Continuano a sommarsi i dubbi su Nicola Tanturli, bambino scomparso e ritrovato di Mugello: perché i genitori non hanno dato l'allarme?
Molti interrogativi sul caso di Nicola Tanturli, il bambino ritrovato di Mugello e ritrovato a diversi chilometri di distanza dalla sua abitazione: perché i genitori hanno dato l’allarme solo dopo 9 ore dalla scomparsa? La ricostruzione del padre e le ipotesi. Analizziamo insieme tutte le informazioni in merito.
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I genitori di Nicola Tanturli «Non lo abbiamo più trovato nel letto»
Giuseppina e Leonardo Tanturli, i genitori di Nicola, si sono accorti della scomparsa del bambino dopo cena, ma non si sono affrettati a lanciare l’allarme per ritrovarlo. Il bambino si era addormentato nel suo letto intorno alle 19:00 e qualche ora dopo, non c’era più.
Non lo abbiamo trovato più nel letto
I genitori hanno precisato che il bambino, nonostante l’età, fosse abituato ad essere ”autonomo”: saprebbe aprire e chiudere le porte e si muoverebbe con abilità. La ricostruzione al limite delle possibilità è quindi che Nicola Tanturli, svegliatosi nel suo lettino, si sia alzato, abbia aperto la porta e iniziato a camminare al di fuori della sua casa. Fino a raggiungere il luogo in cui è stato ritrovato, ricordiamo a diversi chilometri di distanza. Poi si sarebbe fermato non sapendo più come tornare indietro e debilitato dalle ore in ”cammino”.
Perché non hanno dato subito l’allarme?
I genitori del bambino scomparso e ritrovato, però, non hanno dato immediatamente l’allarme., che ai carabinieri viene dato la mattina, 9 ore dopo. Questa la spiegazione del papà:
Mentre lo cercavamo la prima notte lo abbiamo sentito piangere a poche centinaia di metri, speravamo di trovarlo. Abbiamo fatto un errore a non dare subito l’allarme
Dove è stato ritrovato? Era davvero da solo?
Il bambino di Mugello scomparso, Nicola Tanturli, è stato ritrovato nella mattina del 23 giugno, a circa 1 ora e mezza di distanza dalla propria casa: l’ipotesi proposta è che il bambino scomparso abbia camminato per quasi tre chilometri.
Bambino scomparso di Mugello: dubbi sulle scarpe
I dubbi sulla ricostruzione del caso di Nicola Tanturli, il bambino scomparto e ritrovato di Mugello, sono molti. Primo dubbio sollevato riguarda le scarpe del bambino. Nicola, infatti, quando è stato ritrovato indossava le sue scarpette.
Come mai il bambino era stato messo a letto ancora con le scarpe? Il padre ha risposto al quesito, giustificando la scelta della moglie. La mamma di Nicola, per evitare di svegliare il figlio, addormentatosi per un ”pisolino” avrebbe preferito non sfilargli le scarpe per evitare che si svegliasse.
Ma un altro dubbio riguarda proprio le scarpe del bambino che, come si evince dalla foto, nonostante i chilometri percorsi in pieno bosco risulterebbero fin troppo pulite.
Le dichiarazioni del giornalista che lo ha ritrovato: «Era pulito e seminudo»
Il giornalista de La Vita in Diretta che lo ha ritrovato ha fatto delle dichiarazioni importanti, sulle condizione del bambino scomparso, durante la puntata di Chi l’ha Visto: Nicola Tanturli, infatti, nonostante, le notti nei boschi era ”pulito” e non aveva i suoi pantaloni e le mutandine:
Era pulitissimo anche se è stato due notti nel bosco, ed era seminudo
La conduttrice Federica Sciarelli si è quindi chiesta:
Avrà fatto i bisogni da qualche parte? Come faceva ad essere così pulito senza tracce di pipì o cacca?
Cosa è successo veramente?
La Procura di Firenze, nonostante non siano state riportate delle nuove ipotesi e ricostruzioni ufficiali su quanto accaduto al bambino, ha comunque aperto un’inchiesta, senza indagati, e fa sapere che sono in corso gli accertamenti preliminari.
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