Chi è Pierdante Piccioni, chi è il vero medico di Doc 2, da cui è tratta la storia vera?

Pierdante Piccioni è il medico che ha perso ben dodici anni di memoria, la cui storia ha ispirato il medical drama di successo Doc.

Pierdante Piccioni è il medico che ha perso ben dodici anni di memoria, la cui storia ha ispirato il medical drama di successo Doc – Nelle tue mani. Conosciamolo meglio.

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Ex primario del pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Lodi e di quello di Codogno, Pierdante Piccioni è docente universitario all’Università degli Studi di Pavia e consulente del Ministero della salute. In occasione della pandemia di COVID-19 è stato impegnato nel trattamento dei pazienti affetti dalla malattia virale nell’ospedale di Lodi, dove ha dato vita all’unità di Integrazione Ospedale Territorio e Appropriatezza della Cronicità.

Il 31 maggio 2013, a causa di un incidente sulla tangenziale di Pavia, entra in coma. Al suo risveglio poche ore dopo, a causa di una lesione alla corteccia cerebrale, ha come ultimo ricordo il momento in cui, nel giorno dell’ottavo compleanno del figlio Tommaso, sta uscendo dalla scuola dove lo ha appena accompagnato. La data è quella del 25 ottobre 2001 e Piccioni non ha memoria dei suoi ultimi 12 anni di vita, che riesce a ricostruire soltanto attraverso foto e racconti della moglie e degli amici. Segue lo stesso percorso per quanto riguarda l’attività professionale; ricomincia a studiare e ricostruisce i rapporti con i colleghi.

La sua storia ha ispirato il medical drama Doc – Nelle tue mani, una serie di 16 episodi in onda dal 26 marzo 2020 su Raiuno, arrivata alla seconda stagione.

Età

Pierdante Piccioni ha 63 anni: è nato a Levata di Grontardo, in provincia di Cremona, il 30 agosto 1959, sotto il segno zodiacale della Vergine.

Moglie

Maria Assunta Zanetti è la moglie di Pierdante Piccioni, filosofa e psicologa docente presso l’Università di Pavia. Al risveglio il dottore non ha riconosciuto nemmeno lei e ha rivelato:

Mia moglie l’ho vista dopo l’incidente e non la riconoscevo più. Erano passati dodici anni che avevo dimenticato, era invecchiata all’improvviso, era diversa da quella che ricordavo. Per me, dopo l’incidente, era tutta un’altra persona. E mi è ripiaciuta.

Pierdante Piccioni con la moglie Foto Il giorno

Pierdante Piccioni con la moglie Maria Assunta Zanetti / Foto: Il giorno

Figli

Ha due figli, Tommaso e Filippo. Ecco cosa racconta il dottore:

La cosa più terribile è stato proprio incontrare i miei figli, Tommaso e Filippo. Io avevo in mente due bimbetti di otto e undici anni, che andavano alle elementari. E invece mi sono ritrovato davanti due adulti con la barba, studenti universitari, uno giocatore di rugby, l’altro pallavolista. Per me erano dei marziani, li rifiutavo, volevo tornare in maniera esasperata nel passato, nel 2001, dove si era fermata la mia memoria. E la mia felicità.

Pierdante Piccioni con la moglie e i figli Foto PressReader

Pierdante Piccioni con la moglie e i figli oggi / Foto: PressReader

Incidente

Dopo l’incidente sulla strada tra Pavia e Lodi, il 31 marzo 2013, Pierdante Piccioni, all’epoca primario al pronto Soccorso di Lodi, era stato portato al pronto soccorso di Pavia. Quando si è ripreso, era convinto che fosse il 25 ottobre 2001. Credeva di essere un quarantenne e invece aveva i capelli grigi, pensava che i suoi figli fossero dei bambini mentre erano ormai dei ragazzi, ricordava la madre in vita mentre era già morta da tempo, guardava la moglie e gli sembrava incredibile che avesse delle rughe.

E non era finita qui. Non era al passo con gli eventi storici e le rivoluzioni tecnologiche accadute in quei dodici anni, dall’elezione di Obama alla massiccia diffusione di Internet, dalle dimissioni di Papa Benedetto XVI, pensando che fosse ancora in vita Giovanni Paolo II, all’addio alla lira e avvento dell’euro.

Solo la mia tenacia e passione mi hanno permesso di ricominciare anche se nessuno ci credeva.

Pierdante Piccioni ha ritrovato la memoria?

Non è mai riuscito a recuperare del tutto la memoria, dimenticando ben dodici anni della sua vita. Piccioni, di punto in bianco, si è ritrovato davanti una moglie invecchiata e dei figli ormai adulti. Ha dovuto accettare il passaggio del tempo e ha ricevuto rivelazioni dolorosissime:

Ho chiesto come mai mia madre non fosse ancora venuta a trovarmi in ospedale.

E ancora:

Mi è stato mostrato il santino di mia mamma morta, tre anni prima. È stato un colpo che mi ha ammutolito.

È riuscito a riprendere in mano la propria vita solo grazie al supporto dei suoi familiari e dei suoi amici, che lo hanno aiutato a recuperare qualche ricordo, attraverso i loro racconti. Un percorso complicato, come racconta nel dietro le quinte di Doc:

Sentire la mia vita raccontata dagli altri è stato molto strano.

Libro

Porta il titolo Meno dodici il libro scritto da Piccioni insieme a Pierangelo Sapegno, dove viene raccontata la vera storia del medico. Dal volume è tratta la serie Tv Doc – Nelle tue mani, diretta da Jan Maria Michelini e Ciro Visco, che ha come protagonista Luca Argentero, e dove Piccioni ha partecipato come guest nella seconda puntata nel ruolo di un paziente.

Luca Argentero e Pierdante Piccioni Foto La nostra Tv

Luca Argentero e Pierdante Piccioni / Foto: La nostra Tv

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