Stai uscendo con una persona psicopatica? Dice bugie, è borioso e non è mai colpa sua? Il profilo dello psicopatico ha tratti ben precisi. Scopri di più
Come capire se stiamo frequentando uno psicopatico? Scopri i 5 segreti che ti permetteranno di capire se la persona al tuo fianco è psicopatica!
Dice bugie manco fosse Pinocchio, è borioso e non è mai colpa sua. Il profilo dello psicopatico (e della psicopatica) ha tratti ben precisi tanto che è difficile farsi ingannare. O forse sì? Certo è che in un rapporto di coppia quasi mai ci si accorge di essersi innamorati di uno (o di una) che non ci sta con la testa, se non dopo molto tempo in cui si sono spese parecchie energie. Se comunque avvertite i primi campanelli d’allarme, soffermatevi a capire se state frequentando un pazzoide. Ma come si fa?
Innanzitutto tenete conto di un dato: statisticamente non è improbabile che finiate col dare un appuntamento a uno psicopatico. Circa 1 persona su 100, infatti, pare sia psicopatica e, tanto in una coppia quanto in ufficio, ciò vale sia per gli uomini che per le donne.
Ce lo spiega un approfondito articolo su The Conversation che è chiaro su un punto: mentre ci capita in prima istanza di associare gli psicopatici a criminali terrificanti come i killer delle serie americane, per la maggior parte in realtà non si tratta delinquenti incalliti, ma di persone che vivono vite piuttosto ordinarie in mezzo a noi.
Quindi, come si fa a sapere se si incontra uno psicopatico e cosa ci si deve aspettare? I ricercatori concordano sul fatto che la psicopatia implichi innanzitutto un comportamento antisociale persistente, un’empatia e un senso del rimorso alterati, arroganza, resilienza emotiva, meschinità, impulsività e tratti estremamente egoistici. Detto questo, pare abbiano anche tratti positivi, come prestare attenzione ai dettagli, essere bravi a “capire” le persone e ad impegnarsi in conversazioni con facilità. La loro capacità di essere precisi e creativi significa che gli psicopatici possono anche essere dei professionisti di successo.
Ecco 5 caratteristiche dello psicopatico/a:
Dicono tante bugie
La prima caratteristica che potrebbe diventare evidente quando si incontra uno psicopatico è la menzogna patologica. È probabile che gli psicopatici tentino ripetutamente di ingannare il proprio partner e mentiranno su qualsiasi cosa, in qualsiasi circostanza, per nascondere il proprio comportamento e per raggiungere i loro obiettivi, qualunque essi siano.
Hanno un’eccessiva autostima
La loro percezione di autostima è in genere estremamente alta e, anzi, un partner psicopatico potrebbe decidere di schiacciare la vostra autostima per avere più controllo su di voi. Alcuni ricercatori dicono che gli psicopatici spesso usano una tecnica chiamata “illuminazione a gas” per raggiungere questo obiettivo – erodendo gradualmente la fiducia e il senso della realtà della “vittima” confondendo, indirizzando erroneamente, ingannando e persuadendo.
Sono grandi manipolatori
La ragione per cui gli psicopatici sono bravi a manipolare è che tipicamente studiano il comportamento delle persone e lo usano abilmente per controllarle. E non solo, si mostrano anche dispiaciuti per il proprio comportamento, ma è vero: il dispiacere è legato solo alla impossibilita di potervi controllare e “usare”.
Non hanno mai sensi di colpa o qualche rimorso
La mancanza di colpa o rimorso è particolarmente evidente in questi soggetti. Un recente studio sulla scansione cerebrale di psicopatici in carcere ha dimostrato che le persone con livelli più alti di psicopatia avevano più “esigenza” di imbrogliare. Ciò è stato associato ad una ridotta attività della corteccia cingolata anteriore, che si ritiene possa svolgere un ruolo nella moralità, nel controllo degli impulsi e nelle emozioni. Altri studi hanno scoperto che gli psicopatici presentano differenze strutturali e funzionali in diverse aree del cervello, tra cui la corteccia prefrontale, che svolge un ruolo cruciale nello sviluppo e nella pianificazione della personalità.
Non sono empatici
Alcuni studi hanno indicato che gli psicopatici possono effettivamente avere la capacità di provare empatia – sia a livello intellettuale che emotivo – ma possono scegliere di ignorarlo, come se si costringessero a un cambiamento emotivo.