Enzo Salvi distrutto dopo l’aggressione: «Il mio pappagallo mi chiama papà»

Enzo Salvi, all'indomani della tremenda aggressione subita, ha rivelato di essere ancora pronfondamente sconvolto: ecco le sue parole shock,

Enzo Salvi è ancora sconvolto da quanto avvenuto a Ostia (Roma): l’attore, infatti, mentre era in compagnia del suo pappagallo Fly, ha subito una tremenda aggressione. In verità, dapprima un malvivente ha attaccato il pennuto, colpendolo in pieno volto con una pietra; in seguito, se l’è presa con Salvi. Ecco le sue parole all’indomani del fatto che l’ha visto coinvolto.

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Enzo Salvi e l’aggressione a Fly

Enzo Salvi non si è ancora ripreso dopo il terribile atto di violenza che ha subito. Ospite ai Lunatici di Rai Radio2, ha parlato del fatto avvenuto:

Sono ancora provato e sofferente. Sotto choc. Stavo facendo volare il mio pappagallo come faccio ogni mattina. Sono vicepresidente di una associazione in cui insegniamo il volo libero ai pappagalli. Il mio è un grande campione, si chiama Fly, ha una voglia di volare che fa venire i brividi. Ero alle spalle del cimitero di Ostia Antica, dove c’è una distesa di prati infinita, un posto isolato, che sembra un paradiso terrestre. Durante l’ultimo volo, si è avvicinato a me, è rientrato dal volo, si è posizionato su un palo e ha iniziato a chiamarmi, lui mi chiama «papà», lo fa quando vuole avvertirmi che sta tornando da me. Proprio mentre urlava ‘papà’ dal nulla è venuta fuori una persona che ha iniziato a prenderlo a sassate. L’ho supplicato di fermarsi, lui non mi ha ascoltato, ha continuato a prendere a sassate il pappagallo e l’ultima pietra che ha tirato lo ha centrato in pieno viso. Fly è caduto rovinosamente a terra. Sono corso, ero a un centinaio di metri di distanza, ho preso in braccio il pappagallo, mi sono cedute le gambe, pensavo che il pappagallo fosse morto, era immobile, con la testa a penzoloni, esanime.

Ecco come ha continuato Salvi:

Non ho mai visto tanta violenza gratuita. E ingiustificata. Mi è caduto il mondo addosso in quel momento ero scioccato, e lo sono ancora. Quando sono rimasto con il pappagallo in mano, urlando e piangendo come un disperato perché secondo me era morto, questa persona ha aggredito anche me, da dietro. Mi ha dato due calci sulla schiena. Poi ha dato due schiaffi anche all’amico che era con me e si è dileguato in aperta campagna. Siamo riusciti a fargli una foto, ho chiamato immediatamente i carabinieri”.

Le condizioni di Fly

A proposito di Fly, ecco le sue condizioni di salute:

Fly ha una brutta frattura cranica, dovuta all’impatto della pietra che l’ha raggiunto in pieno volto e dalla caduta che ha fatto, da sei metri di altezza. La situazione non è delle più semplici. Va tenuto sotto controllo, stiamo iniziando una terapia particolare. Speriamo bene”.

E infine:

Il malvivente, portato in stazione, ha detto di aver preso a sassate il pappagallo perché ha sentito parlare dall’alto del palo, si è messo paura e l’ha preso a sassate. Si è difeso così. È inutile commentare, perché è veramente una cosa inaudita. È stato lasciato a piede libero, questo mi fa molto male. Speriamo venga fatta giustizia.

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