Vittorio, zio di Elena Santarelli, si è tolta la vita. L'uomo si è lanciato dall'ottavo piano di una palazzina di Latina: ecco la lettera
Una nuova tragedia si è abbattuta sulla povera Elena Santarelli, che solo negli ultimi tempi aveva ritrovato la serenità in seguito alla guarigione del figlio Giacomo dal cancro: suo zio si è tolto la vita.
Una lettera per chiedere aiuto
Un dolore straziante. Un addio improvviso e doloroso. Vittorio, zio di Elena Santarelli, marito della sorella di sua madre, si è tolta la vita. L’uomo, prima di lanciarsi dall’ottavo piano di una palazzina di Latina, ha lasciato una lettera che la Santarelli ha deciso di condividere con tutti i suoi follower. Ecco l’ultimo messaggio dell’uomo:
La Prader willi mi ha consumato, distrutto senza forze, ora sento già il secondo mostro che si è impossessato di me. Chiedo scusa alla mia famiglia (tutta) ma non ho la forza per affrontarlo. Mario prendi il comando e già so che lo farai, ciao, grazie. Dani ciao. Vale scusa, Lalla, scusa ciao. Tommi Vittoria nonno va sulla “luna “ciao bambini, ciao studiate. Ciao a tutti quelli a cui ho voluto bene, amici cari. CHIEDO AI POLITICI DI FARE DI PIÙ PER LE FAMIGLIE CON PERSONE CON HANDICAP. Vittorio Bonaldo. Fai qualcosa sui giornali, ciao Vito.
Ecco il commento della Santarelli a corredo del messaggio dello zio:
Questa è la lettera che mio zio Vittorio ha lasciato a mia zia Clara (sorella di mia madre) ieri mattina sul tavolo prima di togliersi la vita dall’ottavo piano di un palazzo a Latina. Mio zio aveva una figlia (Daniela) con la sindrome rara di prader willi, da 37 anni era l’ombra di sua figlia Daniela, era insieme a mia zia un vero e proprio “care giver“ dedicando tutte le sue energie alla figlia malata, e come tutti i care giver ci si sente lasciati soli (non dalla famiglia). Pochi giorni fa aveva scoperto di essere affetto da una malattia, questo è il secondo mostro di cui parla. Questo gesto che ha compiuto può essere giudicato come atto di vigliaccheria ma non è così, un gesto chiaro di un ultimo sacrificio verso la famiglia e verso tutte le famiglie che vivono questa condizione. Zio Vittorio era una bella e brava persona che aiutava tutti con il sorriso sulle labbra e vorrei che tutti lo ricordassero per tutto quello che ha fatto prima di compiere questo gesto estremo. Zio voleva che si parlasse della prader willi e questo è il mio contributo al tuo volere zio Vito. Ti vogliamo tutti bene zio, hai lasciato un grande vuoto. Ci prenderemo tutti cura della tua famiglia.
Con affetto, tua nipote Elena.
Per saperne di più sulla sindrome rara di Prader Willi, si può consultare il sito www.praderwilli.it