Niccolò Fabi, a dieci anni dalla scomparsa della figlia Olivia, ha parlato di quanto la musica abbia giocato un ruolo fondamentale.
Niccolò Fabi, uno dei cantautori più raffinati e intensi nel panorama musicale italiano, dieci anni fa ha perso la sua primogenita, Olivia, morta a soli ventidue mesi per una meningite fulminante. Quell’esperienza l’ha segnato profondamente e recentemente ne ha parlato in un’intervista.
Niccolò Fabi, la vita dopo la scomparsa di Lulù
Terminata la prima parte del tour Tradizione e tradimento, Niccolò Fabi si è concesso una lunga intervista a Corriere.it, nella quale ha parlato – tra le altre cose – anche della figlioletta scomparsa: Lulù, così la chiamavano i suoi genitori, è venuta a mancare il 3 luglio 2010. Ecco cosa ha confessato l’artista romano:
I dolori delle separazioni li viviamo tutti, e più andiamo avanti nella vita più ci avviciniamo alle separazioni importanti. La musica non so se mi ha aiutato, sinceramente. Ma ha dato un senso profondo a quell’esperienza di vita. Ha collocato quell’esperienza in un ambito che non è più personale, mi ha dato la possibilità di non far rimanere il dolore chiuso in una stanza: vedo il riflesso benefico che ha questo racconto in tutte le persone che condividono o hanno condiviso quella medesima paura. Poi ovviamente io la ri-rappresento ogni volta in scena, per cui siccome rientro in quella stanza ogni sera, non è proprio salvifico, a volte è complicato. Perché per riraccontarla e comunicarla emotivamente devo riviverla tutte le sere. Non puoi cantare quelle canzoni in maniera casuale, pensando ad altro: non succede niente se non c’è una passione reale, in senso quasi cristologico.
E ancora:
Si, è un concerto faticosissimo. Però è sicuramente il più vicino ai miei gusti tra tutti quelli che ho fatto, ed è stupefacente che sia la tournée che ha raccolto più spettatori che mai. Di solito gli artisti che vogliono fare quello che piace a loro, difficilmente allargano la platea. E invece a me è successo il contrario: più mi avvicinavo al mio gusto personale, più vedevo le persone aumentare. Per chi non sta alla radio, in tv, ha una comunicazione social assolutamente lontana dal marketing, è incredibile. Evidentemente le persone che hanno bisogno di quel linguaggio ritrovano in tutte quelle scelte una coerenza. Dall’altra parte è tutto molto esasperato, e allora c’è una risposta contraria.
Ecco il brano che Niccolò Fabi ha dedicato alla figlia scomparsa; si chiama Ecco ed è contenuto nell’omonimo disco: