Gennaro Sangiuliano e Giorgia Meloni hanno detto delle bugie sul caso di Maria Rosaria Boccia: la verità (amara) è venuta a galla!
Un nuovo capitolo si aggiunge al caso che ha coinvolto l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e l’imprenditrice di Pompei Maria Rosaria Boccia, con implicazioni politiche e personali che continuano a fare discutere. Recenti documenti pubblicati da Dagospia sembrano smentire quanto affermato dallo stesso Sangiuliano e dalla premier Giorgia Meloni in merito alla nomina di Boccia come «Consigliere per i grandi eventi».
Nonostante le smentite ufficiali, l’atto firmato dall’allora ministro risulta datato 1 agosto, due settimane dopo la presunta aggressione denunciata da Sangiuliano. La nomina, sebbene non sia mai diventata effettiva a causa del fermo da parte degli organi di controllo, era stata presa in via politica. La vicenda si complica ulteriormente, mentre Boccia intraprende azioni legali contro chi ha diffuso notizie su di lei, inclusi Sangiuliano e altre figure di spicco dei media.
Sangiuliano, le ultime novità sul caso Boccia
La situazione si è infiammata con l’uscita di nuovi dettagli che smentiscono le dichiarazioni iniziali di Sangiuliano. In un’intervista al Tg1, il ministro aveva affermato che la nomina a Boccia non fosse mai stata formalizzata, precisando che l’idea di attribuirle un incarico era stata solo una possibilità. Allo stesso modo, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, aveva escluso qualsiasi nomina ufficiale, dichiarando che Sangiuliano aveva solo valutato l’opportunità di un incarico non retribuito, per poi fare marcia indietro.
Tuttavia, il documento che conferma la nomina del primo agosto sembra smentire clamorosamente questa versione, alimentando ulteriori polemiche e il sospetto che ci siano state delle incongruenze nelle dichiarazioni ufficiali. Nel frattempo, Boccia continua a difendere la sua reputazione, intraprendendo una serie di querele per diffamazione contro chi ha diffuso dettagli sulla sua presunta relazione con il ministro.
Caso Boccia, cosa avevano detto Sangiuliano e Giorgia Meloni?
Le parole di Sangiuliano e Meloni, che inizialmente avevano cercato di ridimensionare la situazione, ora sembrano vacillare di fronte alle prove documentali. Il ministro aveva categoricamente escluso l’avvenuta nomina, ma il decreto di nomina pubblicato da Dagospia suggerisce una realtà ben diversa. La premier, dal canto suo, aveva minimizzato la vicenda, parlando di una decisione mai portata a termine e di una “scelta diversa” rispetto alla proposta iniziale.
Tuttavia, la pubblicazione della firma di Sangiuliano su un documento ufficiale ha messo in discussione la veridicità delle loro dichiarazioni. A questo si aggiungono le azioni legali intraprese da Maria Rosaria Boccia, che continua a difendersi dalle accuse di diffamazione, lanciando pesanti querele contro diversi giornalisti e media.