Lucrezia Carnevale Tommaso Zorzi ha parlato del suo arrivo a Discovery, dopo l'esperienza in Mediaset. Ma cosa ha raccontato l'ex gieffino?
@ Mario Cartelli / ANSA
Tommaso Zorzi è stato ospitato da TvTalk e ha risposto ad alcune domande sulla sua carriera televisiva. Il vincitore del GF Vip 5 ha anche parlato del motivo che lo ha spinto a lasciare Mediaset per passare a Discovery.
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Tommaso Zorzi: perché ha lasciato Mediaset per Discovery?
A Tommaso Zorzi è stata rivolta la seguente domanda:
Perché ora lavori a Discovery dopo tutte le esperienze fatte nella tv generalista?
Così, l’ex gieffino ha risposto per chiarire le sue ragioni:
Perché ho scelto di passare a Discovery? Perché io questo lavoro lo voglio fare e lo voglio fare seriamente. Per farlo seriamente bisogna farsi le ossa e per farsi le ossa bisogna staccarsi dalla generalista, dove purtroppo viene tutto ridotto al numero ed allo share. Dove sono io, invece, posso fare un lavoro attento sui contenuti e sul messaggio.
E ancora Tommaso ha detto:
Per un giovane come me buttarsi subito nel mondo dei grandi voleva dire essere messo a paragone con personaggi come Gerry Scotti e Paolo Bonolis e tutti quei mostri sacri, venendo da un decimo della loro esperienza e del loro talento, dato che la tv nessuno ti insegna come farla, la impari facendola. Ho così preferito farmi le ossa laddove mi era possibile farlo col mio modo di comunicare. In Discovery ho molta voce autoriale per ciò che sono i miei contenuti. Nella tv generalista questo non è così, devi sempre sottostare a delle regole che sono più grandi di te.
Le vecchie dichiarazioni
Questa domanda, in effetti, per Tommaso Zorzi è suonata un po’ come un deja-vù; lo scorso mese, infatti, all’ex gieffino il settimanale Chi ha chiesto i motivi del suo allontanamento da Mediaset e queste sono state le sue parole di risposta:
Mediaset mi aveva offerto anche un programma in prima serata, avrei dovuto condurlo su Italia 1. E non sto parlando di una sola puntata, ma di un progetto a lungo termine. Ma alla fine non me la sono sentita. Alla terza riunione con autori e produzione ho avuto la forza e l’onestà di dire stop e fare un passo indietro.
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