Caso Genovese, chi è Daniele Leali, amico di Alberto? L’intervista shock

Daniele Leali è un fidato amico di Alberto Genovese e quella tragica notte era con lui. Ma cosa è successo?

Il caso di Alberto Genovese sta rimbalzando dal web alla tv e viceversa; il fatto di cronaca che ha scosso tutti è stato commentato anche da Daniele Leali, amico dell’ex amministratore delegato di Facile.it. Ma cosa è successo?

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Il caso

Alberto Genovese, facoltoso imprenditore napoletano trasferito a Milano, è stato arrestato con l’accusa di stupro e sequestro di persona ai danni di una ragazza appena diciottenne. Stando a quanto racconta la vittima, Genovese l’avrebbe drogata e tenuta per giorni in una stanza torturandola senza darle la possibilità di uscire. Dopo esser stato interrogato per diverse ore dagli inquirenti, Alberto ha dichiarato:

Voglio disintossicarmi, perché da 4 anni sono tossicodipendente. Quando mi drogo perdo il controllo e non riconosco il confine tra legale e illegale. Curatemi.

Caso Genovese: Daniele Leali

Daniele Leali è un amico di Alberto Genovese, considerato addirittura il braccio destro dell’imprenditore.

Intervistato nel programma Mattino 5, questo è quello che ha dichiarato:

Alberto l’ho conosciuto 6 anni fa circa, poi nell’ultimo anno il rapporto di amicizia si è rafforzato. Lui ogni tanto andava oltre, gli consigliavo di esser più low profile e di non esagerare con le droghe. Al momento capiva, ma poi sotto l’effetto non si controllava. Prima dell’arresto l’ho visto quasi tutti i giorni, era molto silenzioso. Non lo vedevo molto pensante con la testa. Quella sera ero presente alla festa, certo. Siamo arrivati verso l’una, per il pranzo, a quell’ora saremo stati una ventina. Poi verso le 16,00 è iniziato il dj set, sono arrivati gli altri. Sono andato via credo per ultimo anche perché noi all’ingresso sequestravamo i cellulari e alla porta ne era rimasto solo uno.

E ancora:

Alberto quella sera l’ho visto l’ultima volta tra le 22,00 e le 23,00, c’era il bodyguard davanti alla sua camera perché in una casa con 50 persone non voleva essere disturbato. La ragazza l’ho vista il giorno dopo e ci ho parlato. Era in uno stato visibilmente alterato, mi ha detto che non ricordava nulla e io ho le ho detto “bimba mia, tu sei andata con le tue gambe in camera con una persona, io non ero dentro con te, se non ti ricordi sarà perché avete condiviso qualche eccesso insieme, vi sarete drogati!”. Io facevo le liste delle persone a queste feste, c’erano barman, chef di livello, partivamo dal pranzo per finire la notte, erano feste molto belle e di qualità, conviviali, con imprenditori e amici. Nessuno obbliga nessuno a drogarsi e molte persone che frequentano questo ambiente cercano questo ambiente perché sanno che in quelle occasioni la droga è gratis, non devono pagarla, cercano consapevolmente della droga da assumere. Io non posso essere ovunque e in ogni situazione, non so in quella stanza cosa succedeva, negli spazi comuni dove ci sono e sono presente nessuno obbliga nessuno a assumere droga.

Instagram di Daniele Leali, amico di Alberto Genovese

Daniele ha Instagram e QUI potete trovare il suo profilo.