Ecco il primo (prevedibilissimo) super ospite di Sanremo 2025: la scelta poco coraggiosa di Carlo Conti

Chi sarà il primo super ospite del Festival di Sanremo 2025? Carlo Conti arruola un volto prevedibile: scoprilo a seguire

Finalmente è stato svelato il primo super ospite che apparirà sul palco del Festival di Sanremo 2025: chi è? Carlo Conti ha scelto un personaggio prevedibile…

Chi è il primo super ospite di Sanremo 2025?

Il primo ospite del Festival di Sanremo 2025 è stato svelato in diretta a La Volta Buona, il programma di Caterina Balivo. Luca Dondoni, in collegamento con la conduttrice, ha fatto il nome del cantante che vedremo sul palco dell’Ariston il prossimo febbraio, proprio durante la prima puntata.

Ecco chi sarà: “Stavo scrivendo al cellulare per chiedere se mi davano l’ok per dire che il primo superospite del Festival di Sanremo 2025 nella serata di martedì sarà Jovanotti e mi hanno detto di sì, che posso dirlo. Mi sembra importante, un bel nome“. Di recente, come sappiamo, Jovanotti è stato ospite di Francesca Fagnani a Belve e ha riscosso un grande successo.

Citando il programma di Rai Due, infatti, Caterina Balivo ha affermato quanto segue: “Molto bello, anche perché abbiamo visto di recente l’intervista che ha rilasciato a Francesca Fagnani a Belve ed è stata molto interessante, davvero bellissima“. Ospite della trasmissione anche Chiara Iezzi, che ha svelato chi le piacerebbe vedere al Festival di Sanremo 2025 di Carlo Conti.

Le sue parole: “Contenta che ci sia Jovanotti. Mi piacerebbero due grandi personaggi, uno più nuovo e l’altro più classico. A me piacerebbe tanto vedere Bruno Mars e Barbra Streisand“. Non sappiamo se la cantante del duo Paola e Chiara sarà accontentata, ma nel frattempo il grande pubblico può gioire dell’arrivo di Jovanotti.

La scelta di Carlo Conti

Jovanotti non è certo un cantante mai visto sul palco del Festival di Sanremo; nel 2022, infatti, salì sul palco dell’Ariston e salutò gli studenti: “Sono così felice di essere a Sanremo. E in primis voglio salutare gli studenti, sono stati anni tosti, anche per la scuola. In questi due anni mi ha aiutato la poesia. La poesia riempie i vuoti, ti lascia davanti ad un abisso, al cielo. Tu sei lì in mezzo ma riesci a non sentirti solo, ti accorgi che nel tempo, anche il più lungo, la poesia ha parlato di cose che neanche tu sapevi, risponde a domande che neanche tu ti sei fatto. È stata una compagnia importante”.

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