FreeBritney: cosa ha dichiarato Britney Spears contro il padre in tribunale? Cosa è successo? L'audio della deposizione e la traduzione
Britney Spears è finalmente apparsa in tribunale, dove ha potuto testimoniare lo stato di privata libertà in cui viveva a causa del padre; la popstar ha sconvolto il mondo con le sue dichiarazioni: di seguito la traduzione della sua testimonianza e l’audio originale.
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Britney Spears in tribunale contro il padre: la verità sulla conservatorship
La regina del pop Britney Spears, finalmente senza censura, attacca duramente il padre e rivela tutta la verità sull’inferno che ha vissuto negli ultimi anni, in cui è stata affidata alla tutela esclusiva dell’uomo che le ha privato ogni libertà. Ecco cosa ha dichiarato:
Questa conservatorship mi sta facendo molto più male che bene. Io merito di avere una vita. Mi sento bullizzata, mi sento lasciata fuori e sola. E sono stanca di sentirmi sola. Merito di avere gli stessi diritti che tutti hanno. E tutto quello che voglio dire è grazie per avermi permesso di parlarvi oggi.
Hanno fatto un buon lavoro nello sfruttare la mia vita. Quindi sento che dovrebbe essere un’udienza pubblica e dovrebbero ascoltare tutti quello che ho da dire. Sono successe molte cose negli ultimi due anni. Non penso di essere stata ascoltata correttamente quando sono venuta in tribunale l’ultima volta
FreeBritney: l’audio della deposizione
Dopo le anticipazioni fornite dalle pagine che sostengono il movimento FreeBritney, è stato reso pubblico l’audio con la deposizione di Britney Spears contro il padre e il suo manager. Scopriamo tutti i dettagli delle sue dichiarazioni e cosa ha patito la popstar negli ultimi 13 anni.
https://www.youtube.com/watch?v=HqGLDFvPKW8
Britney Spears: la verità sul tour Domination
Il movimento FreeBritney ci aveva visto lungo e aveva notato qualcosa di strano in merito al tour Domination che Britney Spears avrebbe dovuto fare dopo di seguito a quello del 2018. Eccol le dichiarazioni della popstar:
Subito dopo il tour del 2018 mi hanno detto che avrei dovuto continuare. Non volevo, perché avevo bisogno di una pausa. Mi è stato detto che dovevo farlo e così ho accettato. Sappiate però che sono stata minacciata di finire per vie legali dal mio stesso team.
Provavo le coreografie quattro giorni alla settimana. Metà del tempo in studio di Las Vegas e metà del tempo in uno studio di Westlake (…) Ci sono tonnellate di video di me alle prove. Ho guidato 16 nuovi ballerini durante le prove.
Dicevano che non collaboravo alle prove e che non prendevo le mie medicine. Ma cosa ne sapevano? Le medicine le prendo la mattina con l’infermiera, non nella sala prove con loro! La verità è che tutto è nato da un mio ‘no’. Non volevo fare un certo passo di danza e l’ho fatto presente.
Dopodiché il mio team, i miei ballerini e il mio assistente sono andati tutti in una stanza, hanno chiuso la porta e non sono usciti per almeno 45 minuti. Non sono una schiava, posso dire di no ad un passo?
Mi è stato detto dal mio terapeuta di allora, il dottor Benson – che è morto – che il mio manager lo ha chiamato e poi in quel momento e gli ha detto che non stavo collaborando. E ha anche detto che non stavo prendendo le mie medicine.
Questa è la cosa più falsa, perché ho avuto la stessa infermiera per otto anni che mi ha dato le stesse medicine. Poi dopo molte discussioni mi dissero che potevo scegliere se fare lo show Domination o no e io dissi loro che non volevo farlo in quel modo. Quindi è stato cancellato e per me fu una liberazione.
Britney Spears drogata: costretta a prendere Litium
Dopo aver detto no al tour Domination, Britney Spears sostiene di essere stata ”punita” dal padre. Da quel momento alla popstar sarebbero state cambiate le sue medicine:
Dopo aver detto no al tour, ricordo di aver detto al mio assistente, «Sento che torneranno e saranno cattivi con me, mi puniranno»
Tre giorni dopo, dopo aver detto di no a Las Vegas, il mio terapista mi ha fatto sedere in una stanza e ha detto che aveva ricevuto tante telefonate sul fatto che non stavo collaborando alle prove. E che non prendevo le mie medicine. Tutto questo era falso: immediatamente, il giorno dopo, mi hanno dato il litio dal nulla.
Mi hanno tolto le mie normali medicine che prendevo da anni. E il litio è un farmaco molto, molto forte e completamente diverso da quello a cui ero abituata. Puoi diventare mentalmente alterato se ne prendi troppo.
Mi obbligavano a prenderlo e mi sentivo costantemente come se fossi ubriaca. Non potevo nemmeno avere una conversazione con mia madre. Ho detto al dottore che ero spaventata, lui mi ha mandato a casa ben sei infermiere per farmi prendere il litio
La verità sulla clinica psichiatrica
Così Britney Spears ha poi confessato di essere stata chiusa in una clinica psichiatrica sotto decisione del padre:
Dopo la storia del litio una signora è venuta a casa mia e mi ha fatto un test psicologico. Dopo che ho ricevuto una telefonata da mio padre, che diceva che avevo fallito il test: «Mi dispiace, Britney, devi ascoltare i tuoi dottori. Stanno progettando di mandarti in un posto per fare un piccolo programma di riabilitazione. Pagherai $ 60.000 al mese per questo» Ho pianto al telefono per un’ora e lui ne ha adorato ogni minuto.
Lui adora avere questo tipo di controllo totale su di me. Comunque ho fatto le valigie e sono andata in quella clinica. Lavoravo sette giorni alla settimana, senza giorni di riposo, che in California, l’unica cosa simile a questo si chiama traffico sessuale.
Far lavorare chiunque contro la sua volontà, togliergli tutti i suoi averi – carta di credito, contanti, passaporto, telefono – e obbligarlo a stare chiuso è disumano. Non ero sola, stavano con me delle infermiere e la sicurezza 24 ore su 24.
Se non facevo quello che mi chiedevano per 10 ore al giorno, 7 giorni su 7, non potevo vedere i miei figli o il mio ragazzo. (…)
Britney Spears «Adesso basta»
La popstar Britney Spears, dopo l’incredibile racconto, quindi, chiede di poter riprendere in mano la sua vita, i suoi soldi e la sua libertà, annullando la tutela del padre nei suoi confronti:
Voglio terminare la tutela senza dover sottopormi a perizia psichiatrica scelta da altri. Ma considerando che la mia famiglia vive sulle mie spalle da 13 anni non sarei sorpresa se si opponessero.
Questa tutela è durata abbastanza. Voglio poter possedere i miei soldi, accedervi, voglio che tutto finisca. Voglio salire su un’auto assieme al mio fidanzato in completa libertà
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