investimenti nell’Unione Europea in Radiodiffusione) partecipano direttamente alla finale dell’evento.
Quante volte ha vinto l’Italia all’Eurovision Song Contest?
L’Italia ha vinto tre volte l’Eurovision Song Contest:
- 1964: Non ho l’età (per amarti) di Gigliola Cinquetti
- 1990: Insieme: 1992 di Toto Cutugno
- 2021: Zitti e buoni dei Maneskin
- 1965: Auditorium Rai di Napoli
- 1991: Studi di Cinecittà di Roma
- 2022: PalaOlimpico di Torino
Cantanti, canzoni in gara e piazzamento in classifica
Nei tantissimi anni di partecipazione all’Eurovision, l’Italia ha visto salire sui palchi europei molti dei suoi più famosi cantanti, ma con quali canzoni? Ripercorriamo lo storico della grande manifestazione.
1950 e 1960
La prima edizione dell‘Eurovision coincide anche con la prima partecipazione dell’Italia, svoltasi a Lugano nel 1956. Ogni Paese all’epoca poteva presentare due brani: quell’anno, per il nostro, partecipò la vincitrice del Festival di Sanremo Franca Raimondi con Aprite le finestre e la seconda classificata nella stessa gara, Tonina Torrielli con Amami se vuoi. La prima edizione fu vinta dai padroni di casa e il resto della classifica non fu mai rilevato.
Da quel momento l’Italia riuscì sempre a piazzarsi fra i primi posti dell’Eurovision e nel 1958 guadagnò anche un terzo posto grazie alla nota Nel blu dipinto di blu di Domenico Modugno. Nel 1963, ancora, il nostro Paese si aggiudica un terzo posto per la canzone Uno per tutte di Emilio Pericoli, seguito poi dalla vittoria della Cinquetti nel 1964 con Non ho l’età (per amarti). Nel 1965, poi, Bobby Solo raggiunge il quinto posto con il brano Se piangi se ridi, salvo poi arrivare all’ultimo posto di Domenico Modugno seguito da altre tre edizioni in cui il miglior risultato è stato una decima posizione: in quegli anni abbiamo visto partecipare cantanti come Claudio Villa, Sergio Endrigo e Iva Zanicchi.
1970 e 1980
Nel 1970 Gianni Morandi approdò sul palco dell‘Eurovision Song Contest con il brano Occhi di ragazza conquistando l’ottavo posto, seguito poi l’anno successivo dal quinto posto di Massimo Ranieri con la canzone L’amore è un attimo e nel 1972 dal sesto posto di Nicola di Bari con I giorni dell’arcobaleno. Ancora, nel 1973, Ranieri si è classificato tredicesimo con Chi sarà con te.
Gigliona Cinquetti, nel 1974, sfiora la sua seconda vittoria con la canzone Sì che viene però battuta da Waterloo degli ABBA. Questa particolare edizione dell’Eurovision fu trasmessa in Italia dolo qualche mese dopo il reale svolgimento dell’evento, poiché in quelle date nel nostro Paese si votava per il referendum circa l’abrogazione della legge sul divorzio: secondo i vertici Rai, infatti, il titolo della canzone della Cinquetti poteva influenzare il voto degli italiani.
Nel 1975, comunque, l’Italia si classifica terza con il brano Era della coppia Wess & Dori Ghezzi. Ancora, poi, la coppia Al Bano e Romina – nel 1976 – raggiunge il settimo posto con la canzone We’ll Live It All Again. Da qui in poi ci furono solo piazzamenti fuori dalla top ten della classifica: negli anni successivi gareggiarono Mia Martini, Ricchi e Poveri e Matia Bazar.
Nel 1980 Alan Sorrenti ottiene invece un sesto posto con la sua Non so che darei. Successivamente, nel 1981 invece la Rai decide di non partecipare all’Eurovision Song Contest, per questioni di scarso interesse nei confronti della manifestazione. A seguire, nel 1983, però, l’Italia tornò sul palco del festival con Riccardo Fogli e il brano Per Lucia, che si classificò undicesimo. L’anno successivo Alice e Franco Battiato arrivano però quinti con I treni di Tozeur e ancora nel 1985 Al Bano e Romina riescono a classificarsi settimi interpretando la canzone Magic, Oh Magic.
Nel 1986 la Rai decide nuovamente di ritirarsi dall‘Eurovision, facendoci poi ritorno nel 1987 con Umberto Tozzi e Raf e la loro Gente di mare. Il decennio viene chiuso da Luca Barbarossa con Ti scrivo, arrivato dodicesimo, e Anna Oxa insieme a Fausto Leali con Avrei voluto, che raggiunge la nona posizione.
Anni Novanta
Nel 1990 l’Italia trionfa di nuovo all’Eurovision, svolto a Zagabria, con Toto Cutugno e il brano Insieme: 1992. Così, l’anno seguente la manifestazione viene spostata in Italia, negli studi di Cinecittà. Quell’anno Peppino di Capri con la sua Comme è ddoce ‘o mare si piazzò al settimo posto, lasciando il podio alla Svezia. Poi, nel 1992, quindi, l’evento si tenne proprio in Svezia e vide l’Italia rappresentata da Mia Martini con la canzone Rapsodia, che si aggiudicò il quarto posto. Nel 1993, poi, è la volta di Enrico Ruggeri che arrivò solo dodicesimo.
Nel 1994 la Rai decide ancora una volta di ritirarsi dall‘Eurovision Song Contest, fino al 1996. L’anno seguente, quindi, l’Italia torna a solcare i palchi d’Europa e i Jalisse – in Irlanda – arrivano al quarto posto con Fiumi di parole. Proprio in quegli anni si parlò di boicottaggi nei confronti del grande evento, ma le voci non sono mai state confermate o smentite.
Anni Duemila
L’Eurovision Song Contest in Italia non scaturì più alcun tipo di interesse, fino a quando – nel 2008 – il nostro Paese è tornato a partecipare; il responsabile dell’epoca – Svante Stockselius – quell’anno annunciava la nuova regola del festival: i Big Five (ovvero le nazioni che danno il loro contributo fondamentale nella Radiodiffusione con gli investimenti europei) avrebbero partecipato di diritto all’Eurovision, accedendo direttamente alla finale. Nel 2009, la diretta della finalissima tornò in diretta streaming trasmessa da Repubblica.
2010
Il 6 settembre del 2010 il diretto di Rai Due, durante la quarta edizione del talent X Factor, annunciò che il vincitore della gara musicale avrebbe potuto partecipare all’Eurovision Song Contest, riaccendendo quindi l’interesse dell’Italia nei confronti della manifestazione. Nel 2011 il nostro Paese partecipa quindi dopo 13 anni di assenza: il contest quell’anno si è tenuto in Germania, a Düsseldorf, e vede il secondo posto di Raphael Gualazzi con Madness of Love. Nel 2012, invece, Nina Zilli partecipa all’Eurovision con L’amore è femmina arrivando nona.
Successivamente, nel 2013 tocca invece a Marco Mengoni salire sul palco del noto evento portando con sé il brano L’Essenziale che conquista il settimo posto. Due anni dopo invece è il trio canoro Il Volo ad arrivare terzo con Grande amore. Nel 2016 Francesca Michielin chiude al sedicesimo posto con la sua canzone No Degree of Separation (Nessun grado di separazione). Successivamente, nel 2017, dopo la vittoria al Festival di Sanremo, è Francesco Gabbani a rappresentare l’Italia con la sua Occidentali’s Karma arrivando sesto, seguito nel 2018 da Ermal Meta e Fabrizio Moro che con Non mi avete fatto niente si piazzano al quinto posto. Ancora, dopo la sua vittoria a Sanremo, sul palco dell’Eurovision arriva Mahmood nel 2019 con Soldi.
2020
Nel 2020 la manifestazione si sarebbe dovuta tenere a Rotterdam, vedendo la partecipazione di Diodato con Fai rumore, ma quest’edizione dell’evento è stata cancellata a causa dell’emergenza sanitaria mondiale da Covid19.
2021
Nel 2021 invece sono i Maneskin a trionfare sul palco dell’Eurovision con la loro canzone Zitti e buoni, già vincitrice del Festival di Sanremo dello stesso anno.
2022
Quest’anno saranno Blanco e Mahmood con la loro Brividi a rappresentare l’Italia nel noto festival.