Liam Payne, la polizia conferma che non è stato un incidente: ecco cosa è successo prima della morte

Cosa è successo a Liam Payne? L'ex membro dei One Direction è morto nella notte fra il 16 e il 17 ottobre, ma non è stato un incidente...

La morte di Liam Payne ha sconvolto il mondo intero e anche adesso, a distanza di un giorno dalla tragica notizia, non si fa che parlare di quello che è accaduto in Argentina.

Come sappiamo, il cantante si trovava a Buenos Aires per il suo tour e nella notte fra il 16 e il 17 ottobre è caduto dal balcone della sua stanza d’albergo dopo averla vandalizzata. La Polizia è immediatamente accorsa sul posto, verificando la morte di Liam. Il magazine TMZ, a poche ore di distanza dal decesso, ha pubblicato le foto del corpo del 31enne, lasciando tutti senza parole.

Ma cosa è successo? Alcuni scatti della camera d’albergo di Liam Payne hanno fatto rapidamente il giro del web: da subito è apparso chiaro che il cantante avesse consumato un’ingente quantità di droga e alcol, da cui da tempo era dipendente. Nel frattempo, comunque, emergono dettagli inquietanti circa la sua morte.

Se inizialmente si è pensato a un incidente, ora invece pare che non sia affatto così. La CNN è entrata in possesso dei risultati dell’autopsia eseguita sul cadavere di Payne e pare che le ferite ritrovate sul corpo abbiano svelato alcuni elementi su quanto accaduto prima della morte dell’artista inglese.

Cosa è successo a Laim Payne?

Il giorno precedente alla sua morte, Liam Payne non sarebbe stato solo in albergo, sebbene la sua fidanzata avesse lasciato l’Argentina poco prima del tragico evento. A quanto pare, il cantante inglese avrebbe passato del tempo insieme a sue ragazze, che – ovviamente – sono state interrogate dagli agenti.

Questi ultimi hanno spiegato che la morte di Liam non sia stata affatto un incidente: insomma, non sarebbe scivolato, ma si sarebbe lanciato dal balcone. Ecco cosa ha dichiarato Perez Hilton sull’accaduto: “Sembra che la vacanza sia diventata molto meno salutare dopo che la fidanzata Kate se n’è andata. Gli agenti hanno trovato sostanze e alcol nella stanza”.

E ancora: “La Polizia di Buenos Aires ha dichiarato che non è stato un incidente. Lui non è scivolato o caduto, ma si è buttato dal terzo piano del suo hotel. Gli agenti l’hanno detto ed è stato confermato anche dalla posizione e dalle ferite. Alcuni esperti dicono che se fosse stato un incidente forse sarebbe potuto sopravvivere, certo, con gravi ferite, ma avrebbe provato a coprirsi”.

Il VIDEO della caduta dal balcone

Nel frattempo, sui social, è diventato virale il video della caduta dal balcone di Liam Payne: CLICCA QUI per vedere le immagini che stanno sconvolgendo il web.

Gli interrogatori

Page Six è riuscito a raggiungere gli inquirenti argentini che si stanno occupando del caso di Liam Payne e grazie alle loro testimonianze si è arrivati a due importanti riscontri: la presenza di due persone nella stanza del cantante che, però, non sarebbero state presenti nel momento della tragedia e la certezza che l’interessato si sia buttato da solo dal balcone, anche se in stato di semi-incoscienza.

Ecco cosa leggiamo sul magazine: “Gli inquirenti argentini stanno interrogando due donne che si trovavano nella stanza d’albergo di Liam Payne poco prima della sua fatale caduta dal balcone mercoledì sera. La Procura nazionale penale e penitenziaria argentina ha affermato che i funzionari hanno raccolto le testimonianze di cinque persone diverse, tra cui due donne e tre dipendenti dell’hotel”.

E ancora: “L’ufficio del procuratore ha affermato che le due donne sono state con il musicista nella sua stanza per diverso tempo, ma avevano già lasciato l’hotel quando è avvenuta la tragedia. La loro indagine è finalizzata a determinare il possibile intervento di terzi negli eventi precedenti alla morte della vittima”.

Infine, emerge quanto segue: “Gli inquirenti ritengono che Payne fosse in uno stato di semi incoscienza quando è caduto dal balcone del terzo piano della stanza in cui alloggiava. Inoltre, gli esperti forensi hanno analizzato le mani dell’ex membro degli One Direction e non hanno trovato “lesioni difensive”, il che porta a pensare che non sia scivolato e non sia stato un incidente”.

Parla la casa discografica

Liam Payne stava affrontando un periodo molto duro da ormai diversi mesi; il cantante lottava ogni giorno con la depressione, le dipendenze e le accuse della sua ex fidanzata in merito a violenze domestiche e situazioni analoghe. A quanto pare, però, i problemi iniziavano a essere anche di natura professionale…

Secondo diversi magazine, fra cui il Daily Mail, Liam – solo pochi giorni prima la sua morte – era stato silurato dalla sua casa discografica. Ovviamente, la notizia lo aveva fortemente scosso. Dopo lo scioglimento dei One Direction, nel 2016, l’ex membro della band inglese aveva firmato con la Capitol Records, che negli ultimi anni era stata incorporata dalla Universal.

Nel 2019, poi, è uscito il singolo Strip That Down, che ha ottenuto un grande successo. Ancora, poi, Liam Payne aveva rilasciato For You, riscontrando anche in questo caso una discreta risposta dal grande pubblico. Le altre canzoni pubblicate successivamente, però, non hanno colpito più di tanto.

Proprio per questo, l’uscita del secondo album è stata rimandata e – addirittura – nei mesi a venire, congelata. La Universal Music Group, nelle ultime ore, dopo le notizie della morte di Liam Payne, ha rilasciato un comunicato stampa ufficiale, nel quale si legge: “Siamo devastati dalla tragica scomparsa di Liam Payne”.

Ancora, la casa discografica di Laim ha aggiunto quanto segue: “La sua eredità continuerà a vivere attraverso la sua musica e gli innumerevoli fan che ha ispirato e che lo hanno adorato. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia e ai suoi cari“. Ancora adesso, comunque, ci si chiede cosa sia realmente successo per portare a un così triste e inaspettato epilogo.

La ricostruzione del Daily Mail

Il Daily Mail non ha dubbi: secondo il noto giornale, Liam Payne sarebbe stato scaricato dalla sua casa discografica che – invece – in questo senso non dà né conferme, né smentite. Ecco come ricostruisce i fatti il magazine: “Diverse fonti ci hanno confermato che il cantante è stato licenziato dalla casa discografica”.

E ancora: “Una fonte in particolare ha dichiarato: “Tra tutti i ragazzi degli One Direction, lui era quello sulla strada sbagliata musicalmente. Dopo un successo iniziale nessun pezzo del cantante è decollato. Non ha mai raggiunto il livello di successo di Harry Styles o anche di Zayn Malik e Niall Horan. Capitol/Universal si aspettavano un Harry e sembra che non fossero disposti a continuare a scommettere su di lui”.

In merito all’uscita del secondo album, il Daily Mail aggiunge: “L’uscita del suo secondo album è stata sospesa prima ancora che venisse ufficialmente scaricato. Nel frattempo, l’addetto stampa del cantante si è dimesso all’inizio di questo mese, lasciandolo senza alcuna rappresentanza pubblicitaria”.

A quanto pare, il licenziamento di Liam Payne sarebbe arrivato proprio nello stesso periodo in cui la sua ex fidanzata lo avrebbe denunciato per stalking: “Le dimissioni sono arrivate mentre l’ex fidanzata, Maya Henry, aveva avviato un’azione legale contro il cantante dopo averlo accusato di averla contattata ripetutamente”.

Infine, il portale conclude così: “È come se tutta la carriera che aveva costruito da quando ha intrapreso la strada da solista otto anni fa, stesse crollando, non gli era rimasto più molto da fare. Questo deve averlo davvero devastato””. Nel frattempo, il mondo della musica tutto piange Liam Payne, morto tragicamente a soli 31 anni.

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