Plantinette? Un gay contro i gay! Ecco le imbarazzanti dichiarazioni del "travestito che litiga in tv": si scaglia contro la comunità LGBT...
Platinette, al secolo Mauro Coruzzi, ritiene che in tv ci sia una vera e propria overdose LGBT. Ecco le sue dichiarazioni contro il Pride, le adozioni gay, l’utero in affitto e su alcuni personaggi del piccolo schermo, come Barbara D’Urso, Cristiano Malgioglio e Pierluigi Diaco.
Gay VS gay
Le lamentele delle associazioni LGBT? Non hanno motivo d’esistere. Ad affermarlo è stata Platinette, nome d’arte di Mauro Coruzzi. Ecco alcune (discutibili) dichiarazioni rilasciate a La verità. Platinette se la prende anche con Barbara D’Urso, che a suo dire farebbe bene ad occuparsi di altri temi oltre che di omofobia:
Trovo che la lamentela continua delle associazioni Lgbt abbia poca ragione d’essere. Non si fa un film o un talent o un reality show senza una travestita o due omosex che litigano. Un’overdose. Un nuovo conformismo. Cristiano Malgioglio io so che è un grande autore, ma non sono sicuro che il pubblico colga. Nel pomeriggio di Rai1 Pierluigi Diaco conduce un programma sui buoni sentimenti, con la posta del cuore. Sembra di essere nel dopoguerra
E ancora:
In Italia se non sei famiglia, compresa quella omosessuale, non sei niente. Non ce l’ho con chi si unisce civilmente, il rapporto codificato dalle leggi mi fa piacere. Ma così si uccide la singolarità, io sono famiglia di me stesso. Se esco con certi amici tradizionali o anche omosex mi annoio a morte. Il Gay pride gode di stampa migliore rispetto al Family Day. Ammazza! Non c’è dubbio. Se dissenti sul Gay pride non hai cittadinanza. Eppure le conquiste sono state fatte, ci si può un po’ prendere in giro. Volevo affittare una decappottabile per sfilare come Lana Turner. Mi hanno detto di no perché l’auto inquina. Capisce? Ho ripiegato su un risciò, che è costato quasi più della decappottabile
E poi ancora, a proposito di utero in affitto e unioni civili:
Ripeto che l’utero in affitto è una forma orribile di sfruttamento delle donne. Ti presto il mio forno per cuocere le tigelle e poi le mangi tu. Le Unioni Civili? Non mi convince il matrimonio come mutuo soccorso. L’assistenza, la successione, la reversibilità erano possibili anche prima, bastava andare dal notaio con 100 euro. Non m’interessano la metà del cielo e quelle cose lì. Anche Maria di Nazareth era sola… Nasciamo singolarmente, ma non si fa mai una legge per l’individuo. L’unica che abbia sottomesso la volontà per ottenere dei risultati. Ho massima ammirazione, ma vorrei vederla applicata su altre tematiche, oltre alla difesa delle donne e dei gay
Platinette, tuttavia, nell’accostare il Pride al Family Day, ha commesso una leggerezza di non poco conto. Il motivo? Semplice: la prima manifestazione nasce con il lodevole scopo di promuovere l’uguaglianza, i diritti per tutti e la lotta alle discriminazioni; la seconda, invece, discrimina e nasce con il preciso intendo di togliere i diritti ad una grossa fetta della popolazione. Ci sentiamo di dire che, in un Paese civile, nessuno dovrebbe scendere in piazza per chiedere che qualcun altro abbia meno diritti. Quindi accostare le due manifestazioni è folle.
Detto questo, condivisibili o meno, le affermazioni di Platinette sanno d’ipocrisia: che senso ha parlare di travestiti che litigano in tv, se lui/lei è il/la primo/a, ormai da decenni, a travestirsi e litigare in tv?