Marco Ferradini ha una malattia? Ormai è da tempo che si rincorrono voci circa lo stato di salute dell'artista, ma qual è la verità?
Marco Ferradini non ha nessuna malattia, se non una: “Teorema”. La canzone è diventata il suo marchio di fabbrica ed è difficile scindere l’artista da questo brano iconico e indimenticabile, ma forse troppo pesante da portare.
L’unica malattia di Marco Ferradini è Teorema: ecco cosa c’è dietro il brano iconico
Marco Ferradini non ha nessuna malattia, se non una: “Teorema“. La canzone, uscita nel 1981, è diventata il suo marchio di fabbrica, tanto che oggi è difficile scindere l’artista dal brano che, negli anni, è diventato un vero e proprio tormentone. Sebbene il successo fosse travolgente, Ferradini ha spesso dichiarato di sentirsi intrappolato da una canzone che ha avuto un impatto enorme sulla sua carriera, ma che gli ha anche reso difficile emergere oltre quel singolo.
“Teorema” racconta la storia di un uomo che, per conquistare una donna, le insegna una lezione: trattala male, cerca di essere un tenero amante, ma fuori dal letto niente pietà. I celebri versi – «Prendi una donna, trattala male, / cerca di essere un tenero amante, / ma fuori dal letto nessuna pietà, / e allora sì vedrai che ti amerà» – hanno scatenato polemiche e discussioni, soprattutto per il messaggio di apparente maschilismo.
Ma, dietro quelle parole, si nasconde una realtà rovesciata, in cui Ferradini era l’uomo maltrattato dalla sua ex compagna. «Mai maltrattata una donna, semmai è successo il contrario», ha raccontato lo stesso Ferradini in una intervista a La Repubblica. La canzone, scritta in un momento di rabbia e vendetta, rifletteva proprio quella sofferenza, con il nome della donna che l’aveva provocata: Teresa, che Ferradini non ha più rivisto per oltre 40 anni.
Chi è Marco Ferradini? Tutto sul cantante di Teorema
Marco Ferradini nasce a Casasco d’Intelvi, il 28 luglio 1949, e inizia la sua carriera musicale in modo abbastanza atipico. Prima di diventare un cantautore di successo, Ferradini ha lavorato come antennista, ed è stato anche la voce della sigla dei cartoni animati Goldrake, con il famoso “Alabarda spaziale!“.
Il suo esordio solista arriva nel 1978, con la partecipazione al Festival di Sanremo con il brano “Quando Teresa verrà“, e l’album omonimo ottiene un buon successo commerciale. Tuttavia, il vero colpo di fortuna arriva tre anni più tardi con il singolo “Teorema“, tratto dall’album Schiavo senza catene, che diventa un vero e proprio fenomeno. Nel 1983 Ferradini torna a Sanremo con il brano “Una catastrofe bionda“, seguito da un altro grande successo con l’album che include il singolo “Lupo solitario Dj“. La sua carriera continua a spaziarsi tra vari generi musicali, dal rock al blues, come dimostra l’album del 1985 “I misteri della vita“.
Negli anni successivi, Ferradini continua a produrre album di successo, tra cui “È bello avere un amico” (1990), e torna a un suono più classico con “Dolce piccolo mio fiore” nel 1995. Nel 1998 pubblica una nuova versione di “Teorema”, che successivamente finisce nella colonna sonora del film Chiedimi se sono felice (2000) di Aldo, Giovanni e Giacomo. Ferradini non si ferma e, nel corso degli anni, collabora con numerosi artisti, tra cui Ron, Eugenio Finardi e Alberto Fortis, nell’album “La mia generazione” (2012), in cui è presente anche l’inedito “Stelle negli oroscopi“. Dopo aver rilasciato due singoli nel 2014, “Due splendidi papà” (con Gianni Bella) e “Attimi“, Ferradini pubblica l’album L’uva e il vino nel 2019, che include il singolo “Le parole“. Nonostante il trascorrere del tempo, Marco Ferradini continua a essere una figura di riferimento nel panorama musicale italiano, un artista che, pur essendo legato indissolubilmente a “Teorema“, ha saputo reinventarsi e lasciare un segno indelebile nella musica.