Cosa è successo, davvero, fra Micaela Ramazzotti e l'ex marito Paolo Virzì? Spuntano nuovi dettagli e la ricostruzione è terrificante
Quest’estate si è parlato a lungo di una lite in pubblico fra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì, dal quale si è separata qualche anno fa.
Entrambi dopo i fatti hanno ritirato le querele che li coinvolgevano reciprocamente, ma nel frattempo sono emerse alcune ricostruzioni dei fatti. I due avrebbero iniziato a litigare al centro di Roma, all’interno di un ristorante del quartiere Aventino. Ad assistere, inoltre, diversi testimoni interrogati anche dagli inquirenti.
Dopo i rumors sulla lite, proprio Paolo Virzì aveva preso la parola, cercando di allontanare da sé stesso e dalla ex moglie Micaela Ramazzotti la morbosità di giornalisti e curiosi. Così, in una dichiarazione pubblica, diceva: “Riguardo alle incresciose notizie uscite sulla stampa non desidero rilasciare alcuna dichiarazione. Invoco il diritto alla riservatezza per tutta la mia famiglia”.
La versione dell’attrice, tuttavia, era stata un po’ diversa rispetto a quella del suo ex marito. Micaela, senza entrare nel merito della questione, aveva smentito l’ex marito Paolo con queste parole: “Non intendo entrare nel merito di vicende che, sono certa, verranno chiarite dalle Autorità giudiziarie a ciò preposte”.
E ancora, poi, aveva concluso in questo modo: “Non resto sorpresa dall’affannoso tentativo di Paolo di voler preservare solo la propria immagine pubblica. D’altra parte, ha sempre tenuto più a quella che alla serenità della propria famiglia e dei propri affetti o presunti tali”. Ma cosa è successo ora?
Micaela Ramazzotti e la lite con Paolo Virzì: ecco cosa è successo
Fino a oggi non era chiaro cosa fosse successo realmente fra Micaela Ramazzotti e l’ex marito Paolo Virzì, né tantomeno cosa avesse acceso la miccia per innescare questa lite così furiosa. Nelle ultime ore, però, è emersa una ricostruzione su cosa si sarebbero detti i due ex coniugi quella sera.
Addirittura, dopo i primi rumors, si era vociferato che i due avessero iniziato a tirarsi sedie e piatti e che la lite fosse sfociata in una vera e propria aggressione fisica. Le testimonianze dei presenti, comunque, hanno sottolineato un forte malessere del regista, dovuto – probabilmente – anche all’insofferenza nei confronti del nuovo compagno di Micaela, Claudio Pallitto.
Purtroppo, da quanto emerso anche in precedenza, sembra ormai chiaro che insieme alla Ramazzotti e all’ex marito Paolo Virzì ci fosse anche la figlia di lui, Ottavia, che oggi ha 35 anni. Sembra che nella discussione, la regista di Felicità abbia provato ad afferrare la ragazza, al punto tale che l’interessata abbia dovuto cercare riparo nel bagno del locale.
L’aggressione fisica
Micaela Ramazzotti, secondo la ricostruzione, avrebbe aggredito fisicamente la prima figlia dell’ex marito Paolo Virzì, la quale avrebbe riportato graffi sulla testa, una ferita alla mano e la maglietta strappata. Una testimone, presente durante la lite, avrebbe affermato quanto segue: “Una donna con il vestito a fiori (la Ramazzotti) colpiva l’altra (Ottavia Virzì) alla testa ed al volto mentre un altro uomo sui 50 anni (Paolo Virzì) cercava di separarle”.
Perché hanno iniziato a litigare?
Micaela Ramazzotti sostiene che abbia iniziato a litigare con Paolo Virzì e sua figlia dopo che questi ultimi, vedendola seduta al tavolo, si fossero avvicinati riprendendola con il cellulare. Il regista, poi, pare si sia rivolto alla sua ex moglie chiamandola “brutta merda”, scatenando la reazione di lei.
L’attrice avrebbe iniziato a inseguire Ottavia Virzì intimandola di andarsene e di cancellare i contenuti sul suo cellulare. La versione di Paolo, invece, è ben diversa: secondo il regista, infatti, sarebbe stato Claudio Pallitto, attuale compagno di Micaela e volto del programma Tamarreide, a minacciare lui e sua figlia.
Stando al racconto di Virzì, Pallitto avrebbe addirittura strattonato sua figlia. Subito, dopo, al grido di “Ti ammazzo!”, Micaela Ramazzotti avrebbe iniziato a inseguire la ragazza. Tutte queste indiscrezioni, a quanto pare, sono finite agli atti e gli inquirenti stanno vagliando le diverse ipotesi su quanto accaduto realmente al ristorante.
Le parole del PM
Secondo il pubblico ministero che sta indagando sul caso, si tratterebbe di legittima difesa: “Chi è aggredito non è tenuto a calibrare l’intensità della reazione finalizzata a indurre la cessazione della avversa condotta lesiva, salva l’ipotesi di eventuale manifesta sproporzione della reazione”. Cosa succederà adesso?