La cantante Emma Marrone ha ricevuto un commento vergognoso, al limite della decenza, ma lei ha risposto per le rime: i fatti.
Emma Marrone, con la sua forza e determinazione, è sempre stata un esempio di resilienza. Recentemente, in un’intervista a Vanity Fair, la cantante ha parlato apertamente della sua condizione fisica, spiegando come un tumore alle ovaie, affrontato da giovanissima, le abbia imposto di rinunciare al sogno di diventare madre in modo naturale.
Nonostante le difficoltà, Emma non ha mai nascosto la sua battaglia e ha trovato la forza di affrontare anche le provocazioni di chi, senza conoscere la sua storia, si è permesso di giudicare. Un hater, infatti, ha lasciato un commento che ha suscitato la sua reazione, rivelando quanto certe persone possano essere superficiali e insensibili.
Emma e il commento del suo leone da tastiera: la risposta
Dopo l’intervista, sono stati tanti i commenti positivi, ma anche quelli meno delicati. Un uomo, infatti, su X (ex Twitter) ha scritto: “Cara Emma Marrone, ti stimo molto ma, per fare un figlio, c’è anche la ‘vecchia maniera’ eh? Poi, se proprio vuoi diventare genitore e non hai un compagno, si può pensare anche a un’adozione (ma non so se ci sono difficoltà)“.
Una frase che, ovviamente, ha infastidito la cantante. Senza esitazioni, Emma ha risposto con fermezza: “Caro tesoro bello, per la ‘vecchia maniera’ servono le ovaie che non ho. Vabbè dai, ma che te lo spiego a fare. Manco all’asilo“. Un commento che ha messo a tacere l’hater e che ha dimostrato, ancora una volta, la sua forza e la sua capacità di rispondere con dignità alle critiche infondate.
Perché Emma non può avere figli in modo naturale?
La decisione di Emma di rinunciare al sogno di diventare madre in modo naturale non è stata facile. A causa di un tumore alle ovaie che l’ha colpita da giovanissima, la cantante ha dovuto sottoporsi a interventi chirurgici che le hanno causato l’asportazione delle ovaie, pur mantenendo l’utero. Come lei stessa ha spiegato, “è il corpo di una donna che ha combattuto battaglie tremende e che è sopravvissuta“.
Nonostante ora stia bene, Emma vive con il costante timore di una possibile recidiva, che potrebbe colpire un altro organo. La sua decisione di rinunciare alla possibilità di avere un figlio in modo naturale è stata anche influenzata dalla realtà sociale e sanitaria del nostro Paese, dove le donne in situazioni simili alla sua devono affrontare il costo elevato della procreazione medicalmente assistita, una situazione che lei non ritiene giusta. Una scelta difficile, ma presa con la consapevolezza di voler essere vicina alle altre donne che si trovano nella stessa condizione.