Lea Garofalo, chi è il marito boss Carlo Cosco? Età, foto oggi, figli, tutta la storia

Chi è l'ex marito di Lea Garofalo, Carlo Cosco? In questo articolo ripercorriamo ogni dettaglio di questa triste vicenda italiana.

Lea Garofalo la conosciamo per la sua triste storia e per essere stata una testimone di giustizia italiana, vittima della ‘ndrangheta. Ma chi è suo marito, il boss Carlo Cosco?

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Chi è il boss Carlo Cosco, marito di Lea Garofalo?

Lea Garofalo ha avuto un’infanzia difficilissima, passata fra agguati e violenze, ma a 14 anni ha incontrato quello che sarebbe diventato suo marito: Carlo Cosco. Lui aveva 17 anni, ma non era un suo compagno di scuola, bensì una delle giovani leve della ‘ndrangheta.

Per lui la relazione con la figlia dell’ex boss Garofalo rappresentava un trampolino di lancio negli affari della sua famiglia; imparentandosi a loro, infatti, avrebbe avuto la possibilità di scalare la gerarchia e diventare Boss lui stesso. Grazie alla storia d’amore con Lea Garofalo, Carlo Cosco – all’epoca non ancora suo marito – venne spedito a Milano per gestire il traffico di droga.

Nonostante Lea avesse capito che il motivo dell’avvicinamento del ragazzo fosse legato a questioni mafiose, scelse comunque di seguirlo nel capoluogo meneghino e all’età di 17 anni – nel 1991 – la Garofalo diede alla luce Denise, nata dalla relazione con Cosco.

Età

Oggi Carlo Cosco dovrebbe avere circa 50 anni.

Figli

Carlo Cosco, marito di Lea Garofalo, ha avuto insieme a lei la loro unica figlia Denise. Fu proprio quest’ultima a denunciare la scomparsa di sua madre il 24 novembre del 2009 quando non la vide rientrare a casa; ai Carabinieri dichiarò che da sempre Lea era vittima dell’ex marito, nonché suo padre.

lea garofalo figlia denise

Lea e sua figlia

Tutta la storia

Lea Garofalo scoprì ben presto cosa voglia dire avere per marito un uomo come Carlo Cosco, Boss della ndrangheta. Così decise che quella non era la vita che voleva per lei e per sua figlia e annunciò che se ne sarebbe andata via; lui per tutta risposta l’aggredì, ma nonostante questo Lea riuscì a prendere Denise con sé e scappare. Quelli furono per loro anni molto difficili, in cui dovettero spesso chiedere rifugio come fossero clandestine.

Nel 2002 la Garofalo prese la decisione di collaborare con la giustizia e raccontare ciò che sapeva su suo marito Carlo Cosco, al fine di avere un po’ di serenità e garantire un futuro migliore a sua figlia. Dopo ore di colloquio in caserma, Lea e Denise vennero inserite nel programma testimoni. L’ex del Boss mafioso iniziò quindi una nuova vita sotto falso nome, ma nel 2007 le venne tolta la protezione in quanto la sua collaborazione con la giustizia venne definita non significativa. Lea Garofalo fece ricorso al Tar ottenendo quindi di rientrare nel programma.

Gli sviluppi

Carlo Cosco, marito di Lea Garofalo, continuava in qualche modo a starle alle calcagna. In quel periodo la giovane mamma e la figlia Denise vivevano in un piccolo appartamento a Campobasso, ma la donna era senza un lavoro e con pochissime prospettive per il futuro; inoltre temeva che sua figlia – ormai adolescente – potesse non prendere il diploma a causa dei loro continui spostamenti. Carlo Cosco, comunque, continuava a vedere sua figlia e sembrava essere cambiato. Lea, quindi, riallacciò i rapporti con suo marito uscendo definitivamente dal programma, chiedendo a Cosco aiuto per trovare un appartamento dove vivere con Denise.

Un giorno, dopo essersi trasferite nella nuova casa, Lea Garofalo ricevette la visita di un tecnico della lavatrice per una riparazione. La donna ebbe immediatamente il sospetto che quello potesse essere un sicario, rivelatosi poi effettivamente uno di questi. Quel giorno, per puro caso, Denise non era a scuola e accorse immediatamente in aiuto di sua madre aggredendo l’uomo che era entrato nella loro casa. Successivamente si scoprì che l’uomo aveva nel furgone un bidone pieno di acido, dove la mafia solitamente scioglie i corpi delle proprie vittime.

Il coinvolgimento di Carlo Cosco

Carlo Cosco negò il suo coinvolgimento in quell’episodio e pregò Lea Garofalo di tornare a Milano per parlare del futuro di Denise. La donna acconsentì, mossa dall’amore per sua figlia e dal bisogno di soldi. Così, lasciando la ragazza con gli zii, la donna acconsentì di parlare con il suo ex marito la sera del 24 novembre del 2009. Carlo Cosco la trascinò in un appartamento di Piazza Prealpi e la picchiò selvaggiamente, arrivando infine a strangolarla. Con la complicità di altre tre persone, poi, diede fuoco al suo corpo e lo sciolse nell’acido. Quello che ne è rimasto venne poi nascosto in diversi tombini.

I complici

Fu Denise, come dicevamo, a denunciare la scomparsa di sua madre e suggerite il nome dell’ex marito Carlo Cosco. I complici di quest’ultimo e lo stesso Boss vennero arrestati nel 2010: fra questi – oltre ai fratelli Giuseppe e Vito, Massimo Sabatino e Rosario Curcio – c’era anche Carmine Venturino, il ragazzo di Denise contiguo alla cosca. Proprio lui, nonostante avesse preso parte all’omicidio di Lea Garofalo, decise di collaborare con la giustizia dando un contributo significativo alle indagini e permettendo che il corpo della donna fosse ritrovato:

È solo per amore di Denise se accetto di ripercorrere l’omicidio di Lea Garofalo.

Oggi la ragazza vive lontana dalla Calabria e ha un altro nome: non sappiamo se abbia in qualche modo risentito suo padre Carlo Cosco, ex marito di sua madre Lea.

Carlo Cosco oggi: ecco l’ex marito di Lea Garofalo

Di seguito alcune foto recenti dell’ex marito della Garofalo:

Carlo Cosco / Foto: Qui Cosenza

Carlo Cosco / Foto: Qui Cosenza

Carlo Cosco / Foto: Qui Cosenza

Carlo Cosco / Foto: Qui Cosenza

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