Ottavia Piana, chi è la speleologa e cosa è successo? Che lavoro fa? Ecco le ultime notizie

Esperta del CAI, Ottavia Piana è precipitata in una grotta nella bergamasca, rimanendo prigioniera della rocce per quasi quattro giorni!

Ottavia Piana è la speleologa coraggiosa che ha resistito per oltre tre giorni nell’abisso di una grotta della bergamasca. Ecco cosa è successo!

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Rimasta per ben 83 ore nell’Abisso Bueno Fonteno, Ottavia Piana è la speleologa portata in salvo da un team di soccorritori, tra tecnici del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco. Mentre era in esplorazione dentro la grotta della bergamasca, è scivolata rimanendo incastrata all’interno della speleologa. Con grande coraggio e resilienza, ha resistito per oltre tre giorni, mettendo in atto tutta la sua esperienza maturata in tanti anni di attività come esploratrice.

Scopriamo tutta la vicenda che ha tenuto l’Italia in sospeso e l’ha resa protagonista, terminata per fortuna positivamente!

Età

Ottavia Piana ha 32 anni: è originaria di Adro, un comune in provincia di Brescia, dove è nata nel 1992.

Che lavoro fa Ottavia Piana?

Ottavia Piana è un’esperta speleologa del CAI (Club Alpino Italiano). Figura di spicco nel mondo della speleologia italiana, da sempre ha seguito la sua passione per l’esplorazione delle grotte. Ha partecipato a tantissime spedizioni, contribuendo in maniera rilevante alla mappatura di aree carsiche complesse presenti nella penisola.

Uno dei progetti a cui sta lavorando è la mappatura dell’area carsica del Sebino Occidentale, zona che si estende tra la Val Cavallina e la costa bergamasca del Lago di Iseo. Tale attività risulta di primaria importanza per quanto riguarda la documentazione dettagliata delle cavità sotterranee presenti in quei luoghi.

Cosa è successo alla speleologa?

Era il primo pomeriggio del 14 dicembre 2024 quando Ottavia Piano stava esplorando la grotta Abisso Fonteno, nella Bergamasca. Mentre stava ispezionando e risalendo un tratto ancora inviolato della caverna naturale, è caduta di schiena. Poichè la parete era bagnata dall’acqua, una roccia le è caduta sotto i piedi.

A spiegare le dinamiche dell’incidente è Mauro Guiducci, vice presidente del Soccorso alpino e speleologico: “Dentro la grotta ci sono alcune zone a rischio di frana, motivo per cui anche c’è stato l’incidente: una roccia che ha ceduto sotto i piedi della speleologa che si è infortunata”.

Insieme a lei c’erano altri dieci speleologi che hanno potuto allertare i soccorsi. Anche se la caduta di Ottavia Piana risaliva intorno alle ore 16.00, l’allarme è scattato cinque ore dopo, verso le 21.00. Un’ora dopo, alle 22.00 circa, sono iniziate le operazioni di soccorso.

Ultime notizie

Per portare in salvo Ottavia Piano hanno lavorato ininterrottamente 159 tecnici del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, provenienti tutta Italia. Per raggiungere più velocemente il punto dove la speleologa era caduta, sono state attivate mini cariche esplosive per rimuovere le rocce cadute durante la frana e le ostruzioni naturali.

I soccorritori sono riusciti a lavorare nelle fessure strettissime della grotta per avvicinare la barella nel punto dove Ottavia era rimasta bloccata. Una volta imbracata sulla lettiga, sono riusciti a portarla alla luce, percorrendo un tragitto di circa quattro chilometri.

Fortunatamente mercoledì 18 dicembre 2024, poco dopo le ore 3.00, la speleologa è stata portata in salvo. Grazie a un lavoro di équipe, i soccorritori sono riusciti a estrarla viva, per trasferirla immediatamente in elicottero all’ospedale di Bergamo. Dalle prime indagini mediche, pare che che Ottavia Piano abbia riportato traumi alle vertebre e alle costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio.

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