Marco Mariolini è conosciuto come il cacciatore di anoressiche, ma qual è la sua storia? Tutti i dettagli all'interno.
Marco Mariolini è anche conosciuto come il cacciatore di anoressiche: l’uomo, infatti, ha sempre avuto un’ossessione per le donne molto magre e ha costretto tutte le sue compagne a dimagrire, affamandole e torturandole. Marco è stato incarcerato per l’omicidio di Monica Calò, la sua ultima fidanzata, uccisa con ventidue coltellate.
Marco Mariolini: tutta la storia del cacciatore di anoressiche
Marco Mariolini si è sempre definito un “anoressofilo”; l’antiquario di Brescia ha costretto tutte le sue donne a dimagrire seguendo una dieta da lui stesso consigliata: un continuo digiuno, spezzato ogni tanto da una tazza di tea o un leggerissimo spuntino. Le compagne del cacciatore di anoressiche dovevamo pesare poco più di 30 chili e non farsi venire in aiuto da lassativi o diuretici.
Ex moglie Lucia e figli
La prima vittima di Marco Mariolini è stata sua moglie Lucia: nel suo libro, il cacciatore di anoressiche ha parlato della sua storia con la donna che non amava, ma che gli era divenuta cara dopo le loro nozze. La nascita dei loro due figli è stata determinante per lei, tanto che Marco ha deciso di risparmiarla, lasciandola e trovandosi una nuova compagna. Anche Lucia era sottoposta al regime di denutrizione, ma non era mai riuscita ad arrivare al peso tanto agognato da suo marito: 33 chilogrammi.
L’incontro con Monica Calò
Dopo essersi separato da Lucia, Marco Mariolini cerca insistentemente una nuova compagna e lo fa tramite annunci sui giornali. Il cacciatore di anoressiche vuole una donna magrissima, ma non anoressica. Le donne anoressiche, dice, sono ingovernabili: rifiutano il sesso, sono instabili, troppo fragili e nervose. Una donna magra, invece, è perfetta per essere portata – tramite opera di persuasione – al punto tanto sperato da Marco: i famosi 33 chilogrammi.
Agli annunci sui giornali risponde Monica Calò, una studentessa di origini siciliane che rimane incuriosita e non spaventata dalle richieste del cacciatore di anoressiche. I due iniziano da subito un rapporto morboso e la ragazza è così tanto attaccata al suo aguzzino da prestargli decine di milioni di lire, così che lui possa risanare i suoi debiti. Nonostante il grande attaccamento, Monica non vuole andare a vivere con Mariolini, ma lui la trascina e da quel momento ha inizio la fine della ragazza.
Il cacciatore di anoressiche comincia la sua opera di denutrizione con torture quotidiane, fra cui colpirla con pugni allo stomaco per indurla a vomitare il pochissimo cibo ingerito; Monica Calò diventa ogni giorni più triste e afflitta e il suo aguzzino la obbliga a tagliare i ponti con la sua famiglia, facendola sentire sola. Con il passare del tempo la situazione degenera: la coppia si trova in un ristorante dove Marco Mariolini ogni tanto porta la sua fidanzata, costringendola a guardarlo mentre lui mangia. Arrivato il cameriere, però, Monica ordina un piatto di gnocchi e non appena arrivati – sotto lo sgomento del cacciatore di anoressiche – la ragazza afferra il piatto e corre via verso la cucina trangugiando quel piatto di pasta dopo mesi di digiuno.
A questo proposito, seguendola, Marco la schiaffeggia, la riporta al tavolo e poi a casa. Una volta tornati nell’abitazione, Mariolini obbliga la donna a rimanere nuda, al freddo, accanto al letto. È proprio in quel momento che lei prende un martello e lo colpisce alla testa. Marco Mariolini se la cava con un trauma cranico e qualche giorno in ospedale, mentre Monica invece si autodenuncia per tentato omicidio e viene posta agli arresti domiciliari a Domodossola.
Il libro
Marco Mariolini scrive un libro sulla sua storia, sulla sua adorazione per le anoressiche e su Monica Calò, che però nel racconto ha lo pseudonimo di Barbara. La casa editrice Edicom organizza per lui una conferenza stampa che fa grande scalpore: all’incontro si presentano anche due carabinieri, attratti dalla risonanza dell’evento. Dopo la presentazione, i due presentano un’informativa alla Procura, ma questa decide di non muoversi contro il cacciatore di anoressiche.
Marco Mariolini, infatti, nel racconto parla di sé solamente come potenziale serial killer e invoca un aiuto psichiatrico, un aiuto dalla Legge e dalla società, che però non arriva. Secondo molti, però, questa è solamente una trovata pubblicitaria per vendere più copie. Ecco cosa si legge nelle prime righe del libro:
Scommetto che starete già pensando ‘questo qui dev’esser proprio matto!’ Probabilmente molti di voi lo penseranno anche alla fine, ma per capire sino a che punto, dovrete comunque leggere il libro
L’omicidio
La separazione forzata da Monica Calò non basta a distogliere Marco Mariolini da lei: l’antiquario, infatti, le scrive lettere struggenti chiedendole di riconciliarsi con lui. Lei non si fida, ma dopo un anno di telefonate (tutte registrate) decide di incontrarlo. La ragazza vuole incoraggiarlo a rifarsi una vita e andare avanti; i due si incontrano di fronte al Lago Maggiore, in pieno giorno e in mezzo alla gente. Ma questo non basta.
Dopo l’ennesima richiesta di tornare insieme, Monica dice no con fermezza e per il cacciatore di anoressiche ormai è chiaro: lei non tornerà più. A questo punto estrae un coltello che aveva con sé e comincia a colpirla con ventidue coltellate, di cui una direttamente al cuore. Quando i passanti si accorgono di quello che sta succedendo è ormai troppo tardi e per Monica Calò non c’è più niente da fare.
Ultime notizie
Oggi Marco Mariolini ha 64 anni e il suo è un caso di cronaca senza precedenti. Dopo aver trascorso molti anni nel carcere di Bergamo, oggi si trova in una struttura psichiatrica nella quale dovrà rimanere fino al 2023. L’uomo non si è mai pentito per ciò che ha fatto, anzi si dichiara una vittima:
Io non ho niente da dire, per me è acqua passata. Non ho dichiarazioni da fare, quello che è stato è stato. Non si può tornare indietro e non mi interessa fare commenti.
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