Arianna David ha raccontato la tremenda malattia con cui convive sin da quando era adolescente: un calvario doloroso e sfiancante.
Arianna David, nota al pubblico per la sua carriera di attrice e ex modella, è recentemente tornata alla ribalta grazie a un’intervista profonda e commovente rilasciata a Silvia Toffanin nella trasmissione “Verissimo“. In questo incontro, Arianna si è aperta riguardo al suo lungo e difficile percorso con l’anoressia nervosa, una malattia che ha influenzato profondamente la sua vita fin dall’adolescenza. Attraverso le sue parole, emerge non solo il dolore legato alla malattia, ma anche una voglia di ribellione verso i luoghi comuni che circondano i disturbi alimentari. Nella società contemporanea, dove l’immagine ha un peso considerevole, Arianna rappresenta un esempio vivente della lotta contro le pressioni esterne e delle sfide interiori che molti affrontano in silenzio.
Durante l’intervista, Arianna ha condiviso momenti intimi e vulnerabili della sua vita, rivelando le difficoltà emotive e fisiche legate alla malattia. Ha sofferto in silenzio, sentendosi spesso incomprensibile e isolata. Eppure, nonostante le sfide, c’è una luce di speranza e un desiderio di cambiamento che attraversa le sue parole. Arianna non cerca pietà, ma piuttosto la comprensione e l’empatia che spesso mancano nel dialogo collettivo sui disturbi alimentari. Con il supporto della famiglia e una maggiore consapevolezza di sé, sta cercando di ricostruire il rapporto con il proprio corpo e di affrontare i demoni del passato.
Arianna David parla dell’anoressia nervosa
Arianna ha raccontato con sincerità la sua esperienza con l’anoressia nervosa, un disturbo complesso che affligge molte persone, ma che spesso viene frainteso. «Ora sto bene, ringraziando Dio oggi non so se ne sono proprio uscita però sicuramente ho la mia alimentazione, sto attenta e comunque ho imparato a superare tante cose… piano piano», ha dichiarato l’attrice. Il suo racconto si fa toccante quando rivela come i suoi problemi con il cibo siano iniziati durante l’adolescenza: «Non sono mai stata fissata con l’estetica né con il corpo. Ma a scuola, a causa di qualche chilo preso, le critiche e le prese in giro hanno cominciato a pesare su di me…». La pressione sociale e le aspettative che gravano sulle giovani donne sono spietate, e Arianna è un esempio vivido di come le parole possano lasciare cicatrici indelebili.
Inoltre, l’attrice ha sottolineato l’illusione di avere una percezione distorta del proprio corpo: «Pesavo pochissimo ma non mi vedevo mai magra. Avevo una percezione del mio fisico non reale». Questo è uno dei punti critici per chi soffre di anoressia: la dismorfia corporea, che diventa una trappola dalla quale è difficile liberarsi. Arianna ha anche messo in luce le conseguenze fisiche devastanti della malattia, parlando di problemi di salute che l’hanno colpita duramente: «Il ciclo si è bloccato per due anni, con molte difficoltà fisiche. Perdevo capelli, non è stata una passeggiata». La sua volontà di combattere, nonostante gli ostacoli, è ammirabile e rappresenta una testimonianza di resilienza per chi vive situazioni simili.
Che malattia è l’anoressia nervosa?
L’anoressia nervosa è un disturbo del comportamento alimentare caratterizzato da una restrizione severa dell’apporto calorico, un’intensa paura di aumentare di peso e una distorsione dell’immagine corporea. È una malattia complessa e multifattoriale, influenzata da diversi aspetti psicologici, biologici e sociali. Le persone affette da anoressia spesso sviluppano meccanismi difensivi per affrontare emozioni e situazioni stressanti, come la negazione del problema e una costante ricerca di approvazione esterna. Come evidenziato da Arianna, «quando perdo stabilità, ecco che succede il guaio». Questo riflette come i disturbi alimentari possano esplodere in momenti di vulnerabilità, trasformando il cibo in un terreno di battaglia emotivo.
L’anoressia non colpisce solo il corpo, ma anche la mente. Le esperienze di Arianna ci fanno comprendere l’importanza di un supporto adeguato, che spesso è difficile trovare. Troppo frequentemente, lo stigma associato ai disturbi alimentari porta a un isolamento che può approfondire la condizione. Arianna ha affermato di aver provato con la psicoterapia senza mai trovare una persona con cui sentirsi a proprio agio, un’esperienza comune a molti che si trovano a navigare questa complessa realtà. Il riconoscimento di queste problematiche è cruciale per favorire la creazione di spazi sicuri e di supporto, dove le persone possano sentirsi comprese e accolte.
Arianna David e l’amore del marito
Nonostante le sfide della sua vita, Arianna ha sempre potuto contare sull’amore del marito, il quale ha giocato un ruolo fondamentale nella sua ripresa. Con commozione, ha condiviso :«Io da uomo non ce l’avrei mai fatta a fare quello che hai fatto tu, non so dove hai trovato la forza». Questo sostegno incondizionato è essenziale per chi affronta la battaglia contro un disturbo alimentare. L’amore puro e la comprensione possono rappresentare un faro di luce in momenti bui, quando tutto sembra perduto. Arianna ha anche raccontato di come, durante periodi di estrema fragilità, si sia trovata a prendersi cura dei figli, mettendo le loro esigenze al primo posto: «Io mi sacrificavo e davo da mangiare a loro».
La sua storia, con i suoi alti e bassi, è un esempio di forza e resilienza. Ha affrontato momenti di grande solitudine e difficoltà, ma è sempre riuscita a ricostruirsi, grazie anche al supporto dei suoi cari. «Mamma non si è mai arresa, ha sempre combattuto anche durante la separazione», hanno dichiarato i suoi figli, una testimonianza che dimostra quanto l’amore familiare possa essere un elemento chiave nel percorso di guarigione. Arianna ha dimostrato che, anche nei momenti più bui, si può trovare la forza di rialzarsi e combattere, portando con sé la consapevolezza che la vita, nonostante tutto, vale sempre la pena di essere vissuta.