Davide Lorenzi, il figlio di Annamaria Franzoni, vide davvero l'assassino di suo fratello Samuele? I dettagli all'interno!
Il delitto di Cogne ha scosso l’opinione pubblica: da una parte c’è chi ha sempre creduto alla colpevolezza di Annamaria Franzoni, dall’altra chi l’ha ritenuta innocente fin dal principio. I primi mesi, mentre l’indagine per l’uccisione del piccolo Samuele era ancora in corso, qualcuno tentò addirittura un’altra strada, benché senza prove, colpevolizzando Davide Lorenzi, fratello maggiore del bimbo ucciso.
Le parole di Annamaria Franzoni: Davide ha visto l’assassino?
Annamaria Franzoni ha sempre scagionato se stessa e la sua famiglia dall’omicidio di Samuele Lorenzi, il suo secondogenito morto a soli 3 anni.
La donna è convinta che Davide, il suo primo figlio, abbia visto l’assassino in casa la mattina del 30 gennaio del 2002. Ma è vero? In una sua intervista di vent’anni fa, la madre del bimbo ucciso dichiarò:
Credo di conoscere il nome dell’assassino perché Davide mi ha fatto il nome di chi ha visto sul prato quando, poco prima di me, ha lasciato la casa. Ora io devo proteggere Davide. Non posso chiedergli più nulla. Devo fargli dimenticare quanto è avvenuto. Mi chiede di dimenticare. Davide assomiglia a Stefano come Sammy assomigliava a me. È sensibile e introverso. Rimugina dentro di sé il suo dolore. Quando mi sorprende a piangere, si attacca al mio collo e con la bocca stretta all’orecchio mi dice piano piano come se m’implorasse: “Non piangere, mamma! Non pensare a Sammy. Fai come me: non pensarci”.
E ancora Annamaria Franzoni, sulla testimonianza di suo figlio Davide, dichiarò:
Davide sta provando a dimenticare e io non posso riportarlo in quel luogo della memoria da dove vuole allontanarsi: anche per questo dobbiamo cercare un’altra casa, se vogliamo tornare a vivere a Cogne. Perché io vedo che Davide, a volte, non riesce a cancellare il ricordo e la presenza di Samuele. L’altro giorno è saltata fuori una camiciola di Sammy. Davide mi ha detto: “Anch’io ne ho una uguale..”. Se n’è stato là con quella maglietta in mano a lungo, accarezzandola come faceva con il volto del fratellino… Non ho avuto il cuore di guardare…
Le parole di Davide
Davide Lorenzi, nonostante all’epoca dei fatti avesse solamente 7 anni, è stato più volte interrogato dagli inquirenti per riuscire a far luce su cosa sia successo davvero a suo fratello Samuele. Il figlio di Annamaria Franzoni, ben vent’anni fa, dichiarò:
Io Sammy l’ho baciato due volte, mica una volta sola: quando piangeva sono sceso giù in camera con la mamma, e gli ho dato un altro bacio.
Dopo queste dichiarazioni, il legale Francesco Antonio Maisano ha assicurato che Davide potesse essere il teste chiave dell’alibi di ferro della Franzoni:
È lui la salvezza di Annamaria Franzoni. Io e Taormina, ascoltandolo, ci siamo resi conto subito che la storia era ad una svolta decisiva.
Ancora Davide Lorenzi, aggiunse:
Il pulmino però non era ancora arrivato.
A questo punto, ancora Maisano prende le difese di Annamaria Franzoni e della sua famiglia:
Davide diventa un teste d’alibi insuperabile perché dimostra che Annamaria Franzoni uscì di casa quasi contemporaneamente a lui, senza avere assolutamente il tempo materiale per commettere il delitto, per rivestirsi e per eliminare le tracce che il sangue avrebbe lasciato sull’assassino.
Ma se non è stata Annamaria Franzoni a uccidere Samuele e nemmeno suo figlio Davide Lorenzi, allora, chi è l’assassino?
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