Marco Vannini ha finalmente ricevuto giustizia per il suo brutale omicidio, ma cosa sappiamo in merito alla sua storia? Scopri i dettagli!
Marco Vannini è un giovane ragazzo di Ladispoli, diventato famoso purtroppo per il suo decesso prematuro a causa di uno sparo di pistola. Ma cosa è successo? E cosa sappiamo di lui?
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Chi era Marco Vannini?
Data e luogo di nascita
Marco Vannini è nato l’8 aprile 1995 e viveva a Ladispoli, un comune vicino Roma situato sul mare.
Il caso
Il caso di Marco Vannini è oggi divenuto famosissimo, ma anche se sono passati diversi anni continua a fare scalpore. Il ragazzo, una sera di maggio del 2015, si trovava a casa della sua fidanzata Martina per cenare insieme a lei e alla sua famiglia; verso le ore 23:00 circa si trovava nel bagno della loro villetta ed è stato raggiunto da un colpo di pistola. Ancora oggi non si sa chi abbia esploso il colpo e per quale motivo. La famiglia Ciontoli, fra cui il padre, la madre e il fratello di Martina, hanno chiamato l’ambulanza solamente dopo 40 minuti dallo sparo.
Qui però agli operatori del 118 non viene data la vera versione dei fatti e la chiamata viene chiusa poco dopo senza richiedere l’intervento dei dottori a domicilio. Dopo un’altra mezz’ora, però, la famiglia Ciontoli si trova costretta a chiamare nuovamente il 118, sempre evitando di specificare il reale motivo dell’emergenza. I medici e gli infermieri arrivati a soccorrere Marco Vannini, però, si sono accorti immediatamente che il ragazzo era stato ferito da un colpo di pistola e non da un pettine appuntito come aveva specificato Antonio Ciontoli.
A questo punto hanno cercato di raggiungere l’Ospedale più vicino chiedendo l’aiuto di un elicottero che potesse trasportare urgentemente Marco a Roma per essere operato, ma purtroppo, dopo esser entrato in coma, Vannini ha espiato l’ultimo respiro poco prima di essere arrivato al Pronto Soccorso.
Movente
Antonio Ciontoli, suocero di Marco Vannini, ha raccontato di aver mostrato al ragazzo le pistole di ordinanza, facendo lui parte delle forze dell’ordine distaccate ai Servizi Segreti. Dalla ricostruzione fatta dall’uomo, sembra che il fidanzato di sua figlia avesse un forte interesse per le armi e volesse vederle a tutti i costi; così Ciontoli avrebbe portato le sue due pistole nel bagno dove Marco stava facendo la doccia e per errore gli sarebbe partito un colpo. Tuttavia la tesi rimane molto incerta: perché il suocero di Vannini avrebbe dovuto fargli vedere le sue armi proprio mentre era impegnato a lavarsi? Restano molti misteri.
Fidanzata di Marco Vannini
Martina Ciontoli, fidanzata di Marco, ha assistito alla scena, ma non ha mai e poi mai detto la verità né in aula né durante gli interrogatori. La ragazza ha sempre sostenuto la tesi di suo padre, confermando di non avere idea che fosse partito un colpo e che il panico del suo fidanzato fosse dato semplicemente da un “colpo d’aria”. Lei, come la sua famiglia, non ha assistito al funerale del giovane Marco e i genitori del ragazzo non hanno più avuto con lei alcun contatto.
Le Iene
Anche Le Iene si sono interessate al caso di Marco Vannini, interrogando spesso testimoni chiave come i vicini di casa della famiglia Ciontoli e gli operatori sanitari accorsi dopo la chiamata al 118.
Condanna
La Cassazione si è pronunciata proprio pochi giorni fa circa la condanna definitiva alla famiglia Ciontoli per l’uccisione di Marco Vannini: al capo famiglia, Antonio, sono stati assegnati 14 anni di carcere, mentre a sua moglie Maria Pezzillo e ai suoi figli Federico e Martina sono stati assegnati 9 anni, sempre da scontare in carcere. Assolta con formula piena, invece, Viola Giorgini, fidanzata del primogenito dei Ciontoli.
Ultime notizie
La famiglia di Marco è contenta per la sentenza, ma con un po’ di amarezza sa bene che la verità non uscirà mai fuori e quello che è successo realmente dentro le mura dell’abitazione dei Ciontoli, probabilmente, non si saprà mai.