Ezio Bosso è stato un direttore d'orchestra, compositore e pianista italiano, una vera stella della musica. Conosciamo meglio la sua vita.
Ezio Bosso è stato un direttore d’orchestra, compositore e pianista italiano, una vera stella della musica. Conosciamo meglio la sua vita.
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Chi era Ezio Bosso?
Ezio Bosso ha vissuto infanzia e adolescenza nel quartiere operaio di Torino Borgo San Donato, fianco a fianco con le famiglie di immigrati. Si è avvicinato alla musica grazie all’età di quattro anni, grazie ad una prozia pianista e al fratello musicista. Ha raccontato di aver conosciuto in conservatorio Oscar Giammarinaro, che in seguito divenne il cantante degli Statuto, e per circa un anno e mezzo suonò con questo gruppo musicale torinese con il nome d’arte di Xico, con cui ha inciso l’album di debutto Vacanze.
A 16 anni Ezio Bosso ha esordito come solista in Francia e incominciò a girare per le orchestre europee. Fu l’incontro con Ludwig Streicher a segnare la svolta della sua carriera artistica, indirizzandolo a studiare Composizione e Direzione d’Orchestra all’Accademia di Vienna.
Malattia
Nel 2011 subì un intervento per l’asportazione di una neoplasia cerebrale e fu anche colpito da una sindrome autoimmune neuropatica. Le patologie inizialmente non gli impedirono di continuare a suonare, comporre e dirigere. Nel settembre 2019 ebbe un grave peggioramento della malattia neurodegenerativa al punto che fu costretto a interrompere l’attività di pianista, avendo compromesso l’uso delle mani. Dalla primavera del 2017 Bosso è stato testimone e ambasciatore internazionale dell’Associazione Mozart 14, fondata dal Maestro Claudio Abbado che ha come obiettivi principi educativi e sociali.
Moglie e figlia
Si chiama Anna Maria la compagna di Ezio Bosso che non l’ha mai lasciato da solo. Di lei si sa poco e niente e il suo cognome rimane un mistero. Da compagna si è trasformata nella sua assistente e lui, con la delicatezza che lo contraddistingueva, ne ha parlato raramente, proteggendo sempre la sua privacy. Il grande pianista italiano non aveva figli.
Quanti anni aveva quando è morto?
Ezio Bosso quando è morto aveva 48 anni: era nato a Torino il 13 settembre 1971, sotto il segno zodiacale della Vergine. È morto a Bologna il 14 maggio 2020.
La morte
Ezio Bosso morto a causa dell’aggravarsi della malattia neurodegenerativa da cui era affetto dal 2011. I funerali si sono svolti in forma strettamente privata, per volere dei familiari; il suo corpo venne cremato e le ceneri dopo un anno, sono state tumulate nel Cimitero Monumentale di Torino.
Ezio Bosso prima della malattia
Negli anni novanta ha partecipato a numerosi concerti sulla scena internazionale: Royal Festival Hall, Southbank Centre, Sydney Opera House, Palacio de Bellas Artes di Città del Messico, Teatro Colón di Buenos Aires, Carnegie Hall, Teatro Regio di Torino, Houston Symphony, Auditorium Parco della Musica di Roma, nei quali si è esibito sia come solista sia come direttore o in formazioni da camera. Ha tenuto corsi in Giappone e a Parigi, partecipando alla vita musicale della scena contemporanea di quegli anni con Gérard Caussé, Pierre Yves Artaud, Laura Chislett.
Ha diretto, tra le altre orchestre: London Symphony, London Strings, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Filarmonica ‘900 e Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra Sinfonica Siciliana, Orchestra da Camera di Mantova, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Filarmonica della Fenice di Venezia.
La sua musica è stata commissionata o utilizzata da importanti istituzioni operistiche: Wiener Staatsoper, Royal Opera House, New York City Ballet, Théâtre du Châtelet, San Francisco Ballet, Teatro Bolshoij di Mosca.
Visse dividendosi tra Londra, dove ha ricoperto il ruolo di direttore stabile e artistico del The London Strings, e Bologna, dove è stato direttore principale ospite del teatro comunale; non mancava di tornare a Torino, dove collaborava a progetti sociali e divulgativi.
Colonne sonore
Indimenticabili le colonne sonore di Ezio Bosso scritte per i film Gabriele Salvatores Io non ho paura (2003), Quo vadis, baby? (2005) e, dopo la malattia, di Il ragazzo invisibile (2014).
Libro su Ezio Bosso
A ridosso del primo anniversario della morte di Ezio Bosso, il 4 maggio 2021 è uscito un libro che ne documenta il rapporto con la musica attraverso le sue parole. Il volume, dal titolo Faccio Musica, è curato dalla sua addetta stampa, Alessia Capelletti, si presenta in forma di zibaldone, raccogliendo testi per lo più inediti provenienti da varie fonti: booklet dei cd, interviste (le sbobinature integrali), trascrizioni di vocali Whatsapp. Il risultato è un torrente impetuoso di 350 pagine, alimentato da un’energia vulcanica e dall’assoluta fedeltà a una passione vissuta come missione.
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